Bleach Soul Society

"Felio Sanada vs Eshi Kisaki"

10° Seggio vs Hollow

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    Scontro: Felio Sanada Vs Eshi Kisaki
    Descrizione: Ufficiale Vs Hollow
    Energie: Rossa Vs Verde
    Tipo: Uno contro Uno
    Schede: Felio Sanada Vs Eshi Kisaki
    Durata: 1 post di presentazione + 6 Attivi
    Descrizione del Campo: Madame Tussaud, Londra, Inghilterra. Notte.
    Tempo Atmosferico: Temporalesco per tutta la durata dello scontro.
    Richieste Speciali: Felio utilizza un Gigai per tutta la durata dello scontro (valgono le regole per i Gigai in combattimento).
    Scontro mortale, con possibilità di ferite e morte permanenti.

     
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    - Prologue -
    The spirit whithin




    Madame Tussaud, Londra




    Una figura silenziosa si aggirava a passo lento e misurato attraverso le sale del celebre museo londinese. Era un ragazzo poco più alto di un metro e settanta, esile e dai corti capelli corvini: indossava un paio di occhiali dalla montatura leggera, e l'abbigliamento assolutamente informale -jeans grigi, scarpe da ginnastica ed una camicia di seta nera- non contribuiva certo a renderlo un individuo particolarmente appariscente, né avrebbe potuto fornire a terzi indizi sul perché si trovasse in quel luogo. Ciò che aveva di particolare, tuttavia, era l'atteggiamento: chiunque altro si sarebbe quantomeno soffermato ad osservare le miriadi di statue di cera -riproduzioni di personaggi storici e famosi di ogni epoca- che decoravano le sale del museo... Ed invece erano rari i casi in cui quel giovane dai capelli corvini (se qualcuno avesse provato a seguirlo) concedeva un paio di secondi ad una delle tante meraviglie artistiche di quel luogo.
    Perché -nonostante tutto- Felio Sanada aveva altro a cui pensare: era lì per lavoro, non certo per piacere: una volta terminato il compito affidatogli, avrebbe avuto tutto il tempo per rilassarsi godendosi finalmente il museo in tutto il suo splendore.

    Ammesso e non concesso che di queste statue resterà qualcosa, dopo che avrò finito con l'Hollow... si ritrovò a pensare, prima di incamminarsi verso un nuovo corridoio. Madame Tussaud era un luogo pieno di angoli morti e luoghi in cui rifugiarsi... E ben pochi spazi aperti sufficientemente agibili da consentire al Dio della Morte di confrontarsi con il suo obbiettivo senza rischiare di danneggiare qualcosa. Un luogo pessimo per uno scontro come il più giovane dei Sanada intendeva... Ma d'altronde sarebbe stato quello il teatro del confronto. Inutile girarci attorno.
    image
    Il giovane Ufficiale strinse nervosamente i pugni, rendendosi conto della scomodità del suo nuvo corpo.
    Già... Perché in quel momento Felio Sanada si trovava all'interno di un Gigai, uno dei migliori ritrovati dell'altrimenti detestabile XII Divisione. Era un giocattolo interessante, quello che ora indossava: benché lento nei movimenti quella sorta di "abito" per la sua anima da Shinigami era in grado di interagire con il mondo materiale proprio come quando era in vita.

    Beh, mai avuti scomodi ricordi della mia vita passata sogghignò il ragazzo, proseguendo la perlustrazione. Il Gigai era perfettamente uguale al suo corpo spirituale, tranne per un piccolo dettaglio: gli occhiali -inclusi nella confezione, avevano detto gli incaricati che glielo avevano consegnato al momento del passaggio nel mondo materiale- che adesso indossava.
    Non avevano alcuna utilità effettiva, ma a Felio parevano stare effettivamente bene. Probabilmente -una volta rientrato alla Soul Society- ne avrebbe sentito la mancanza: li indossava da nemmeno un paio d'ore e già cominciava ad abituarsi alla loro presenza.

    Basta con le sciocchezze... Concentriamoci sulla missione si comandò mentalmente, ripassando brevemente i dettagli del compito che lo aspettava.
    Il suo obbiettivo, come già detto, era un Hollow.
    Un Hollow che conosceva e -per una serie di circostanze- che già una volta si era lasciato sfuggire: per quanto riluttante, tutto quel che aveva potuto fare mentre la creatura che ora si apprestava a rintracciare e purificare era stato guardare.
    Guardare mentre Eshi "Painter" Kisaki scappava nell'Hueco Mundo, non prima però di profferire una significativa minaccia al suo indirizzo. Felio ricordava fin troppo bene le sue parole.

    CITAZIONE
    E sia, shinigami, sappi comunque che non è finita qui, chissà che non ci si riveda di nuovo, prega che non sia così, altrimenti significherà che è giunta la tua fine.

    La minaccia di per sé non era qualcosa di cui Felio si sarebbe guardato in condizioni normali. Era già successo una volta, e l'Hollow in questione era riuscito a ridurlo molto peggio di quanto River o il Pittore fossero riusciti a fare.
    Era una questione di principio: fino a quando Eshi Kisaki fosse rimasto vivo -se vita si poteva definire, la sua- l'ultimogenito del clan Sanada non si sarebbe sentito realmente in pace con sé stesso. Non amava lasciare conti in sospeso, tanto con i colleghi Shinigami... quanto con gli Hollows.
    Painter era stato rilevato dagli strumenti dell'AST numerose volte nel celebre museo londinese negli ultimi giorni: un occasione tanto ghiotta non si sarebbe presentata a Felio tanto spesso, ed il Dio della Morte aveva colto al volo l'occasione per poter ricacciare quella minaccia nella bocca di Eshi.
    Assieme ad un buon mezzo metro di Harutsubame, possibilmente.

    -Avanti, Painter... Fatti vedere...- mormorò Felio, la cui pazienza era ormai agli sgoccioli. Rispetto alle precedenti apparizioni, l'Hollow era in ritardo di quasi un'ora... Ed il giovane Sanada odiava aspettare, specialmente se si trattava di un'odiato divoratore di anime.
    Beh... Se non altro lo scontro avrebbe dovuto rivelarsi facile.
    Almeno sulla carta.
    Eshi Kisaki non era diventato più forte o pericoloso dall'ultima volta che si erano incrociati. Questo almeno poteva dedurre l'AST in seguito alle rilevazioni effettuate... Cosa che non si poteva dire dell'Ufficiale della III Divisione, il cui nome stava rapidamente diffondendosi all'interno della compagnia.
    Tuttavia... c'era qualcosa che forse avrebbe potuto giocare a favore dell'Hollow, una penalità che Felio si era autoimposto come allenamento personale, e che era stata poi trasformata in ordine quando -poco prima della missione- era giunto, direttamente dal Capitano che Felio non aveva ancora avuto il piacere di conoscere, una comunicazione.
    Il Decimo Seggio Felio Sanada avrebbe impiegato il proprio Gigai per tutta la durata della missione... per maturare esperienza ed abituarsi a combattere in situazioni a lui svantaggiose.
    Non proprio una bella notizia per lui, considerando che -rispetto ai suoi standard- quel corpo si muoveva quasi fosse fatto di legno e non di carne.
    Ed infine -a completare il quadro non proprio roseo- c'era il problema del Reiatsu.
    Emetterlo dal proprio konpaku era un conto... Farlo uscire da quel gigai era quasi impossibile, accidenti!
    -Uff...- sbuffò il giovane Shinigami, giocherellando con un oggetto dall'aria minuta, che con un gesto fluido ripose immediatamente in tasca.
    Era la sua arma segreta, dopotutto...


    CITAZIONE
    Caratteristiche:
    Forza: [225]
    Velocità: [300]*
    Resistenza: [225]
    Zanjutsu: 300
    Kidou: 300
    Hohou: 375

    (*) = Comprensivo del bonus di Divisione

    Reiatsu (in Marginali): 72/72

    Ferite: Nessuna.

    Condizione fisica: Illeso, all'apparenza tranquillo. Impacciato dal trovarsi all'interno di un Gigai.

    Condizione mentale: Scocciato dall'attesa, desidera concludere lo scontro con Eshi il prima possibile: seccato dal doverlo affrontare con un Gigai, e al contempo soddisfatto per aver finalmente attirato l'attenzione del proprio Capitano.

    Tecniche utilizzate: Nessuna

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

    Attacco: ///

    Difesa: ///

     
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    Overture:A night in the museum



    Una figura si aggirava silenziosa per i corridoi del museo delle cere di Madam Tussaud nel centro della city di Londra. Ogni giorno centinaia di turisti percorrevano quelle sale adesso deserte per ammirare ricostruzioni fedeli di personaggi famosi che avevano lasciato un segno nella storia, migliaia dianime fragili e caduche affollavano quell' edificio per vedere il viso di altri loro simili morti.
    "Painter "era nervoso, c'era qualcosa in quel luogo che lo turbava, qualcosa che non rientrava nella norma, tuttavia non riusciva a capire cosa fosse e questo lo indisponeva acuendone i sensi ma anche la fame, come aveva scoperto a sue spese l' ignaro guardiano notturno,i cui resti adesso imbrattavano la sala di sorveglianza;se qualcunoavesse guardatoi video non avrebbe visto altro che l' uomo che si squartava da solo, un altro mistero insoluto si disse.

    Procedette a passo spedito sulle piastrelle, i suoi calzari corazzati risuonavano sul pavimento in ceramica che vibrava emettendo un suono vagamente musicale che riempì l'hollow di allegria ricordandogli il suo scopo. Ritornando sui suoi passi in direzione della sala "Inghilterra '900" si sentì irrigidire da un fremito di eccitazione, aveva un lavoro lasciato a metà da concludere. La sua risata si perse negli infiniti e labirintici corridoi di quel palazzo.

    [Alcuni minuti dopo]

    Eshi annuì mentre si guardava sotto il mento, estrasse un artiglio ed inziò a grattare via lentamente un po' di cera dal mento del suo nuovo busto; La base scultorea era prima appartenuta alla vecchia ministra Margareth Tatcher, ma non aveva più molta importanza,dopotutto adesso aveva avuto uno scopo, era diventata lui, con un bel po' di ritocchi doveva confessare. Scrocchiò le dita mentre si girava ad osservare le altre sue nove copie, ognuna in un atteggiamento diverso,alcune sopra cadaveri,altre che porgevano le dita in segno di vittoria ad un ignaro spettatore e la sua preferita, che lo raffigurava mentre reggeva in una mano la testa di Taiki Yamada, uno degli hollows che più odiava al mondo, invece nell'altra teneva una croce d'argento, simbolo del suo primo vero nemico abbattuto, un ragazzino intrigante che lavorava per quei babbei in bianco dei quincy.

    Contemplò per alcuni minuti le sue splendide operementre il suo cuore si colmava di orgoglio paterno, solo un genio come lui poteva creare qualcosa di così stupefacente, l'esecuzione era perfetta, il soggetto tuttavia sarebbe potuto essere discutibile, forse un po'egocentrico l'avrebbero definito i patetici esseri umani anzi l'avrebbero definito addirittura folle; lui invece sapeva che non era follia, era genio puro, egli aveva avuto gli occhi aperti dalla morte, egli aveva appreso tutto ciò che un uomo caduco e debole non avrebbe potuto e se ne compiaceva,egli era superiore ed eterno, gli eserciti, i regni, gli imperi sarebbero potuti cadere in rovina, come la sabbia portata via dal vento, invece lui no, lui era eterno e sarebbe vissuto per sempre o così riteneva.

    Ammirò ancora una volta l'armonia delle forme inquadandole con le sue dita a mo' di cornice, le proporzioni,il carattere, il chiaroscuro, la posizione, la volumetria, tutte cose che nelle sue nuove opere erano perfette.Dopo il combattimento sul tetto di quel grattacielo era cambiato,aveva capito perchè le sue opere erano incomplete, non erano realistiche! La cera invece permetteva a lui di esprimersi al meglio, di creare soggetti che sembravano quasi avere vita propria, adesso aveva raggiunto la perfezione,ne era sicuro.

    Poi udì dei passi, qualcuno si stava avvicinando. Rapidamente prese e si nascose nelle ombre, chiunque fosse stato avrebbe pagato cara quella intrusione, poichè lo aveva distolto dalla sua arte, dalla sua amatissima arte.

    CITAZIONE
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    Forza: 225
    Velocità: 300
    Resistenza: 225
    Kidou: 200

    Reiatsu (in Marginali): 56/56

    Ferite: Nessuna.

    Condizione fisica: Illeso, mani sporche di cera ma nel complesso appare come se sia appena venuto alla luce

    Condizione mentale: Scocciato dall' inattesa intrusione e desideroso di riprendere il proprio lavoro.

    Tecniche utilizzate: Nessuna

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

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    Felio capì immediatamente di essere giunto a destinazione, ancor prima che i suoi sensi lo avvertissero dell'esecrabile presenza del suo avversario. Quelle che un tempo erano magnifiche statue di cera, raffiguranti celebri personaggi famosi... Erano state devastate, vandalizzate, scolpite da nuove mani in una forma tale da far sussultare lo stomaco del giovane Sanada.
    "Painter" l'avevano chiamato... Per il Dio della Morte "Imbrattatele" andava più che bene, dopo aver visto un simile scempio. L'autore di un simile atto vandalico non si meritava un appellativo più generoso, non dall'Ufficiale di Rango la cui poca tolleranza per gli Hollows era cosa nota ormai nella sua Divisione.

    -La preferivo prima...- mormorò, mentre la sua mano saettava, decapitando quella che un tempo era stata la testa di Margareth Tatcher e che ora raffigurava il suo odiato nemico. Piuttosto che vedere ridotta in quel modo la statua della donna, Felio preferì eliminare la modifica alla radice, non accontentandosi di vedere il capo ceruleo dell'Hollow cadere a terra, ma calpestandolo con forza,e trasformando la discutibile opera dell'Hollow in una chiazza informe sul pavimento.
    Sfortunatamente, la statua della Tatcher non era stata l'unica vittima della mente deviata della creatura: la patetica forma pseudo-umana a cui Felio Sanada stava dando la caccia aveva sfregiato (nell'ottica del ragazzo dai capelli corvini) altre nove statue, preziose opere andate perdue per sempre.

    Ti devi sentire propio solo, per cercare di farti notare fino a questo punto, Hollow rifletté il giovane Dio della Morte, fermandosi ad una decina di metri dal cono d'ombra che oscurava un'angolo della sala in cui si trovava.
    -Vieni fuori... Hai già fatto abbastanza danno, qui.- disse, secco, indicando con un ampio gesto della mano ciò che la creatura Divoratrice di Anime aveva fatto con quelle che fino a poco tempo prima erano magnifiche statue di cera.
    Una volta purificato quel sottoprodotto dell'arte moderna, si sarebbe occupato ad eliminare ogni traccia dell'Hollow nel mondo reale, distruggendo i resti delle sculture rese monumenti al suo smisurato egocentrismo.
    Era quasi divertente... Quasi
    .
    -Avevi detto che sarei morto, la prossima volta che ci fossimo incontrati, no?- proseguì in tono calmo, di chi ha la situazione perfettamente sotto controllo. -Ebbene... Eccomi qui, "Painter".-
    Non vi era motivo di provocarlo ulteriormente, al momento, e chiamandolo con il suo nome da ricercato avrebbe messo subito in chiaro le cose: era lì per lui, e non se ne sarebbe andato fino al momento in cui la sua maschera non si fosse spezzata, liberando una volta per tutte il mondo dalla sua estremamente ingombrante presenza.
    Con lentezza, il giovane Sanada estrasse dalla tasca quello che aveva tutta l'aria di essere un coltello a serramanico, dal quale Felio fece uscire una lama lunga e sottile con un "click", mediante un rapido movimento del polso.
    Sorrise, al pensiero di cosa l'Hollow stesse pensando in quel momento, alla vista di quell'arma apparentemente inutile. In una situazione del genere qualunque essere umano in carne ed ossa si sarebbe precipitato verso l'uscita ebbro di terrore.
    Nel suo caso fortunatamente, le apparenze ingannavano. C'era ben poco di umano dentro di lui...

    -Fatti sotto... Ho poco tempo da dedicarti, e punta voglia di giocare a nascondino: un colpetto di questo e la finiamo qui: guarda...- concluse, invitandolo ad attaccare per primo, mentre il sottile coltello scivolava assieme alla mano giù fino al ginocchio -...ti concedo pure la prima mossa.-
    Ovviamente Felio non era uno stupido: sapeva bene chel'attacco della creatura sarebbe risultato estremamente pericoloso, tuttavia la sua superiore esprienza gli suggeriva che difficilmente avrebbe avuto un momento migliore per coglierlo con la guardia abbassata, sfruttando la condizione di vantaggio in suo possesso per effettuare un contrattacco sufficientemente rapido e potente da porre fine alla minaccia da lui rappresentava.
    -Fa del tuo peggio, Hollow. E prega che basti.- sibilò all'indirizzo delle tenebre davanti a sé. Poteva intravedere la sua figura, delineandola chiaramente quando -dopo ogni tuono- la luce dell'ambiente esterno illuminava a giorno le stanze del celebre museo: Tra i due vi erano almeno dieci metri, una distanza più che ragionevole per poter prevenire qualunque assalto l'Hollow avrebbe potuto scagliargli contro.



    CITAZIONE
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    Resistenza: [225]
    Zanjutsu: 300
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    Reiatsu (in Marginali): 72/72

    Ferite: Nessuna.

    Condizione fisica: Illeso, all'apparenza tranquillo. Impacciato dal trovarsi all'interno di un Gigai.

    Condizione mentale: Scocciato dall'attesa, desidera concludere lo scontro con Eshi il prima possibile: seccato dal doverlo affrontare con un Gigai, e al contempo soddisfatto per aver finalmente attirato l'attenzione del proprio Vicecapitano.

    Tecniche utilizzate: Nessuna

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

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    Difesa: Preparazione ad un contrattacco.

     
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    Track I: Artwork of madness, pictures of glory



    L' hollow osservò con fare inespressivo il misterioso visitatore, era strano che qualcuno fosse in giro a quell' oradella notte e che passeggiasse per le sale del museo per le cere; e ancora più strano era il fatto che avesse ancora tutti gli arti attaccati al corpo. Painter iniziava a spazientirsi, prima il guardiano che aveva urtato le sue regali ginocchia, poi la ceranon troppo malleabile, e adesso la sua opera di pulizia vanificata, l'hollow non era contento, si era infatti sempre fatto vanto di non lasciare testimoni vivi dopo le sue scorribande; solo qualche volta egli lasciava in vita i suoi avversari in attesa di un possibile divertimento successivo.La sua fronte si corrugò, o almeno sembrava lo avesse fatto, in quanto la sua maschera a specchio copriva interamente le sue espressioni facciali, fatto stà che la sua prossima vittima era appena entrata nella sala.

    Decine di piani perversi e macabri corsero selvaggi e rapidi attraverso la sua mente mentre pensava a come attaccare l'intruso: avrebbe potuto piombarli addosso comeun falco in picchiata, oppure avrebbe potuto friggerlo a distanza con un raggio di energia. Ad un tratto una voce dura e tagliente gli fece sobbalzare il cuore nel petto, e per alcuni istanti lo udì battere follemente prima di ricordarsi che erano anni ormai che non ne possedeva più uno, tuttavia riconobbe quella voce, quel tono stridulo e petulante, imbevuto di giustizia e buoni sentimenti come uno straccio per pavimenti lo ricordava bene,forse anche fin troppo, la bestia sorrise con la stessa espressione piena di amicizia di uno squalo bianco che ha fiutato del sangue nel proninciare quel nome...
    Felio...Sanada... Mi dica dunque, a cosa devo la sua visita? E'per caso venuto a vedere la mia mostra? Sappia che non è ancora pronta e quindi...
    Si fermò alcuni istanti interminabili mentre un'altro lampo squarciava la notte rivelandone l'armatura bianco smaltata, poi riprese
    Strano, sai che ti ricordavo più alto? Comunque adesso vorrei chiederti di andartene non vorrei che tu per sbaglio rovinassi una delle mie preziossime op.
    La mossa successiva dello shinigami lo spiazzò facendogli saltare alcuni nervi, con una mano decapitò una delle sue opere migliori "Il trionfo dell'arte sul fragile uomo". Sospirò mentre il giovane dio della morte schiacciava la sua creatura, decisamente non apprezzava l'arte, o lui, o forse entrambi. Poi il ragazzo commentò aspramente
    CITAZIONE
    -La preferivo prima...-

    L'hollow attese alcuni secondi prima di rispondere in tono pacato,in netto contrasto con la vena che si stava vistosamente gonfiando sul suo esile collo
    Io proprio non ti capisco Sanada, come mai ti ostini a negare l'evidenza? Forse ami la vecchiaia a tal punto da porla al di sopra dell'immortalità e dell' eterna giovinezza? Strano, eppure ero sicuro che tu tra tutti lo avresti capito subito, l'invecchiare della pelle, il rallentarsi del corpo, l'ottundersi dei sensi per noi due non contano più, noi siamo eletti, prescelti, siamo immortali, non invecchiamo, non ci indeboliamo, non lottiamo contro la nostra stessa fragilità, eppure tu ti ostini a preferire l'aspetto di una vecchia a quello di un dio, dovrò decisamente punirti per questa tua blasfemia, e sarò io stesso a porre fine ala tua misera esistenza, esattamente come ti promisi diversi mesi fa.
    Lo shinigami rispose poi al termine di quella schermaglia verbale
    CITAZIONE
    -Fatti sotto... Ho poco tempo da dedicarti, e punta voglia di giocare a nascondino: un colpetto di questo e la finiamo qui: guarda..ti concedo pure la prima mossa.-

    L'hollow guardò prima il piccolo coltello, poi il dio della morte, poi ancora il coltello e infine si mise a ridere fragorosamente prima di interrompersi dopo alcuni secondi facendosi serio in volto.
    Mi deprimi Sanada, ci rivediamo dopo alcuni mesi e tu, tu... tu mi vieni ad affrontare con un misero pugnale lungo appena pochi centimetri, i casi sono due: o sei veramente convinto di battermi con quello, e questo fa di te un cretino colossale, oppure mi ti stai facendo beffe di me, e questo forse è ancora peggio.
    Osservando la stanza Eshi prese nota della speriorità tattica del suo avversario, l'ambiente troppo stretto era perfetto per gli affondi di pugnale, la sala alle sue spalle invece, ancora spoglia e priva di decorazioni, grande circa 20 metri per 18 era perfettaper i suoi lunghi fendenti, con lo spazio libero avrebbe potuto liberamente avvantaggiarsi della sua portata maggiore. Con un ghigno perfido il divoratore di anime disse
    Comunque, hai detto di non volere giocare a nascondino giusto? Beh, sappi due cose: uno come io ho creato queste opere io, e solo io, le posso distruggere a mio piacimento.
    Una bordata di energia partì dalle sue fauci dischiuse andando a colpire la statua decapitata, che esplose inondando il giovane ufficiale di seggio di cera fusa e bollente. Sfruttando la situazione "Painter" si ritirò nella sala posteriore, dove un pavimento di parquet pregiato stonava con le quattro pareti rimanenti ed il soffitto, entrambi imbiancati di bianco candido. Le luci si accesero illuminando l'ambiente di luce soffusa che rivelava la desolazione di quell'ambiente, colorato unicamente dalle venature del legno delle lunghe assi del pavimento.
    Il mostro aggiunse a voce alta
    due, sappi che invece io adoro veramente giocare a nascondino, quindi sbrigati a rincorrermi o faccio tana libera tutti!
    Sapeva che lo shinigami si sarebbe quanto meno arrabbiato, forse se fosse stato davvero fortunato gli sarebbe venuto un infarto fulminante e sarebbe finita lì, l' ipotesi non era da scartare.

    CITAZIONE
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    Forza: 225
    Velocità: 275
    Resistenza: 225
    Kidou: 200

    Reiatsu (in Marginali): 54/56

    Ferite: Nessuna.

    Condizione fisica: Illeso e dall'aspetto curato a dispetto della situazione

    Condizione mentale: Divertito dall'interruzione e desideroso di appianare i conti in sospeso una volta per tutte

    Tecniche utilizzate:Estallido

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

    Attacco: Estallido su statua danneggiata

    Difesa: ///



    Edited by Allen92 - 5/6/2009, 17:24
     
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    L'Hollow non prese bene il gesto sprezzante del Dio della Morte, tuttavia reagì in maniera del tutto inaspettata: Contrariamente a quanto Felio potesse aspettarsi Painter ingoiò l'offesa di vedersi distrutta quella che evidentemente considerava una sua opera, ribattendo la sua osservazione in tono fin troppo pacato.
    E ciò non era male.
    Era peggio.
    "Capacità di controllare le proprie emozioni" era uno dei campanelli d'allarme che uno Shinigami doveva riconoscere al volo, per poter distinguere quali di queste creature potessero nel tempo diventare davvero pericolose.
    Painter era una di esse, aveva il potenziare per evolversi in qualcosa di ancor più malevolo e minaccioso... Cosa che rendeva la sua purificazione una questione ancor più urgente.
    Doveva recidere il male da lui rappresentato alla radice, e doveva farlo il prima possibile.

    CITAZIONE
    Io proprio non ti capisco Sanada, come mai ti ostini a negare l'evidenza? Forse ami la vecchiaia a tal punto da porla al di sopra dell'immortalità e dell' eterna giovinezza? Strano, eppure ero sicuro che tu tra tutti lo avresti capito subito, l'invecchiare della pelle, il rallentarsi del corpo, l'ottundersi dei sensi per noi due non contano più, noi siamo eletti, prescelti, siamo immortali, non invecchiamo, non ci indeboliamo, non lottiamo contro la nostra stessa fragilità, eppure tu ti ostini a preferire l'aspetto di una vecchia a quello di un dio, dovrò decisamente punirti per questa tua blasfemia, e sarò io stesso a porre fine ala tua misera esistenza, esattamente come ti promisi diversi mesi fa.

    Un discorso solo apparentemente tranquillo, il suo: era palese che l'ira covasse repressa sotto l'impassibile maschera della creatura, ciononostante il discorso prese Felio in contropiede: tutto si sarebbe immaginato tranne di dover discorrere di filosofia con la propria preda!
    E' proprio vero... La vita ti riserva sempre una sorpresa si disse, cercando le parole adatte dentro di sé.
    -Mmm...-meditò qualche istante l'Ufficiale di Seggio prima di rispondergli, la voce velata da una sottilissima patina di cortesia. Ciò che sarebbe seguito al termine di quel breve scambio di battute, difficilmente sarebbe stato misurato quanto quelle parole. -...Da quanto tempo esisti? Un'anno? Dieci?- domandò a sua volta, certo di conoscere la risposta. -Non più di mezzo secolo, di questo ne sono sicuro: lo dico perché in caso contrario non parleresti così, Hollow.-
    La creatura immersa nell'oscurità stava esprimendo un dato di fatto... A livello pratico, almeno. Ciò di cui la sua spiegazione difettava, era il degrado invisibile agli occhi, degrado di cui Painter non stava tenendo conto... E come avrebbe potuto, con così poco tempo alle spalle? Per quanto l'Hollow davanti a sé potesse crogiolarsi nella sua attuale forma, sicuramente più valida del fragile corpo umano che un tempo lo rivestiva, qualcosa di importantissimo era stato perso per sempre.
    -L'immortalità alla quale ti stai riferendo- proseguì, con l'aria di chi aveva accumulato nel corso del tempo un bagaglio di conoscenze ed esperienze invidiabile -...è un fardello molto, molto più pesante di quanto tu creda. E' un peso che richiede spalle forti, assai più delle tue, o delle mie.-
    Abbassando leggermente la piccola arma stretta nella mano sinistra, il Dio della Morte alzò lo sguardo, come se stesse contemplando qualcosa di effimero, inconsistente: trattare di simili argomenti -indipendentemente dall'interlocutore- era sempre qualcosa di spiacevole...
    -Crescere, invecchiare, ed infine morire... Una vita breve brilla assai più intensa di un'eternità opaca ed indistinta, Hollow: vivere a lungo ha molti svantaggi, credimi.- continuò Felio, consapevole che le sue parole non avrebbero trovato altri ascoltatori al di fuori di sé stesso.
    Sperare che la creatura accettasse un simile fatalistico punto di vista era pura follia.
    -La perdita delle persone più care... O -nel tuo caso- la fine di tutto, poiché dubito che qualcuno serberà memoria di te, dopo la tua dipartita, Painter.- concluse, dando una seconda sprezzante occhiata allo scempio che l'Hollow aveva definito "preziosissima opera".
    -Sfigurare statue di cera non ti sarà d'aiuto.- terminò quindi, con la consapevolezza di chi si trovava dalla parte della ragione: la differenza tra lui e la creatura era probabilmente questa.
    Lui, l'ultimogenito del clan Sanada, aveva qualcuno -al di fuori di sé stesso- per cui valesse la pena combattere.
    Il suo avversario no.
    Però... Tutto ciò era veramente strano.
    In condizioni normali non avrebbe perso neppure un secondo di tempo con un Hollow, un'odiato Divoratore di Anime alla cui distruzione Felio aveva consacrato la propria esistenza: perché adesso stava parlando con uno di essi?
    Forse la realizzazione che Painter provasse qualcos'altro oltre alla fame, alla ferocia e all'istinto puro e semplice lo aveva scosso più di quanto non volesse ammettere.
    O forse -molto semplicemente- aveva voglia di parlare, indipendentemente dall'ascoltatore.

    Mpf... rifletté, tornando a guardare la creatura davanti a lui ...Resta focalizzato sulla tua missione, Felio. Non distrarti, non sei ancora abbastanza forte da permettertelo.
    Estratta la propria arma -sebbene quel misero aspetto fosse soltanto un guscio temporaneo- il Dio della Morte si preparò ad iniziare finalmente l'operazione di "pulizia", ed in tutta risposta ricevette da parte del suo scheletrico avversario dapprima uno sguardo incredulo... E quindi una sonora risata.
    Nella mano poté percepire distintamente l'arma vibrare di sdegno alle parole di Painter: Harutsubame non era un tipetto paziente, e Felio era consapevole che per quelle parole la sua Zanpakuto avrebbe fatto pagare all'Hollow un prezzo assai alto.

    CITAZIONE
    Mi deprimi Sanada, ci rivediamo dopo alcuni mesi e tu, tu... tu mi vieni ad affrontare con un misero pugnale lungo appena pochi centimetri, i casi sono due: o sei veramente convinto di battermi con quello, e questo fa di te un cretino colossale, oppure mi ti stai facendo beffe di me, e questo forse è ancora peggio.

    image
    A quanto pareva, Painter non aveva ancora realizzato nulla: per un istante il Dio della Morte fu tentato di liberare il potere di Harutsubame così, tanto per ricacciare in bocca alla creatura quelle parole di disprezzo.
    Però... Tutto ciò poteva giocare a suo vantaggio: se la creatura non era in grado di comprendere che Felio non era più il semplice Shinigami con il quale -suo malgrado- aveva collaborato, avrebbe sicuramente adottato una strategia di attacco estremamente più aggressiva rispetto a quella che la prudenza avrebbe potuto suggerirgli.
    Un'attacco avventato che il Dio della Morte avrebbe potuto ritorcergli contro.

    -Un cretino colossale, dici? Beh, staremo a vedere Hollow. Io ho piena fiducia nei miei mezzi... E tu? Puoi forse dire altrettanto?-
    Si, decisamente stava esagerando. Non poteva permettere che l'atteggiamento provocatorio del Divoratore di Anime lo influenzasse a tal punto: simili osservazioni non erano da lui, su questo non c'erano dubbi.
    Che fosse l'influenza di Harutsubame? Felio contemplò a lungo quell'ipotesi, per poi scartarla. Per quanto fondamentale per lui, ed indissolubilmente legata alla propria esistenza, la sua Zanpakuto non era ancora in grado di condizionarlo a tal punto.
    Probabilmente, era soltanto l'odio verso la sua razza a spingerlo fino a questo livello.
    Doveva frenarsi. Subito.

    CITAZIONE
    Comunque, hai detto di non volere giocare a nascondino giusto? Beh, sappi due cose: uno come io ho creato queste opere io, e solo io, le posso distruggere a mio piacimento.

    Detto questo la bocca della creatura si aprì di scatto, riversando in direzione del giovane Ufficiale una bordata di energia spirituale tanto densa da riuscire ad avere limitati effetti persino sul mondo materiale.
    Estallido, così veniva chiamata questa rudimentale forma di difesa di queste creature... Una forma assai più rudimentale e meno potente di un Cero, ma pur sempre pericolosa se presa in pieno, o da distanza ravvicinata.
    Eppure non era Felio il bersaglio di tale tecnica, bensì la statua da lui decollata a meno di un metro di distanza: colpita dal raggio, la statua si dissolse in un'esplosione di frammenti bollenti, i quali inondarono la zona adiacente nel giro di qualche istante.
    Pur stupido dall'originalità della mosse, Felio riuscì comunque a saettare a distanza di sicurezza coprendosi istintivamente occhi e volto con il braccio sinistro, macchiando quest'ultimo e la mano corrispondente di cera ustionante... Ma salvando il resto del corpo dalla sostanza, inefficace contro di lui, ma deleteria se fosse finita sugli abiti.

    -Tsk...!!- esclamò Felio, rendendosi conto che in quell'attimo di distrazione Eshi aveva quasi lasciato la stanza, scattando nell'ambiente successivo.
    Non aveva approfittato di quell'attimo di distrazione, preferendo al suo posto una ritirata strategica... Anche questo non era certo un segnale positivo per il ragazzo.
    Hollows come lui erano i più coriacei di tutti: la missione si prospettava tutt'altro che rilassante, dunque.

    CITAZIONE
    due, sappi che invece io adoro veramente giocare a nascondino, quindi sbrigati a rincorrermi o faccio tana libera tutti!

    Per l'Hollow era dunque tutto un gioco.
    Felio -generalmente un Ufficiale paziente verso gli altri- sospirò, preparandosi a quella che sarebbe divenuta una lunga, lunga notte... Non aveva la benché minima voglia di inseguire la creatura, né di perdere altro tempo in una missione decisamente al di sotto delle sue capacità.

    -Ouch...- mormorò, pulendosi il braccio incrostato e la mano leggermente arrossata per effetto della cera.
    Un danno meno che marginale, quello che era stato inferto al giovane Sanada: Painter avrebbe dovuto fare decisamente meglio di così per avere qualche speranza contro di lui. Decisamente molto meglio di così.

    CITAZIONE
    2 ferite Marginali alla mano Sx da ustione

    Abbassando il braccio, il giovane Sanada scattò in direzione della creatura, ora più che mai deciso a terminare la caccia il più in fretta possibile. Harutsubame era ancora dormiente, e così sarebbe dovuto contiunare ad essere ancora per un pò... Avrebbe cancellato l'aria di superiorità del Divoratore di Anime assieme ad una buona parte del suo corpo al momento giusto.
    -Sfida accettata, Hollow. Bada soltanto di non farti prendere troppo in fretta.- esclamò, muovendosi dove la creatura era fuggita a passo spedito.
    Era notte, e non vi era ormai nessuno all'interno della struttura: con troppi viventi in giro la missione sarebbe potuta risultare alquanto problematica... Invece nella situazione attuale avrebbe potuto al massimo danneggiare qualche statua.
    Certo, gli sarebbe dispiaciuto comunque... Ma sempre meglio un artistico blocco di cera che una preziosissima, insostituibile esistenza.

    -Scappare non ti rende onore... Anche se questo termine è sprecato per uno come te, creatura. In fondo...- concluse con tono assai più freddo e studiato rispetto alle arroganti parole di poco prima -... sono "soltanto" uno Shinigami.-
    Il nuovo ambiente era ben più grande del precedente e -dettaglio non trascurabile- non vi erano molte statue all'interno, cosa che rendeva la sala assai più adatta alla mole di Painter.
    Un normale essere umano si sarebbe trovato ancor più in svantaggio... Ma Felio non era certamente "umano", o per lo meno le sue capacità avevano da lungo tempo oltrepassato quella soglia
    .
    -...Se hai deciso di farmi vedere le tue reali capacità, non hai che da farti sotto. Qui non c'è nessuno che distragga il tuo avversario, permettendoti di colpirlo comodamente alle spalle.- lo ammonì, impugnando la corta lama con la lama rivolta verso il basso ed allungando il braccio che la sosteneva verso di lui -E' tempo di fare sul serio.-
    La respirazione del Dio della Morte si fece d'un tratto estremamente regolare, mentre i suoi sensi si espandevano lentamente, ma inesorabilmente.
    La tensione che lo permeava svanì come neve al sole, sostituita dalla tranquillità scaturita dallo stare ripetendo una procedura ripetuta mille volte.
    Lo sguardo diritto verso la maschera dell'avversario, su di esso non più disprezzo, non più arroganza.
    Soltanto una concentrazione infinita, che difficilmente Painter sarebbe riuscito a comprendere.

    -Chisoku (vola)...- sarebbe stata la parola pronunciata, nel momento in cui Eshi si sarebbe mosso: prenderlo in contropiede, sfruttare la sua carica.
    Un concetto semplice, ma di incerta realizzazione.
    Ora, poteva dire di essere realmente in missione.


    CITAZIONE
    Caratteristiche:
    Forza: [225]
    Velocità: [300]*
    Resistenza: [225]
    Zanjutsu: 300
    Kidou: 300
    Hohou: 375

    (*) = Comprensivo del bonus di Divisione

    Reiatsu (in Marginali): 72/72

    Ferite: 46/48

    - 2 Ferite Marginali alla mano Sx.

    Condizione fisica: Dolore appena percettibile alla mano Sx, assolutamente irrilevante per il quadro complessivo

    Condizione mentale: Determinato, i sensi affilati e concentrati sulla creatura. La mossa di Eshi lo ha spiazzato per qualche istante, ed adesso desidera soltanto concludere la missione il più in fretta possibile.

    Tecniche utilizzate: Rilascio Shikai [preparazione]

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

    Attacco: ///

    Difesa: Preparazione a contrattacco mediante Shikai sul primo colpo dell'avversario che lo consenta.

     
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    Track II: Beginning of the death of tomorrow



    L'hollow stava ancora sogghignando per la sua frase sprezzante, pregustando la faccia di Sanada una volta che avesse compreso le sue parole. Rimase deluso quando il dio della mortegli rispose con una frase ancora più pungente e caustica della sua.
    CITAZIONE
    -Mmm...Da quanto tempo esisti? Un'anno? Dieci?- domandò a sua volta, certo di conoscere la risposta. -Non più di mezzo secolo, di questo ne sono sicuro: lo dico perché in caso contrario non parleresti così, Hollow.
    L'immortalità alla quale ti stai riferendo...è un fardello molto, molto più pesante di quanto tu creda. E' un peso che richiede spalle forti, assai più delle tue, o delle mie.
    Crescere, invecchiare, ed infine morire... Una vita breve brilla assai più intensa di un'eternità opaca ed indistinta, Hollow: vivere a lungo ha molti svantaggi, credimi;la perdita delle persone più care... O -nel tuo caso- la fine di tutto, poiché dubito che qualcuno serberà memoria di te, dopo la tua dipartita, Painter.Sfigurare statue di cera non ti sarà d'aiuto

    quando lo shinigami si rivolse ancora a lui un sorriso beffardo era comparso sul suo volto, realmente si riteneva superiore a painter, realmente credeva che i suoi idealifossero carta straccia, cose effimere e friabili, forse non capiva che l'arte durava in eterno al contrario dei fragili sentimenti, reliquie di un passato da dimenticare, un epoca melmosa e putrida della quale non conservava alcun ricordo piacevole.
    La cosa che più odiava però,di quella espressione tenuta dal giovane guerriero era il sentimento che da essa traspariva, un sentimento il cui solo pensiero lo ripugnava, un qualcosa di astratto che lui stesso non aveveva, nè mai aveva voluto comprendere...

    ...PiEtà...


    Le sue labbra si incresparono in una palese smorfia di disgusto, quel giovane, dall'alto dei suoi miseri secoli di esistenza osava dunque giudicarlo.
    Come si permetteva, come osava solo provare a paragonare i suoi secoli divuota e vana esistenza con gli anni della sua vita, i suoi giorni erano stati tutti pienamente vissuti sino all' ultima stilla.
    Stava per rispondere a tono allo shinigami quando infine capì cosa significava la luce negli occhi del giovane, lui era veramente convinto di poter salvare la sua anima, davvero eraconvinto di poter.
    Una sensazione ripugnata da Painter si fece largo attraverso di lui, come non succedeva da un sacco di tempo.....

    ...PaURa...


    NO, non era certo quella a preocupare l'hollow, quanto l'atteggiamento disfattista e rassegnato del giovane shinigami, Eshi conosceva quel genere di persona,era una persona che aveva visto tutto, e non si sarebbe fatta sorprendere da niente che il divoratore di anime avesse tirato fuori dal cilindro, cosa pessima per uno come lui, che si affidava più all'intelligenza che all' istinto per abbattere le sue prede.
    Improvvisamente capì che doveva agire istantaneamente se voleva vincere; Sanada non doveva avere il tempo di reagire, avrebbe vinto,lo sapeva,eppure c'era qualcosa chelo inquietava,lo shinigami sembrava molto più sicuro di se dall' ultima volta che lo aveva visto,sulla cima di quel grattacielo: forse anche troppo tranquillo, e se questo aggettivo era in qualche modo riferito aFelio Sanada era decisamente un brutto segno.
    Entrato nella stanza dopo di lui lo shinigami si ripulì la mano, su cui brillavano alcune piccole vesciche rosse, la cui consistenza incuriosì Eshi, aveva dimenticato cosa si provava ad avere una pelle, la sua potente armatura non poteva certo spaccarsi e gonfiarsi a causa del calore, tuttavia un banale pugno poteva avere effetti molto più devastanti come attestavano i segni da impatto di borchie che spiccavano sul suo dorso, parzialmente coperti dalle impalcature alari nere,che ondeggiavano con grazia frustando l'aria: stranamente provava il desiderio di vedere quelle vesciche rompersi, solo per vedere cosa ci fosse dentro.
    Poi Sanada parlò distogliendolo dai suoi morbosi desideri
    CITAZIONE
    -...Se hai deciso di farmi vedere le tue reali capacità, non hai che da farti sotto. Qui non c'è nessuno che distragga il tuo avversario, permettendoti di colpirlo comodamente alle spalle.-

    L'hollow sfoderò un sorriso a trentadue denti
    Sono lusingato dal fatto che tu mi conosca così bene shinigami
    Pronunciò quella parola con tutta l'insofferenza e il disprezzo che poteva mostrare, sottolineando l'incongruenza della cosa.
    Sai? Trovo strano che tu sia così ossessionato da me, forse perchè sono unodei pochi hollows che ti sono sfuggiti nella...vita?
    Si corresse assumendo un tono dispiaciuto
    Ah già,che sciocco che sono, cosa ne posso sapere io, con le mie limitate esperienze di queste cose? Dopotutto per te sono solo un mostro sanguinario privo di pensieri e sentimenti
    Scimmiottando un aria dispiaciuta Painter inarcò le braccia verso l'alto per poi scagliarsi contro lo shinigami, ansioso di ottenere vendetta.
    Ebbene sappi che anche io ho dei sentimenti, solo che li nascondo molto bene...
    Arrivato a pochi metri lo shinigamiborbotò qualcosache non riuscì a capire, tuttavia credendo che si trattasse di uno di quei fastidiosi incantesimi di Kido si affrettò a bloccarlo; sferrò un pestone su una delle assi del pavimento con tutta la sua forza
    CITAZIONE
    Forza225 -->250

    Facendolo inclinare con rapidità verso l'alto, precisamente in direzione del mento di Sanada.
    Sapendo che si sarebbe parato con la mano destra balzò a sinistra
    CITAZIONE
    Velocità 250-->300

    e sferrò poi la sua tecnica distintiva...
    Inviando reiatsu nei suoi capelli li fece indurire sino a farli diventare minuscoli aghi appuntiti per poi scagliarli con una contrazione muscolare contro il volto indifeso dello shinigami. Così facendo si sarebbe riparato il volto con l'altra mano lasciando scoperto il fianco.
    Ghignando avrebbe sferrato due rapidi affondi
    CITAZIONE
    Forza 225-->275
    Velocità 250-->300

    in contemporanea: uno sul fianco con una angolazione grazie alla quale avrebbe perforato i polmoni ed il cuore, el'altro sulla coscia per, come era diventata sua abitudine recidere i tendini limitando così la velocità di movimento del giovane guastafeste.
    Se in qualche modo fosse riuscito ad evitare i colpi avrebbe proseguito l'assalto incalzandolo e sferrando due fendenti incrociati all' altezza del collo,unodei quali però, essendosolo una finta si sarebbe trasformato in un affondo all' inguine che sarebbe stato potenziato in un colpo più rapido dell'altro normale fendente
    CITAZIONE
    Forza 225-->275
    Velocità 250-->300


    CITAZIONE
    Caratteristiche:
    Forza: 225 --> 275
    Velocità: 250 --> 300
    Resistenza: 225
    Kidou: 200

    Reiatsu (in Marginali): 38/56

    Ferite: Nessuna.

    Condizione fisica: Illeso e dall'aspetto curato a dispetto della situazione

    Condizione mentale:Deciso a concludere in fretta il duello

    Tecniche utilizzate:Melena espinosa

    CITAZIONE
    Melena espinosa (Criniera pungente)

    Formula di attivazione://
    Divisione: //
    Descrizione: Questa tecnica, sviluppata dall' hollow denominato "Painter", consta di un bizzarro meccanismo offensivo che disturba le azioni del nemico. Concentrando parte del proprio reiatsu all'interno del corpo l' hollow lo sprigiona improvvisamente in direzione della parte posteriore della testa.

    image


    La scarica di reiatsu elettrostaticamente carica giunge alla base della chioma posta dietro la maschera trasformando lo strato più superficiale dei capelli in centinaia di minuscoli aghi dalla consistenza rigida. Nell' arco di pochi millisecondi una potente contrazione muscolare spara verso l'esterno i capelli induriti producendo così una sfera di invisibili dardi.

    image


    Nel momento dello sprigionamento del reiatsu l'hollow cala la testa verso il basso, investendo così il nemico con una scarica di elementi appuntiti. L' effetto di questa tecnica infligge danni di minima entità al nemico (traducibili in 1 ferita marginale totale), tuttavia il suo scopo principale è di distrarre l'avversario, che istintivamente sarà portato a pararsi il viso, lasciando libero campo di azione a "Painter".

    Consumo: 1/2 di basso
    Restrizioni: Energia verde

    Oggetti utilizzati: //

    Attacco:Pestone su asse del pavimento(uppercut al mento), Melena espinosa,affondo (x2),fendente al collo, fendente al collo (Finta)/affondo all'inguine

    Difesa: ///

     
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    CITAZIONE
    Sono lusingato dal fatto che tu mi conosca così bene shinigami

    -Mmm... lusingato?- chiese a sua volta Felio, con un mezzo sorriso. Era interessante quell'Hollow, su questo non c'erano dubbi. In pochi riuscivano a simulare una qualche forma di buona educazione... Di sicuro però c'era altro che la creatura davanti a sé intendeva dire.
    CITAZIONE
    Sai? Trovo strano che tu sia così ossessionato da me, forse perchè sono uno dei pochi hollows che ti sono sfuggiti nella...vita?

    Un moto di falso dispiacere -il suo- che divertì il Dio della Morte: tuttavia aveva colto nel segno. "painter" gli era sfuggito una volta -sebbene per causa indipendenti dalle sue abilità- e se c'era qualcosa che odiava al mondo era quella di lasciare un lavoro incompleto. Già una volta aveva dovuto abbandonare la preda ferita a causa delle gravissime ferite riportate... Ma quella di allora era una situazione completamente diversa, una combinazione di cause difficilmente ripetibile.
    Ora invece... Eshi avrebbe preso atto della sua risoluzione. Nel tempo che gli sarebbe rimasto, almeno.

    CITAZIONE
    Ah già,che sciocco che sono, cosa ne posso sapere io, con le mie limitate esperienze di queste cose? Dopotutto per te sono solo un mostro sanguinario privo di pensieri e sentimenti

    Su un punto ci troviamo d'accordo, Hollow...
    Mentre così pensava, il Reiatsu continuava a fluire nella lama: ormai mancava soltanto una semplice parola prima che Harutsubame si risvegliasse...
    image
    Il gigai che lo rivestiva gli era di impedimento, certo... Ma non avrebbe protetto l'Hollow dal delicato tocco della sua Zanpakuto, una volta che le nere piume fossero state dispiegate.
    Aveva denigrato quel piccolo coltello, e a ragione: davvero credeva che un Dio della Morte come lui andasse in giro con un simile giocattolo dovendo affrontare un Divoratore di Anime, non importa quanto debole potesse essere?
    Un errore di valutazione non indifferente... Di cui ora si sarebbe reso conto.

    CITAZIONE
    Ebbene sappi che anche io ho dei sentimenti, solo che li nascondo molto bene...

    Detto questo l'Hollow scattò in avanti, lanciandosi verso di lui in una carica alquanto anomala. Il perché Felio lo capì qualche istante più tardi quando -in un diversivo tipico della creatura- quest'ultima sferrò un potente calcio al pavimento in legno, scagliando nella sua direzione frammenti di legno e schegge di varia dimensione.
    -Idiota...- mormorò mentre i resti del terreno lo colpivano innocui, rimbalzando sulla mano destra tesa a protezione della parte superiore del volto. Sperava davvero di potergli fare anche solo un graffio con simili trucchetti? Prima era stato effettivamente sorpreso dal modo in cui Eshi aveva impiegato la propria tecnica... Ma difficilmente lo Shinigami avrebbe ripetuto lo stesso errore.
    Inoltre... Il momento era giunto.
    Mentre l'allampanato avversario abbassava il capo, protendendo la chioma cespugliosa verso di lui il Dio della Morte pronunciò la parola in grado di sciogliere quel sigillo che rendeva Harutsubame una comune katana.

    "...Harutsubame!!!"
    (Ala di rondine)


    Un lampo nero, dello stesso colore dei capelli del ragazzo illuminò l'ambiente, mentre l'aria nella stanza parve contrarsi e quindi tendersi all'esreemo per un singolo istante.
    Lo spostamento repentino d'aria spazzò via la polvere accumulata in quell'area del famoso museo... E qualcos'altro, a giudicare dalla miriade di particelle scintillanti che -sospese a mezz'aria in quel magico istante- circondavano l'Ufficiale di Seggio.
    Non erano frammenti di luce, quelli...
    Erano aghi, minuscoli aghi di Reishi.

    Astuto... fece in tempo a pensare, rincuorandosi del fatto che l'aver sprigionato la propria Soul Slayer avesse scaturito un effetto sufficientemente intenso da spazzare via quei numerosi quanto leggeri aghi. Una tecnica interessante, adatta al tuo stile... Ma facilmente parabile.
    Non c'era tempo per perdersi in chiacchiere: Painter era troppo preso dalla carica per prestare attenzione alla nuova inquietante arma che lo Shinigami stringeva in pugno: al posto del misero coltello, Felio stringeva ora quella che in un certo modo poteva essere considerata una katana. In entrambe vi era un'impugnatura... ma le somiglianze si fermavano lì. Dove normalmente avrebbe dovuto esserci dell'acciaio, una lunga ed affilata ala nera come la notte si dispiegava, mentre un vento innaturale, accompagnato da un sibilio penetrante iniziò a levarsi nell'area.
    -Il vero scontro... Inizia ora, Painter- disse, senza la minima traccia di divertimento nella sua voce mentre quest'ultimo sferrava -sfruttando la unghezza delle sue braccia- due affondi in un tentativo di ferirlo apparentemente caotico e casuale.
    La sua Zanpakuto, perché di essa si trattava, bloccò con un rumore metallico il colpo portato al torace portandosi in verticale con la punta rivolta verso il terreno, mentre la mano sinistra -libera dall'impugnatura- fermò con la mano il secondo colpo.

    CITAZIONE
    Consumo: 1 Basso (1/2 basso x2)
    Forza -> 225 -> 275

    Quel gigai era una palla al piede... Ed anche la quantità di Reiatsu che era in grado di emettere era una frazione rispetto a quella di cui normalmente sarebbe stato in grado di servirsi: tuttavia c'era qualcosa che lo rendeva ancora superiore al suo avversario, qualcosa che la creatura non avrebbe potuto euguagliare tanto facilmente.
    L'esperienza.
    Felio era uno spadaccino provetto, e nonostante le loro forze potessero essere quasi pari -anzi, al momento il vantaggio era dalla sua parte- il Dio della Morte poteva comunque compensare la differenza di forza bruta con una maggiore agilità e precisione nei colpi e nelle parate.
    In quel momento però due nuovi -feroci- attacchi da parte dell'Hollow lo colsero nella peggior posizione possibile, obbligandolo a bloccare con entrambe le mani i suoi poco invitanti artigli prima che questi lo decapitassero.
    Non fece in tempo comunque a notare che uno dei due attacchi non era mirato la suo collo -una volta tanto di solida carne- ma assai più in basso.

    Shit...!! fece in tempo a prensare, scattando all'indietro prima che la mano adunca della creatura lambisse il bersaglio... Veloce, ma non abbastanza da scongiurare il pericolo.
    Quella che in altre circostanze sarebbe stato un colpo appena di striscio, era stato reso dalla forza della creatura un vero e proprio taglio sulla gamba. Nulla di grave a giudicare dall'impercettibile bruciore... Ma a consapevolezza di aver danneggiato il nuovissimo corpo artificiale fece corrugare il volto del Dio della Morte.
    CITAZIONE
    1 ferita Bassa a gamba Sx

    Allontanandosi di qualche passo, Felio Sanada si passò una mano sulla gamba, osservando l'appena accennata traccia rossa sui polpastrelli.
    Sangue vero... Da quanto tempo non ne versavo? si disse, prima di portare Harutsubame in posizione di attacco con un unico elaborato movimento del braccio.
    -...-
    CITAZIONE
    Zanjutstu/Yumijutsu inferiore a 4+ tacche a quello dell'avversario: Possibilità dei colpi portati di andare a segno: 20% (si è consapevoli della potenza schiacciante dell'avversario, è difficile -ma non impossibile- riuscire a portare a segno qualche colpo.)

    I suoi occhi inespressivi si piantarono nelle orbite luminose della creatura, senza che una sola parola uscisse dalle sue labbra. In un combattimento reale -come quello- non poteva permettersi distrazioni: che Eshi parlasse pure, se questo poteva servirgli a qualcosa. Lui non avrebbe sprecato altro fiato... Non ancora, almeno.
    Dopo un paio di saltelli appena accennati, Felio scattò in avanti.
    Avrebbe potuto sfruttare qualche tecnica del suo stile personale... Ma dubitava che -al pieno delle sue forze- un Hollow astuto come Painter di cui ancora sapeva troppo poco si sarebbe limitato
    a subire impotente i suoi attacchi.
    Decise quindi di utilizzare uno stile misto tra tutte le sue capacità, osservandone le reazioni nel tentativo di trovare un qualche punto debole nella sua guardia.
    Saettando verso la creatura, il Dio della Morte sferrò un poteroso ridoppio da destra verso sinistra -impugnando Harutsubame con entrambe le mani- mirato direttamente alla maschera dell'Hollow.
    Potenziato dalla rotazione del busto, l'altezza del suo avversario unito alla portata di Harutsubame (poco più di un metro) lo avrebbe probabilmente spinto a parare la parte più delicata della sua persona con una o -perché no?- entrambe le mani.

    -...-
    L'istante successivo, Felio divaricò leggermente le gambe, effettuando una mezza spazzata con la gamba sinistra cercando di avvicinare il più possibile la gamba destra della bestia alla sua compagna.
    Molti combattenti meno esperti avrebbero probabilmente cercato di effettuare uno sgambetto, cercando di far cadere il proprio opponente a terra, ma Felio sapeva che un tanto banale stratagemma non sarebbe stato efficace contro l'Hollow.
    Aveva ben altro in mente...

    -...uhnnng!!!-
    Nel momento in cui le gambe della creatura si fossero trovate sufficientemente vicine (o se la forza del ragazzo dai capelli corvini non si fosse rivelata sufficiente) il giovane Shinigami avrebbe effettuato il secondo -e più mirato- colpo.
    Staccando con rapidità Harutsubame dal braccio di Eshi, l'Ufficiale della III Divisione avrebbe roteato la propria Zanpakuto pochi centimetri sopra la propria testa, facendola impattare ancora una volta contro il suo volto, stavolta sul lato opposto della maschera.
    Se il giovane Sanada fosse riuscito a muovere anche solo di un poco gli arti inferiori della creatura, avrebbe avuto una ragionevole possibilità di minarne l'equilibrio per quei pochi secondi fondamentali che avrebbero intervallato il primo tocco della Soul Slayer dal secondo.
    Una perdita di stabilità che avrebbe presumibilmente compromesso la capacità di Painter di difendersi correttamente.
    Felio però non aveva ancora concluso.
    Concatenando questa tecnica al secondo colpo, come quest'ultimo era seguito al primo, ritraendo Harutsubame verso di sé Felio avrebbe accumulato energia spirituale nella gamba posteriore, preparandosi a sferrare un nuovo e più sostanzioso attacco.
    La gamba -leggera come l'aria- sarebbe saettata veso l'alto, mirando ad affondare poco sotto il torace di Eshi allo scopo di mozzarne il respiro... O comunque infliggere sufficiente dolore da costringerlo ad abbassare la guardia una seconda volta.

    CITAZIONE

    Invisible Kick


    Formula di attivazione: Nessuna
    Divisione: Tutte
    Descrizione: Attacco fisico di straordinaria potenza. Con questa tecnica si raggiunge la massima velocità possibile e, quasi scomparendo alla vista dell'avversario, si è capaci di sferrare un calcio dal basso verso l'alto diretto al mento. La potenza del colpo non è devastante ma può causare un forte stordimento e si fonda sul principio dell'imprevedibilità.
    Restrizioni: Nessuna
    Consumo: Medio-Basso

    -...-
    La determinazione e la concentrazione di Felio erano al massimo livello: se Eshi avesse parato il calcio abbassando una delle mani, difficilmente avrebbe potuto parare il fendente con cui il giovane Sanada avrebbe concluso la rapida sequenza di colpi.
    Uno scatto indietro al momento di ritrarre il piede dal corpo dell'Hollow, ed il terzo ed ultimo attacco di spada si sarebbe scatenato su di lui con tutta la forza di cui il ragazzo disponeva.
    Painter era considerevolmente più alto di lui... Ma la lunghezza di Harutsubame riusciva a colmare ampiamente la differenza di altezza: la superiorità fisica -in quel frangente- non lo vedeva superiore... Ma una vecchia volpe come lui aveva ben altre carte da giocare.
    Non era vissuto fino a quel momento contando solo sulla forza bruta... Come molti suoi avversari avevano erroneamente fatto.
    Lui era lì, loro non più.
    Eshi Kizaki li avrebbe raggiunti presto...

    CITAZIONE
    Zanjutstu/Yumijutsu superiore di 4 tacche a quello dell'avversario: Possibilità dei colpi portati di andare a segno: 80% (con una differenza così grande di capacità, gestire gli attacchi avversari è molto facile. Solo errori di distrazione o sottovalutazione dell'avversario possono essere fonte di danno.)

    CITAZIONE
    Caratteristiche:
    Forza: [225]
    Velocità: [300]*
    Resistenza: [225]
    Zanjutsu: 300
    Kidou: 300
    Hohou: 375

    (*) = Comprensivo del bonus di Divisione

    Reiatsu (in Marginali): 66/72

    Ferite: 46/48

    - 2 Ferite Marginali alla mano Sx.
    - 1 Ferita Bassa alla gamba Dx

    Condizione fisica: Dolore appena percettibile alla mano Sx, assolutamente irrilevante per il quadro complessivo. Taglio alla gamba non curato, di risibile entità: non ci sono ferite invalidanti al momento.

    Condizione mentale: Determinato, i sensi affilati e concentrati sulla creatura.

    Tecniche utilizzate: Rilascio Shikai

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

    Difesa:
    - Parata con Harutsubame della [tecnica] Melena Espinosa
    - Blocco dei primi due attacchi con Harutsubame e Mano [For 275]
    - Blocco parziale del secondo attacco con Harutsubame

    Attacco:
    - Rilascio Shikai [Tecnica 1]
    - Ridoppio alla maschera di Eshi [Combo 1]
    - Spazzata alla gamba Dx [Combo 1]
    - Tondo alla maschera di Eshi [Combo 1]
    - Invisible Kick al torace di Eshi [Tecnica 2]
    - Fendente alla maschera di Eshi [Combo 2]

     
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    Track III: The black wing that sever the sky and the earth



    Un rumore, uno schiocco, come se una parete di stoffa invisibile si fosse lacerata, un vuoto simil a quello dello spazio siderale, gelido e terribilesiinsinuò dentro quella piccola stanza, l'aria mentre riempiva quello spazio concavoe molesto sollevò un refolo di vento gelido.
    Un vento abbastanza forte da disperdere i suoi aculei, un vento abbastanza forte da farlo rabbrividire sin nel profondo dell'animo, abbastanza forte da spazzare via ogni sua speranza di vittoria.
    Non capì quello che successe in seguito, ricordava il sapore del sangue, quello di sanada, poi era crollato a terra, le sue ali l'avevano risparmiato da una rovinosa caduta, tuttavia ciò valeva poco...
    Con un vortice di piume nero pece quella maledetta ala gli aveva aperto uno sfregio non indifferente nella spalla, e stranamente non sembrava rimarginarsi, anzi, una sensazione di gelo ed un rumore strozzato avevano morso a fondo la sua carne facendolo mugugnare di dolore, la sua armatura candida adesso era imbrattata di sangue scuro e coagulato che formava cristalli di ghiaccio scarlatto simili a gemme preziose.
    CITAZIONE
    1 Ferita bassa+1 ferita marginale

    Si allontanò scalciando furiosamente il terreno in preda al panico, si rialzò ansimando faticosamente, non poteva accettarlo,gli era inconcepibile, non poteva accadere di nuovo, eracome essere stato catapultato di nuovo nel passato, sul tetto di quel palazzoa New York, una delle esperienze peggiori della sua vita, una delle peggiori e delle più dolorose fu costretto ad ammettere.
    Ma ancor più doloroso era il fatto che non riusciva a capire, come diavolo era possibile che pronunciando poche parole uno spiantato come Sanada potesse ottenere un potere così grande?
    Messi svariati metri tra lui e il suo avversario lo aggredì brutalmente
    TU, come diavolo è possibile, dimmelo! Come hai fatto, pronunciando due paroline ad ottenere questo potere eh?
    Ribolliva di rabbia a livelli inverosimili, tutto il suo corpo bruciava in preda all'ira: come era possibile che dopo tutti i suoi sforzi un fottutissimo shinigami avesse ottenuto un potere così inquietante, terribile in così poco tempo, non erano passati nemmeno sei mesi.
    Allora, vuoi degnarti di rispondermi, non sarai mica una Magical girl degli anime che, pronunciando la formula magica segreta ottiene lo scettro magico e sconfigge il terribile e trucido nemico?
    Stava sbraitando come un esaltato
    IO ho divorato decine di hollows, ho sterminato popolazioni, ho persino gettato via la mia umanità per una misera insignificante briciola di potere in più e tu, tu, tu osi pararti davanti a me con un potere acquisito in qualcosa come sei mesi?
    Sbattè con violenza il pugno sul muro
    Non dire cazzate, è chiaro chew non puoi essere tu eh? Ti sei divertito a sfottermi vero? Beh ti sbagli,ormai ho capito il tuo gioco,avanti, dimmi chi sei veramente e finiamola con questa pagliacciata!




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    Forza: 225
    Velocità: 250
    Resistenza: 225
    Kidou: 200

    Reiatsu (in Marginali): 38/56

    Ferite: 1 Ferita bassa alla spalla aggravata da
    1 marginale da risucchio.

    Condizione fisica:Stanco a causa del rapido scambio di colpi
    Condizione mentale:Disperato e incredulo davanti alla realtà dei fatti, deciso ad appurare la verità (o quella che secondo lui è tale)

    Tecniche utilizzate:///

    Oggetti utilizzati: //

    Attacco:///
    Difesa: -Parato-parato-colpito-attutito-parato-colpito

     
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    Felio ascoltò impassibile lo sfogo dell'Hollow, capendo solo in ultima analisi quale potesse essere il motivo di una tale ed immotivata reazione. La creatura -come lui- aveva sperimentato sulla propria pelle il potere di una Zanpakuto... Ma a differenza di lui doveva essere rimasto digiuno di informazioni, ed ora il vederlo ripetere la stessa "magia" doveva essere per lui un colpo non indifferente al proprio morale.
    -Dubito capiresti, Hollow... Quello di cui parti non è un potere adatto ad uno come te.-
    Felio scosse la testa, guardandolo con espressione carica di sentimento. Vi era qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che Painter non avrebbe potuto sopportare.
    Sincera compassione.
    Gli Hollow come lui vivevano aggrappati al limitare dell'estinzione, e mai avrebbero potuto conoscere qualcosa di diverso dall'odio e la diffidenza reciproca... Ignari dell'esistenza di un legame come quello tra uno Shinigami e la sua MietiAnime, la loro esistenza doveva essere -in ultima analisi- cosa ben grama rispetto alla sua.

    -Questa forza non l'ho ottenuta sacrificando me stesso o gli altri... Noi Shinigami siamo diversi da voi Divoratori di Anime.- asserì, come se fosse la più scontata delle verità: Felio non aveva scalato una montagna composta dai corpi di chi gli si era opposto. Aveva ucciso innumerevoli Hollows, ma il suo unico avversario, il proprio vero obbiettivo era sempre stato sé stesso.
    E questo Eshi Kisaki non lo avrebbe mai capito fino in fondo.

    -Non ho ottenuto queste parole, questa...- continuò il ragazzo dai capelli corvini chiudendo gli occhi e poggiando una mano sul proprio petto all'altezza del cuore mentre un sorriso gli si stagliava sul viso, come se fosse in procinto di rievocare un ricordo nostalgico e felice -..."conoscenza" senza sforzo. Un Dio della Morte cresce comprendendo sé stesso ed il mondo che lo circonda.-
    Una verità tanto semplice da dire, quanto criptica e di non facile lettura per il suo avversario; fino a quando Hollows e Shinigami fossero esistiti, lo scontro tra queste due fazioni sarebbe stato istintivo ed inevitabile... Le rispettive esistenze erano le une per le altre blasfemie da estirpare alla radice, in un circolo dove vita e morte erano intrecciate troppo saldamente per poter sperare in una vera "fine", in un modo o nell'altro.
    -Anche in questo siamo diversi da voi: non ci impadroniamo della forza di qualcun'altro, ma vi combattiamo assieme.-
    Felio non sfruttava Harutsubame, bensì forniva alla sua spada forti braccia con le quali colpire il nemico. Lei aiutava lui, e viceversa: un rapporto di mutua fiducia che incrementava il potere di ambedue le parti... Painter vedeva nell'arma del ragazzo uno strumento per ferire e uccidere i membri della sua razza, il più giovane dei Sanada poteva scrutare oltre l'apparenza ed immergersi nello sconfinato mondo al suo interno, percepirne le emozioni... Ed instaurare con essa quel rapporto che lo avrebbe accompagnato sino alla fine del suo cammino
    Ovunque li avrebbe condotti la strada che aveva scelto... Ci sarebbero arrivati assieme.

    -Ora basta parlare, Painter. Se anche capissi il reale significato del mio discorso, non ti sarebbe certo d'aiuto... La tua esistenza terminerà qui e ora.- concluse il Dio della Morte distendendo l'arma.
    Eppure non attaccò.
    Da un lato era curioso di vedere quale effetto avrebbero prodotto le sue parole sul suo avversario, dall'altro non si sarebbe gettato sconsideratamente all'attacco, non quando Painter poteva sfoderare ancora almeno una carta vincente.
    Era infido e pericoloso, anche per i normali standard degli Hollows.
    Felio non avrebbe abbassato la guardia neanche per un secondo, attendendo l'occasione propizia per vibrare il colpo finale... La notte era ancora lunga, per fortuna.


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    Forza: [225]
    Velocità: [300]*
    Resistenza: [225]
    Zanjutsu: 300
    Kidou: 300
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    (*) = Comprensivo del bonus di Divisione

    Reiatsu (in Marginali): 64/72

    Ferite: 46/48

    - 2 Ferite Marginali alla mano Sx.
    - 1 Ferita Bassa alla gamba Dx

    Condizione fisica: Dolore appena percettibile alla mano Sx, assolutamente irrilevante per il quadro complessivo. Taglio alla gamba non curato, di risibile entità: non ci sono ferite invalidanti al momento.

    Condizione mentale: Determinato, i sensi affilati e concentrati sulla creatura.

    Tecniche utilizzate: Nessuna

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

    Difesa: ///

    Attacco: ///

     
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    Track IV:....WTF?




    Sputò per terra un grumo di sangue nerastro che atterròcon un rumore umidiccio imbrattando il parquet già rovinato dallo sbattere dei piedi corazzati e dal clangore delle lame.
    Portò una mano alla bocca e la morse ferocemente fino a sentire l'amaro sapore del suo sangue nelle fauci. Il sapore metallico e amaro lo riportò alla realtà sortendo un duplice effetto, lo aiutò a concentrarsi e ad ignorare allo stesso tempo il dolore alla spalla, che ormai era coperta da un reticolo di ferite vecchie e nuove, tuttavia quasi sempre curate dal suo metabolismo accellerato, che consentiva alle reishi del suo corpo di rigenerarsi a velocità impensabili per un umano o addirittura per uno shinigami.
    Sollevò la maschera a guardare l' odioso ragazzino mentre il suo animo si cristallizzava in una adamantina forteza d'odio e freddezza.
    Poi proruppe in una risata sfrenata,mentre il suo palmo copriva la sua maschera ora rivolta al cielo
    Bwahahah! Che diamine, per un attimo ho davvero perso il controllo,ti ringrazio per avermi tolto un po'di sangue sanada, si vede che me ne era andato un po' troppo alla testa, pensa che avevo addirittura perso il controllo.
    Tornò a fissare lo shinigami negli occhi, era sempre meglio non abbassare la guardia, e questo lo sapeva bene, fin troppo.
    Tsk, in effetti mi dovevo ricordare del vostro, come si chiama? Ah sì, invocazione del nome o qualcosa del genere, tuttavia non è questo che adesso voglio sapere, e comunque prima che tu aggiunga altro è inutile che tu faccia il santerellino,io so benissimo che noi siamo uguali, certo, non nel carattere,ma sappi che biologicamente siamo lo stesso genere di creatura, entrambi siamo hollows!
    Non diede tempo a Felio di replicare e proseguì imperterrito.
    Non fare il finto tonto, io ne ho le prove, prima Quel biondo idiota di River sul palazzo a New York con la sua zampakuto, poi la maschera chiaramente da hollow che ha estratto e il suo rilascio, senza dimenticare poi, come il tuo amico Kennosuke ti avrà sicuramente detto, di quell'hollow che è diventato uno shinigami sotto i nostri occhi a Tokyo prima che io e il mio stupido amico lo divorassimo.
    Fece una pausa per dare all'ufficiale il tempo di ricordare e proseguì
    Se segui il mio ragionamento la risposta è una sola, quindi ricorda,dal momento stesso in cui tu hai ottenuto questi tuoi poteri sei diventato almeno in parte un hollows, o sbaglio.

    Pregustò l' attesa del momento in cui avrebbe visto Sana da impallidire, mostrandogli come i suoi ragionamenti erano fondati, semplicemente stava tremando dall' esaltazione, il suo cervello sovrumano aveva tratto conclusioni sommariamente perfette, lo shinigami non poteva negare le sue affermazioni, quale gioia!
    Si sentiva come Darwin,o Lamarck, o Newton, un innovatore, uno scopritore!
    Dietro la maschera inespressiva si agitava un mare di pensieri folleggianti

    Adesso cosa farai Sanada? mi mostrarai il tuo volto contorto dal rancore o dal senso di colpa? Gelerai sul posto colpito dal mio ineffabile genio? Sprofonderai nella vergogna e ti ucciderai? Vorrai eliminarmi per mantenere il vostro segreto? Povero sciocco, ormai io ho capito, ormai io so, e la conoscenza e potere. Io ho mostrato a te tutto il mio sconfinato cervello e adesso tu ne rimarrai sempre segnato, voglio vedere se insisterai ancora in questo tuo atteggiarti a paladino della giustizia!
    Avanti allora,mostrami l'espressione del tuo volto sconvolto e stupefatto!

    Ma dalle sue gengive scheletriche fuoriuscì un semplice
    Allora?
    Stava permorire stroncato dall'eccitazione






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    Ferite: 1 Ferita bassa alla spalla aggravata da
    1 marginale da risucchio.

    Condizione fisica:Stanco a causa del rapido scambio di colpi
    Condizione mentale:Esaltato e prossimo al collasso, pieno di boria sin quasi all'inverosimile

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    Ascoltò con attenzione il lungo -isterico- monologo della creatura, restando in silenzio sino alla conclusione.
    Se il Dio della Morte si fosse trovato in una situazione diversa, forse si sarebbe permesso un sorriso. Lo avevano appellato in tanti modi, alcuni dispregiativi altri carichi di onore... Ma mai era stato chiamato "Hollow".
    Dal punto di vista di Painter, in base agli eventi di cui entrambi erano stati testimoni, il suo ragionamento era perfettamente plausibile. Non avendo mai visto altri Shinigami evocare uno Shikai, collegare il primo stadio di rilascio di una Zanpakuto all'apparizione delle maschere di River e di Ayase-san era un passaggio quasi scontato... Scontato ma errato, in questo caso.
    Lui... Era un Dio della Morte. Non aveva la più pallida idea di come i suoi avversari fossero riusciti ad ottenere un tale perverso potere, ma in lui non vi era la minima traccia di corruzione.
    Nessuno avrebbe potuto trovare in lui la benché minima traccia di Hollow.
    Aveva visto cosa si nascondeva nel suo cuore, aveva esplorato la verde pianura, ammirato il cielo azzurro ed aveva avuto modo di parlare ed iniziare a conoscere colei che ora stringeva nella mano sinistra.
    Nulla di tutto ciò poteva ricondursi all'esistenza depravata di Painter e della sua immonda schiatta.

    CITAZIONE
    Allora?

    La creatura divoratrice di anime lo incalzo, la voce tremante di tensione. Felio glielo leggeva in faccia -sebbene essa fosse nient'altro che una maschera inespressiva-. Voleva sapere, era avido di risposte...
    -Mmm... Potrebbe essere come dici, creatura.- commentò il Dio della Morte con espressione quasi interessata. Painter possedeva quantomeno la capacità di collegare fatti avvenuti a distanza di diversi mesi invece del semplice processo mentale "assalto -> pasto -> fuga" che caratterizzava la sua razza.
    Se non fosse stato per l'odio che nutriva per l'intera categoria, e per la consapevolezza che ognuno di loro era ormai oltre il limite della perdizione, forse avrebbe sprecato qualche altro minuto in quella che premetteva essere una conversazione interessante.
    Non avrebbe pianto per la perdita.

    -O forse no, chi può dirlo? Hai due possibilità, scegli quella che preferisci.-spiegò quindi con un sorriso volutamente vago, proprio di chi ha la situazione perfettamente sotto controllo. Il primo scambio di colpi era stato sufficiente a fargli capire qualcosa: era lui in vantaggio, e man mano che il combattimento fosse proseguito tale differenza si sarebbe fatta via via più marcata.
    Se avesse voluto farlo andare per le lunghe, cosa di cui non aveva minimamente voglia.

    -La prima... Hai semplicemente torto, ed io sono qualcosa di diverso da loro. Coloro che hai affrontato non erano più Dei della Morte.-
    Di questo era assolutamente sicuro: per quanto Ayase-san lo avesse salvato, vi era qualcosa in lei che sin dal primo momento aveva combattuto e che -appena la giovane si fosse trovata fuori pericolo- si sarebbe preso cura di rimuovere, preferibilmente di persona.
    Se i poteri da Shinigami potevano degenerare a tal punto da somigliare a quelli di un odiato Divoratore di anime... Era meglio reciderli, riconvertendo l'anima della ragazza allo stato di semplice Konpaku.
    Ci aveva già provato una volta, ma quell'Hollow lo aveva fatto miseramente fallire.
    Non ci sarebbe stato un nuovo errore da parte sua.

    -La seconda è che io possieda questi poteri... Ma che non voglia sprecarli per una creatura debole e misera come te.- commentò, sottolineando ogni singola parola, e ponendo particolare attenzione affinché i due aggettivi fossero uditi chiaramente dall'Hollow davanti a lui.
    Perché era così che Painter appariva ai suoi occhi. Non lo sottovalutava per questo, anzi, proprio per questo lo avrebbe purificato qui e ora.
    E per farlo avrebbe sfruttato ogni carta in suo possesso, anche sfruttare la rabbia della creatura, se necessario.

    -A conti fatti ti conviene sperare di esserti sbagliato. Ci faresti una figura migliore...-
    Una conclusione secca, priva di fronzoli ma carica di compatimento. Per Painter non avrebbe potuto esserci offesa peggiore.-...ma non ho né tempo né voglia di aspettare una tua risposta. Addio.-
    Non vi era bisogno di altre parole. Socchiudendo gli occhi e facendo scorrere il proprio Reiatsu nei suoi muscoli il Dio della Morte saettò verso di lui, intenzionato a chiudere lo scontro nel minor tempo possibile.
    Consumare Reiatsu avrebbe potuto rivelarsi problematico dentro quel Gigai, ma fortunatamente la permanenza nella III Divisione e i preziosi insegnamenti di Serizawa-sama gli avevano lasciato qualcosa di utile per situazioni come quella in cui il dispendio di energia spirituale diventava un fattore essenziale.

    Concentrati... e agisci come ti hanno insegnato... libera la mente da tutto ciò che non è collegato al tuo avversario... Colpirlo, solo questo è importante...

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    Ekiseiza (Meditazione Combattiva)
    Formula: Nessuna
    Divisione: III
    Descrizione: Con un addestramento intenso e ripetuto di situazioni di combattimento, i membri di questa divisione stabiliscono “una condizione ideale di combattimento" unica sia nella mente che nel corpo. Durante una battaglia estesa, la mente dello Shinigami fornisce tranquillità interiore, grazie alla quale il corpo si muove più uniformemente e naturalmente. Grazie all'addestramento sono in grado di superare i loro limiti di forza più il combattimento è duraturo, in questo modo raggiungono una perfetta situazione di meditazione combattiva. Al livello fisico, tale meditazione rilassa e calma il corpo dell'utilizzatore permettendogli di liberare l'energia potenziale accumulata col progredire dello scontro. Per ogni turno che questa tecnica è attiva, lo Shinigami guadagna un bonus in forza, 1 tacca che si accumula col passare dei turni fino ad un massimo di tre tacche rispetto alla forza di base (1° Turno +1; 2° Turno +2; 3° Turno +3 ). La tecnica termina dopo 3 turni, dopo i quali il corpo e i muscoli devono recuperare lo sforzo e l'utilizzatore perde 2 tacche rispetto al valore di forza iniziale.
    Restrizioni: Nessuna
    Grado: Shinigami
    Consumo: Medio-Alto

    Sapeva che questa tecnica avrebbe comportato grossi problemi non appena fosse stata sciolta, ma in cuor suo era molto scettico sul fatto che Painter potesse sopravvivere più di una manciata di secondi qualora avesse fatto sul serio.
    Non dare modo all'avversario di replicare, schiacciarlo con la propria forza senza dargli tempo di rispondere: l'attacco era la miglior difesa per quelli come lui.
    Quindi -spalancando gli occhi e dilatanto al massimo i propri sensi- impugnò Harutsubame con entrambe le mani, pronto a fare a pezzi Painter, ora ad un metro da lui: era più alto di lui, ma anche dentro a questo Gigai era in netto vantaggio quanto a forza e velocità.
    Doveva solo fare più in fretta possibile, dunque.
    Con una secca rotazione del corpo priva di movimenti superflui il primo colpo, un fulmineo montante volto a tranciare in due parti esatte tronco e maschera, ululò verso l'avversario di Felio.
    Il lamento di Harutsubame lacerò il silenzio del museo mentre fendeva l'aria, lacerandola quasi fosse stata qualcosa di solido.
    Stringendo i denti per la concentrazione il Dio della morte serrò ulteriormente la presa sull'impugnatura in un secondo -e più forte- attacco, in direzioe opposta al precedente.
    Un rapido movimento di gambe avrebbe accompagnato l'attimo che avrebbe separato i due attacchi, movimento che avrebbe reso la nuova postura Felio -almeno nelle sue intenzioni- imprevedibile agli occhi della creatura.
    Mai due attacchi avrebbero dovuto provenire nella stessa direzione, questo era il credo a cui si atteneva rigidamente: anni ed anni di duri addestramenti lo avevano benedetto con una coordinazione ed un'agilità che molti suoi colleghi gli avrebbero invidiato... Se solo ne fossero stati al corrente.
    Ma il Dio della Morte non era solito far conoscere a tutti il suo peculiare stile di combattimento, in cui un movimento del corpo poteva risultare efficace quanto un colpo di spada ai fini di determinare l'esito di uno scontro.
    No, quello era un tipo di scherma fatto per contrastare Hollows e non esseri umani. Non quando la sola velocità era sufficiente, almeno...
    Se il primo non fosse stato sufficiente a porre fine alla vita della creatura, il fendente su cui il giovane Shinigami impresse tutto il suo peso fino a pochi centimetri dal suolo sarebbe stato certamente in grado di completare l'opera.
    I muscoli dell'ultimogenito Sanada si facevano di secondo in secondo più leggeri e facili da controllare, soveva stare attento a non lasciarsi prendere dal primitivo piacere di scatenare una sempre crescente distruzione nella sala in cui si trovavano: nessuno stava vedendoli, ma ciò non doveva dire che poteva sentirsi autorizzato a trattare la celebre galleria come un campo di battaglia.
    Eshi Kisaki e solo lui, doveva essere oggetto del tocco di Harutsubame.
    Non avrebbe fallito in questo.


    CITAZIONE
    Caratteristiche:
    Forza: [225] -> [250]
    Velocità: [300]*
    Resistenza: [225]
    Zanjutsu: 300
    Kidou: 300
    Hohou: 325

    (*) = Comprensivo del bonus di Divisione

    Reiatsu (in Marginali): 46/72

    Ferite: 42/48

    - 2 Ferite Marginali alla mano Sx.
    - 1 Ferita Bassa alla gamba Dx

    Condizione fisica: Dolore appena percettibile alla mano Sx, assolutamente irrilevante per il quadro complessivo. Taglio alla gamba non curato, di risibile entità: non ci sono ferite invalidanti al momento.

    Condizione mentale: Ormai disinteressato a parlare, intenzionato a concludere lo scontro con questo attacco.


    Tecniche utilizzate: Ekiseiza

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

    Difesa: ///

    Attacco: Ekiseiza [tecnica], Montante [torso, maschera], spostamento [Hohou 325], Fendente [maschera, torso]

     
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    Track V: I hate you, really, i can't stand the view of your face, but....thank you!




    CITAZIONE
    -Mmm... Potrebbe essere come dici, creatura.-

    -O forse no, chi può dirlo? Hai due possibilità, scegli quella che preferisci.La prima... Hai semplicemente torto, ed io sono qualcosa di diverso da loro. Coloro che hai affrontato non erano più Dei della Morte, la seconda è che io possieda questi poteri... Ma che non voglia sprecarli per una creatura debole e misera come te.A conti fatti ti conviene sperare di esserti sbagliato. Ci faresti una figura migliorema non ho né tempo né voglia di aspettare una tua risposta. Addio.-

    Dalla maschera di Painter fuoriusci un semplice suono inerticolato che riassumeva alla perfezione i suoi pensieri....
    ...Eh?...
    Nella sua testa tutti i procedimenti logici di pensiero si ingripparono come una serie di ruote dentate male oliate, con un rumore dissonante simile a quello di un grosso pezzo di ferro che sbatte contro un muro di cemento.
    Non capiva,dove era lo sbalordimento? Dove era la rabbia e la frustrazione? E la tristezza? E lo sconforto?
    Lo odiava, lo disprezzava, come era possibile che riuscisse anche a batterlo sul piano delle parole? Ah, se fosse stato un cartone animato di quelli che amava tanto si sarebbe congelato sul posto per la sorpresa, tuttavia non poteva certo permetterselo, era vissuto troppo a lungo checchè ne dicesse Sanada per credere in un simile miracolo.
    Tuttavia capiva cosa si celava dietro il modo di agire dello shinigami che aveva davanti, quell'intervento così mirato, così tagliente, perfido, una vera e propria stilettata era semplicemente perfetto, lo aveva lasciato senza parole, interdetto, ferendolo nel profondo del suo ego sovradimensionato.
    Nella mente dell' hollow nacque improvvisamente un sentimento del tutto nuovo e bizzarro nei confronti di quel guerriero dai capelli neri, un qualcosa che un osservatore caritatevole avrebbe descritto come rispetto, finalmente aveva raggiunto un nuovo stadio di consapevolezza e aveva fatto qualcosa di completamente nuovo, aveva finalmente trovato uno sprone a migliorarsi, qualcosa di diverso dallo stesso sopravvivere e dalla monotona evoluzione che perseguiva per motivi a lui sconosciuti, scolpiti nel suo stesso essere.
    Grazie Felio Sanada, Shinigami....
    Per la prima volta quella parola non sembrava solo un insulto od una offesa, anzi, era quasi un titolo di merito.
    Grazie a te oggi ho imparato una dura lezione, ti dovrei odiare con tutte le mie forze, tuttavia sento che sarebbe sbagliato, seppur involontariamente mi hai fatto capire che la mia vita ha uno scopo più alto di quello che ritenevo, e in un certo senso questo scopo non differisce molto dal tuo, migliorarsi costantemente è il nostro destino, e fino a quando saremo hollow e shinigami non cambierà di una virgola. Ma di una cosa sono sicuro, quello che ti ucciderà sarò io, poco, ma sicuro.
    Quando lo shinigami si portò in posizione di guardia seppe che lo scontro si stava per concludere.
    Se voleva salvarsi doveva prendere una decisione rapida e dolorosa.
    Vide l'ala serica e letale fendere l'aria verso di lui.
    Concentrò il reiatsu nel proprio braccio e si gettò in avanti verso la zampakuto.
    CITAZIONE
    1/2 di basso a resistenza

    L'impatto fu terribile, e sibilò mentre la lama penetrava a fondo nel suo avambraccio
    CITAZIONE
    1 ferita media+ 1 marginale da lacerazione

    Il secondo colpo fu più difficile da parare...chi voleva prendere in giro, era quasi impossibile da evitare.
    Per alcuni momenti la sua mente fu invasa da immagini della sua maschera che andava in frantumi uccidendolo, anzi, purificandolo sul colpo.
    Prima che se ne potesse acorgere però aveva frapposto l'altro braccio a difesa della maschera.
    Accadde tutto in pochi istanti.
    La lama si abbassò sibilando.
    Il suo braccio frappose le lame ossee al profilo esile ma letale della zampakuto
    Volarono scintille
    Poi il letale potere dello shikai ebbe la meglio sulle parti potenziate spezzandole in due parti uguali.
    La lama cadde in basso mozzandogli di netto l'avambraccio.
    CITAZIONE
    1 ferita grave da...beh qualcosa di molto doloroso

    Il suo corpo rotolò oltre Felio sprizzando sangue nero e bilioso
    ...
    DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrEDolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrEDolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrEDolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrEDolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE DolOrE
    ...

    Solo questo riempì la sua mente.
    Una sola intensa emozione che quasi lo stroncò di netto.
    Ci volle tutto se stesso per riguadagnare una parvenzadi controllo, bagliori di incoscienza lo abbagliavano facendolo sragionare, tuttavia trovò l' energia di puntare il moncherino sul viso dello shinigami, almeno il suo sangue forse lo avrebbe accecato dandogli ancora tempo per organizzare un piano di fuga.
    Giunto alle spalle dell'ufficiale si appoggiò al muro ansimando
    Eccellente mossa mio avversario, vedo che hai fatto i compiti a casa eh? *anf* Comunque ti devo fare i miei complimenti, a tutti gli effetti sei diventato davvero più forte di *anf* me, comunque sappi che non *anf* finisce qui, tornerò più forte dieci,*anf* cento volte più di prima, e allora *guh* ti mostrerò che il tuo potere non è *anf* certamente il più grande che si possa trovare qua fuori. Ho solo una raccomandazione per te, non azzardarti a morire prima del nostro prossimo incontro, vedrai che ti dimostrerò che hai torto amico
    mise tutto il suo sarcasmo in quella parola così bizzarra e aliena per lui
    E che anche io posso ottenere una forza pari o superiore a quella che tu ora stringi nella mano.

    Au revoire e Bonsoir mon amì!


    Detto questo sparì nelle ombre tornando nell' Hueco Mundo, lasciando dietro di se una pozza di sangue ed un disegno appena abbozzato tracciato su un muro con sangue nero come inchiostro.
    Era una figura stilizzata di Eshi che rideva.

    CITAZIONE
    Il PG Eshi Kisaki abbandona il combattimento per manifesta superiorità dell'avversario e a causa del gran numero di ferite riportate

    CITAZIONE
    Caratteristiche:
    Forza: 225
    Velocità: 250
    Resistenza: 225
    Kidou: 200

    Reiatsu (in Marginali): 34/56

    Ferite: 18 /48 rimanenti
    1 ferita grave da amputazione
    1 ferita media da taglio
    1 Ferita bassa alla spalla aggravata da
    2 marginali da risucchio.

    Condizione fisica:Stordito dal dolore
    Condizione mentale:Prostrato dal dolore ma felice di avere fatto nuove esperienze
    Tecniche utilizzate:Garganta

    Oggetti utilizzati: //

    Attacco:///
    Difesa:///

     
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    Harutsubame sfiorò Eshi Kisaki una volta, e poi un'altra ancora. L'ala nera come la notte affondò facilmente nel braccio dell'Hollow al primo fendente, ma fu nel secondo attacco che la materializzazione dell'animo di Felio Sanada dimostrò una volta per tutte la sua pericolosità.
    Il giovane Shinigami non avvertì nemmeno un accenno di resistenza dal braccio di Painter, e fu con malcelata soddisfazione che Harutsubame saettò fin sopra la propria testa mentre l'arto dell'Hollow cadeva a terra con un rumore sordo.
    Ancora una volta la propria Soul Slayer aveva dato ampia dimostrazione del suo pacato ma inesorabile potere: quanto del suo reale potere era stato davvero svelato dallo Shinigami dai capelli corvini sino a quel momento? Neppure il suo proprietario ne era al corrente.
    Qualcosa di caldo e umido lo colpì al volto, costringendolo a saettare indietro con la medesima velocità con cui aveva attaccato l'Hollow: gli ci vollero un paio di secondi tra il capire che la creatura lo aveva accecato con il proprio sangue ed il portare rapidamente la manica della giaccasui propri occhi facendosi al contempo scudo con la propria lama.
    Dannazione... Ho abbassato la guardia...
    Quell'Hollow non avrebbe mai finito di stupirlo: persino difronte ad una simile differenza di forza, a dispetto dell'allucinante dolore sicuramente provato era stato in grado di reagire nel migliore dei modi, sfruttando l'improvvisa perdita di sangue a suo vantaggio!
    CITAZIONE
    Eccellente mossa mio avversario, vedo che hai fatto i compiti a casa eh? *anf* Comunque ti devo fare i miei complimenti, a tutti gli effetti sei diventato davvero più forte di *anf* me

    Tra l'avvertire la sua presenza -alle proprie spalle, l'esatto opposto di quanto invece avrebbe fatto lui- ed udire le prime parole della creatura non trascorse che un battito di ciglia.
    Ma Felio non si mosse, limitandosi ad abbassare la propria Zanpakuto.
    Un respiro profondo, quindi un secco commento. Non intendeva sprecare ulteriori parole con un Hollow sconfitto.

    -Capisco.-
    In realtà la differenza tra i due non era la cosa più rilevante, non per lui almeno: preoccupante era invece quanto l'Hollow fosse riuscito a sopravvivere ai suoi colpi, indice di una mente assai più lucida di quanto le deliranti azioni potessero suggerire.
    C'era un qualcosa di perverso in lui, e di decisamente pericoloso...

    CITAZIONE
    comunque sappi che non *anf* finisce qui, tornerò più forte dieci,*anf* cento volte più di prima, e allora *guh* ti mostrerò che il tuo potere non è *anf* certamente il più grande che si possa trovare qua fuori.

    -...-
    Felio ruotò il capo impercettibilmente, quel tanto che bastava per entrare in contatto visivo con il suo avversario. Il suo occhio color smeraldo incontrò le fiaccole luminose che ardevano dietro la maschera, in una espressione dura e inflessibile.
    Sapeva bene di essere ben lontano dal suo obiettivo, e che contare soltanto sulla forza di Harutsubame non lo avrebbe portato lontano: aveva ancora molta strada da fare, e molto vi era ancora da conoscere tanto sull'entità che dimorava nella Mietianime quanto su sé stesso.
    Ancora una volta, aveva avuto dimostrazione di quanto pericoloso potesse essere giacere sugli allori: certo, non aveva combattuto al massimo delle sue potenzialità, ma anche così l'aver permesso alla sua nemesi di sopravvivere fino a quel momento non era qualcosa di accettabile.

    CITAZIONE
    Ho solo una raccomandazione per te, non azzardarti a morire prima del nostro prossimo incontro, vedrai che ti dimostrerò che hai torto amico. E che anche io posso ottenere una forza pari o superiore a quella che tu ora stringi nella mano.

    Il Dio della Morte socchiuse impercettibilmente gli occhi all'udire quell'ultima parola.
    Trattenendo il ribrezzo per l'uso così fuori luogo del termine lo Shinigami si preparò a concludere quella breve ma intensa schermaglia fisica e verbale.
    Poi, improvvisamente, un lampo di nausea e dolore assieme lo colse inchiodandolo per il tempo di un respiro. Cosa diavolo stava succedendo?
    Il corpo non rispondeva correttamente.
    La sincronia sul proprio Gigai stava abbassandosi in maniera drastica... Il limite di tolleranza con quel corpo artificiale era giunto all'estremo, e l'anima al suo interno ne stava pagando le conseguenze.

    Non... ora... dannazione... mormorò tra sé e sé il Dio della Morte, mentre un'ondata di sudore freddo inumidiva la cute sintetica.
    Era previsto qualche piccolo assestamento, sporadiche crisi di rigetto prima del raggiungimento dell'equilibrio ideale tra gigai e konpaku... Ma che arrivasse in un simile momento, e per di più tanto forte era qualcosa che il giovane Sanada non aveva calcolato.
    Eppure non poteva mostrare il minimo segno di debolezza, non difronte al suo avversario.
    Aveva ancora il coltello dalla parte del manico, e fino a quando Eshi Kisaki non avesse realizzato il suo stato attuale, poteva ancora sperare di sopraffarlo.
    Ma era destino che il loro scontro non si concludesse quella notte.

    CITAZIONE
    Au revoire e Bonsoir mon amì!

    Harutsubame saettò nella direzione della creatura, scagliata dallo Shinigami con tutte le sue forse.
    Non fu sufficientemente veloce: il Garganta dietro al quale la creatura era fuggita si richiuse un attimo prima che il mortale proiettile completasse l'opera, andando invece a trapassare da parte a parte un muro, il cui significativo spessore non poté nulla contro la forza elementare della Zanpakuto.
    Rimasto solo, Felio Sanada si alzò a fatica.
    Pian piano stava recuperando l'uso dei propri poteri... Ma cosa sarebbe accaduto se l'Hollow lo avesse attaccato mentre si trovava in quelle condizioni? Difficile a dirsi, ma sicuramente non se la sarebbe cavata con così poco.
    Sollevando lo sguardo, vide il sangue dell'Hollow -invisibile a qualunque essere umano- iniziare già a dissolversi in una nuvola di Reishi: il volto stilizzato e ghignante del ricercato sfuggitogli per un pelo continuava a fissarlo, beffardo.
    Afferrando il braccio mozzato e sollevandolo per le falangi con la punta delle dita, Felio si avvicinò al muro ove Harutsubame era ancora conficcata.

    -Al nostro prossimo incontro, dunque...- commentò Felio con fatica abbassando lo sguardo, prima di lanciare in aria l'arto reciso.
    Harutsubame saettò una, due, tre volte, rapida come un lampo nero.
    I pochi brandelli rimasti scomparvero prima ancora di toccare terra, mentre alle spalle del Dio della Morte si apriva un Senkanmon.
    Era tempo di tornare alla Soul Society.
    Era tempo di tornare a casa.

    Se davvero pensi di superarmi, Hollow, se credi che esista una forza diversa e superiore... dimostramelo! Io ti aspetterò, abbiamo l'eternità davanti a noi. fu il suo ultimo pensiero nel lasciare anche lui quel luogo che -pur in parte- era riuscito a proteggere.

    CITAZIONE
    Caratteristiche:
    Forza: [225] -> [250]
    Velocità: [300]*
    Resistenza: [225]
    Zanjutsu: 300
    Kidou: 300
    Hohou: 325

    (*) = Comprensivo del bonus di Divisione

    Reiatsu (in Marginali): 42/72

    Ferite: 42/48

    - 2 Ferite Marginali alla mano Sx.
    - 1 Ferita Bassa alla gamba Dx

    Condizione fisica: Rallentato per improvvisa asincronia tra gigai e konpaku, in rapida ripresa dopo lo shock iniziale.

    Condizione mentale: Deluso con sé stesso per non aver portato a termine lo scontro, intenzionato a migliorarsi.


    Tecniche utilizzate: nessuna

    Oggetti utilizzati: Nessuno.

    Difesa: ///

    Attacco: ///

     
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  15. Haist
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    COMBAT CONCLUSO!

    Si attribuiscono i seguenti punti ai due partecipanti:

    +1 exp /+2 PA ad entrambi i contendenti per le capacità Gdristiche dimostrate.
     
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14 replies since 27/3/2009, 00:56   387 views
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