Bleach Soul Society

L'inizio della Fine

La comparsa dell'Hollow

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  1. thjarnar
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    Diverso tempo, ormai, che vagava per quelle strade dalla''apparenza familiare ma del tutto sconosciute, sempre uguali troppo a quelle che nella sua mente si delineavano come la propria casa, doveve aveva vissuto quei pochissimi anni.
    Molti pensieri, tanto sconforto e soprattutto un'immensa malinconia che lo straziava passo dopo passo.
    Si trascinava alle spalle il piccolo bruno, trattenuto per la zampa sinistra e che lo confortava in quel suo sorriso cucito sotto gli occhi vacui e persi nel vuoto.
    Era l'unica sua speranza e salvezza, l'unico segno della sua esistenza che lo distoglieva dal
    tintinnare sinistro della catena che gli penzolava dal petto; piu volte tentò di capire cosa fosse e perchè proprio li l'avessero messa, ma ogni qualvolta tentasse di tirarla via, un violenta fitta lo faceva desistere.
    Occhi gonfi di lacrime, scavati nel viso bianco e cerchiate da occhiaie nere come la pece, era disperato ed affranto.
    TRovò rifugio sotto una panchina, vi si accucciò e guardo i passanti , disinteressati a suo credere, della sua presenza. Tese la mano ma nulla, urlò e nulla, soltanto indifferenza


    Pianse, per diverse ore chiamando la propria mamma fino ad addormentarsi
     
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    Piangi, ancora.
    Un vento freddo riempie le case che ti circondano, sibilando famelico come un serpente in preda alla brama di cibo.
    Ombre misteriose si muovono attorno a te.
    TI sembra quasi di sentirle, sussurrare, parlare di te alle tue spalle, ti senti osservato, spiato.
    E per un breve e fugace istante hai quasi l'impressione di vedere un grosso paio di occhi luccicanti che ti squadrano da dietro un angolo.
    E' dunque questo il destino che ti si para davanti?
    Essere divorato da uno dei mostri che si celano nel buio alle tue spalle?
    Oppure fuggire e continuare a vivere alla ricerca di uno scopo...
    Una eternità alla ricerca di un qualcosa che non sai cos'è.
    Affetti familiari...non ne hai più
    Il calore di una casa, di un focolare domestico...ricordi sbiaditi di un passato remoto.
    Dunque cammini da solo per le strade mentrela città si dispiega attorno a te come ad accoglierti nel suo abbraccio amorevole, quasi a voler agira da un surrogato della madre che sembri aver perduto.
    Le persone attorno a te ti ignorano, o semplicemente ti passano attraverso.
    Dunque non c'è davvero nessuno in grado di vederti?

    Mentre procedi lungo una via deserta vedi in lontananza alzarsi una nube di fumo nero, seguita da una esplosione.
    Cosa diavolo starà succedendo?
    La spiegazione arriva sottoforma di uno strano tipo vestito di un kimono nero.
    L'uomo, sulla ventina d'anni, avanza strisciando lungo un muro lasciando alle sue spalle una lunga scia di sangue.
    Il suo volto è distorto dal dolore mentre si arregge il moncherino insanguinato che un tempo era il suo braccio.
    Vedendoti apparire all' improvviso davanti a lui sbianca, prima di mormorare con voce rotta dalla sofferenza
    Scappa, ragazzino...scappa!

    Rimani perplesso un secondo, e passa appena il tempo necessario a porre una breve domanda prima che una lunga ombra bianca attraversi il torso del misterioso figuro trascinandolo in un vicolo.
    Waaaaaaaargh!!!
    Un urlo, un rumore umidiccio e poi, più niente, solo il silenzio.
    Le persone intorno a te nemmeno si sono accorte di quemllo che è successo, o forse hanno preferito ignorarlo.
    Poi odi un altra voce.
    E' molto diversa, profonda, quasi fosse un coro armonico di centinaia di persone
    Vieni ragazzino,vieni avanti, non aver paura, non voglio farti del male, non sono uno di quegli uomini cattivi.

    Una voce spaventosa, eppure suadente, quasi ipnotica, e la curiosità è tanta.
    -Nel caso tu decida di entrare nel vicolo-
    Appena svolti l'angolo rimani senza parole.
    In mezzo al vicolo c'è un muro.
    O meglio, vicolo non è la parola giusta, si tratta di una strada a due corsie.
    Chi può aver costruito un muro in mezzo ad una strada così grande?
    Quando alzi lo sguardo la tua sorpresa è doppia.
    In cima al muro c'è la testa mascherata di un dinosauro, che ti osserva con malcelato divertimento.
    I suoi occhi gialli ti fissano con interesse, sul muso rettiliano è dipinto un sorriso divertito.
    Ciao ragazzino, io sono Juggernaut, quale è il tuo nome per curiosità?

     
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  3. thjarnar
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    Strinse con forza il suo orsacchiotto contro il petto, alla ricerca di un po' di conforto da quell'orrore che lo circondava, ombre che parevan divertirsi a prenderlo in giro.
    Cercò di seguirle con lo sguardo,tese la destra per afferrarne una per poi ritrarla impaurito a quelle parole sibilate che parlavano della sua vita e dei suoi sentimenti.
    Nuovamente si sollevò e corse via, senza guardarsi indietro e senza esitazione, ma per un solo istante indietreggiò guardò alle sue spalle e vide quegli occhi.
    Spalancò la bocca e un urlo strozzato dal pianto ne fuoriuscì esattamente come il rantolo di un morto.

    Non aveva piu futuro, non sentiva di averlo!
    Corse nuovamente, il piu lontano possibile, trascinando dietro di sè l'orsetto bruno prima di bloccarsi quando una nube nera esplose davanti ai suoi occhi, arrossati e gonfi.
    Un uomo in Kimono si trascinò e parlò, disse qualcosa che non comprese subito,e quando lo sguardo ricadde sulla parete e l'asfalto sotto di lui s'avvide della lunga striscia di sangue
    " Scappa "
    ciò che udì e senza altre esitazioni voltò le spalle all'uomo e corse piu che poteva, senza una meta precisa ma sicuramente con l'unico intendo di non vedere di nuovo il sangue.
    In quella corsa nell'indifferenza di chi lo circondava a cui, invano, cercò piu volta di aggrapparsi per i vestiti o alle gambe, venendo ignorato o non proprio visto si aggiunge un lieve sussurro, qualcosa che percepì al di sopra delle voci urlanti che aveva nella mente e all'immagine dell'uomo in Kimono straziato da qualcosa.
    Si fermò, si concessi lunghi affannosi istanti, nonostante non avrebbe dovuto percepire stanchezza o dolore, si guardò intorno alla ricerca di chi si stesse prendendo gioco di lui; afferrò con entrambe le braccia "bruno" e lo strinse con tutta la sua forza mormorando
    " aiutami tu...ti prego"
    Piedini che solcano l'asfalto ma senza sentirne effettivamente il tocco, solo quegli strazianti sentimenti che lo lasciarono senza fiato e via di fuga fino alla speranza sussurrata da quella voce non familiare ma al tempo stesso rassicurante e suadente, come il canto di una sirena per qualsiasi marinaio alla deriva.
    Dopo giorni di solitudine qualcuno volse la propria attenzione a quel piccolo bambino emaciato.
    Rallentò, guardò i palazzi intorno come se fossero diventati dei segmenti astratti in una realtà fatta esclusivamente di ombre, come in un disegno da colorare.
    Svoltò al primo angolo, all'interno del vicolo, e si ritrovò la figura rettilea che gli mormorava felice il proprio nome, quel sorriso rassicurante e al contempo agghiacciante che lo paralizzò.
    balbettò qualcosa prima di rispondere

    jo...jo

    Si guardò indietro e poi nuovamente quella figura terrificante, immagine concreta di tutti I suoi incubi

    joshi, non mi mangiare” disse di getto tremando


    Edited by Allen92 - 3/4/2010, 20:43
     
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    La enorme maschera sorride, con un aria simile a quella che hanno i gatti quando vedono una preda,prima di scoppiare in una crassa risata.
    Un rombo simile allo scoppio di un tuono riempie il vicolo facendo tremare i vetri delle finestre e provocando la caduta di minuscoli calcinacci
    Gwahahahahah!!! Divertente ragazzino, sei davvero divertente lo sai?
    Io, mangiare te? No, non temere, non sei certo in cima alla mia lista di pietanze preferite.

    Improvvisamente, come apparsa dal nulla, una enorme mano si avvicina alla maschera, reggendo in mano un telo nero sfilacciato...che tu riconosci immediatamente come il kimono del ragazzo di poco prima.
    In pochi istanti il vestito viene usato dalla maschera per pulirsi le zanne, prima di essere lasciato cadere a terra con un tonfo sordo.
    Sai,oggi è il tuo giorno fortunato, non capita spesso che io sia così di buon umore.
    Vieni, voglio portarti a fare una passeggiata, vuoi?

    La creatura muove un passo in avanti, e solo allora ti accorgi che non si trattava di un muro, quello su cui la maschera era poggiata, ma bensì di un immenso paio di spalle...
    Un gigantesco colosso corazzato,dalcorpo di tenebra emerge dalla strada, riempiendo la con la sua mole.
    Poi il potente essere ti porge una mano delle dimensioni di una piccola utilitaria invitandoti a salire, e decisamente rifutare potrebbe essere una pessima idea.
    image
    Come ti sei assettato sull' ampio palmo la creatura inizia a muoversi con pesanti passi, tenendoti ad una altezza di circa dieci metri dal suolo.
    Le zampe artigliate del demone scavano crateri nell' asfalto mentre i suoi artigli riducono macchine a rottami fumanti.
    Per tutto il tempo la bestia si guarda attorno con aria preoccupata, sicuramente dal possibile arrivo di altri tizi come il ragazzo in nero.
    Poi, appurato il fatto di essere soli, ti domanda con un tono di voce calmo, quasi amichevole,se un tale epiteto potesse anche solo lontanamente essere affibbiato ad una frase pronunciata da un pantagruelico mostro come quello che ti stà portanto.
    Ragazzino...e così il tuo nome è Joshi eh? Piacere di conoscerti.
    Io sono Juggernaut, e come ti ho già detto non devi temere, sono tuo amico.

    Poi un sorriso diabolico si affaccia a lato della enorme maschera, carico della onnipresente aria di divertimento.
    Almeno fino a quando mi dirai ciò che voglio sapere....per esempio...Vediamo, dimmi, perchè ti sei ritrovato con quella catena nel petto? Io sono un tipo curioso,ed effettivamente la tua storia potrebbe servire ad alleggerire un po' la mia noia.

    Con un balzo la potente entità atterra con pesantezza sopra il tetto di un edificio adiacente, volgendosi a guardare il tramonto.
    Si stàfacendo tardi, ma se sarai fortunato potresti anche arrivare a vedere la luce del prossimo sole.
     
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  5. thjarnar
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    Tutto si svolse in pochissimi istanti, ma per il nostro piccolo parvero un’eternità fatta da pura follia, la grassa risata del mostro invase il vicolo e la sua mente, ad occhi sgranati fissi sulla maschera non riuscì a dir nulla, almeno fin quando la mano gigante non gli fu talmente vicina da poterne vedere particolari e soprattutto da constatarne le reali dimensioni.
    un moscerino, ecco cos’era al cospetto di quella creatura che se avesse voluto divorarlo lo avrebbe gia fatto da tempo.
    Era un bambino, in fondo, qualsiasi cosa di sconosciuto e soprattutto di così inusuale gli infondeva quel sentimento di impotenza e panico tipico della sua età.
    Osservò la scena, inerme e senza aver altra scelta fece roteare il braccio in cui stringeva “bruno” e lo lasciò calare sul palmo del mostro, per poi seguirlo arrampicandosi con un po’ di fatica.
    Non era il massimo dell’agilità, anzi parecchio goffo ed impacciato, per lo piu ogni fibra del corpo tremava come scossa da un violenta sisma.
    Semplicemente annuì alla domanda dell’Hollow, Juggermaut, sforzando un sorriso ma soffocando il proprio orsetto al petto, stringendolo con tutta la forza ed evitando prudentemente di incrociare lo sguardo del suo interlocutore.
    Ogni passo, ogni balzo era un sussulto al cuore, fino al chetarsi una volta raggiunto il terrazzo dal quale si ammirava lo splendore della città al tramonto.
    Si rassicurò, forse, semplicemente il tono del mostro era del tutto cambiato e poi, in quella solitudine abitata da incubi si sentì al sicuro con quell’essere gigantesco.
    Ripensò al ragazzo vestito di nero e rabbrividì, nella sua innocenza e inconsapevolezza non comprese esattamente cosa fosse successo, semplicemente era scomparso e riapparso per poi…
    Fu ridestato da quei pensieri per l’ennesima domanda, questa volto lo sguardo ricadde sulla catena, la piccola e paffuta manina sinistra si allungò ad accarezzarla, sollevò le spalle e rispose sinceramente

    “ Ero con mamma e papà…mi sono addormentato e quando ho aperto gli occhi non c’erano piu. Solo Bruno era al mio fianco”

    Strinse con piu forza l’orsetto per poi aggiungere

    Voglio la mia mamma e il mio papà, perché mi hanno abbandonato?
    A quella domanda un tuffo al cuore, lo stomaco si contorse fino allo spasmo, quasi un conato di vomito e un senso di vertigine lo invasero.
    Chiuse gli occhi e si abbandonò totalmente nel palmo del mostro, rassegnazione ecco cosa si stava impossessando di lui
    * sono stato cattivo, non mi vogliono piu*


    Edited by Allen92 - 6/4/2010, 13:37
     
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    La grande bestia osserva il tuo piccolo corpicino, chissà cosa si stà muovendo nei pensieri di quel colosso?
    Noti però con perplessitàche è un po'che ti stà osservando, con estrema curiosità.
    Sembra però più indeciso che confuso.
    Per alcune volte inclina la testa di lato,come a volerti esaminare da un lato diverso, quasi potesse rivelargli qualcosa di nuovo.
    Abbandonato dici? I tuoi genitori? Che cosa bizzarra.
    Nella mia lunga vita non ho mai incontrato un gruppo familiare umano che avesse rinunciato così alla sua prole.
    La cosa è piuttosto interessante sai? Apre una nuova porta sull'interpretazione della mente di voi umani.

    Il colosso poi flette le dita, comea testare l' efficacia del suo corpo.
    La sua sagoma proietta una lunga ombra mentre il rosso calore del tramonto dipinge la sua armatura di una sfumatura arancione.
    Sai, un tempo ero come te.

    Che l'hollow sia in vena di confidenze?
    Solo, abbandonato da tutti, ignorato e bistrattato, rinchiuso in un angolo buio da cui non filtrava neppure una briciola di luce.
    Poi un giorno un camion ha colpito la prigione dove ero rinchiuso e mi ha librato, e da allora ho vissuto una vita splendida, finalmente ero libero.
    Non so se mi puoi capire, vista la tua giovane età, ma ilconcetto principale è questo...
    Non hi bisogno di nessuno a questo mondo, non devi piangere, puoi vivere con le tue forze, non hai bisogno di nessuno, nemmeno di lui.

    Dice indicando con un grosso artiglio il tuo orsetto.
    Vuoi essere libero? Vuoi non provare più paura, solitudine, terrore?
    Io posso aiutarti, sai?
    Io posso mostrarti la via verso l'indipendenza!
    I tuoi genitori? A cosa ti potrebbero servire quando hai la forza?

    Si accuccia prima di issarsi in piedi, alle sue spalle si apre uno squarcio dal quale emerge un abisso di tenebre,eppure illuminato da centinaia di luci multicolori.
    Io stò per andarmene, fanciullo.
    Il mio tempo è giunto.
    Decidi, vuoi essere libero o finirei tuoi giorni come un essere umano,alla ricerca degli affetti?
    La prima strada sarà dura, ma avrai certamente successo.
    La seconda è più semplice, ma potresti non vederne mai la fine.
    Fai la tua scelta, adesso, o sarà troppo tardi

     
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  7. thjarnar
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    Lentamente posò il piccolo bruno al suo fianco destro, ranicchiò le gambe al petto e le avvolse con le piccole braccia
    Incurvando la schiena e facendo scomparire la testolina all’interno delle ginocchia, come a voler sfuggire dallo sguardo del mostro che
    Lo portava in giro sul palmo della mano. Si sentiva sempre piu piccolo ed inutile, davanti a quel colosso bianco che pareva voler indagare
    Piu affondo sulla sua persona; piu che timore, adesso, sorse un po’ di imbarazzo, alla finse se avesse voluto fargli del male non
    Avrebbe perso tanto tempo.
    Piccolo illuso, ancora ingenuo e troppo buono per comprendere l’orrore di una mente malata ed un sospiro, lungo ed intenso fuoriuscì quando Juggermaut tornò a parlare, gli occhi si fermarono in quello del suo interlocutore, estasiato e basito allo stesso tempo per aver capito a pieno i suoi pensieri.
    Ma a me, la mamma manca
    Disse dolcemente tornando a tuffarsi all’interno dell’abbraccio offerto dalle ginocchia
    è brutto stare da soli e
    Rimase in silenzio, tornò con la mente ai suoi cari che lo avevano abbandonato, unica convinzione perché in tutto quel tempo
    non lo avevano cercato, nessuno parlava di lui e tutti lo ignoravano, tranne quel mostro gigante
    Tornò a guardarlo, questa volta con una espressione differente e quando abbassò lo sguardo su bruno un tuffo al cuore
    non voleva separarsi dall’amico che lo aveva consolato e poi lui era sua, lo sarà per sempre: mancina che si allungo verso
    l’orsetto e ne prese una zampa, per poi mettersi in piedi
    Non darà fastidio
    Giustificando la presenza del suo amico di pezza
    I miei genitori mi volevano bene e mi coccolavano sempre” le palpebre si socchiusero ed il capo ricade sul petto
    calde lacrimi scivolarono sulla gote ed aggiunse
    Mi hanno lasciato solo…però
    Breve ed intensa pausa, interrotta dal singhiozzare, dorso della mano destra che venne sollevata e portata a detergere il viso
    gonfio di sofferenza e rabbia.
    non voglio rimanere da solo
    urlo con tutto il fiato che aveva in petto, allungando la destra verso il viso del mostro, ne aveva ancora timore ma era qualcosa che poteva
    essere identificato come il sentimento che si prova davanti a qualcosa di piu grande e sconosciuto
    voglio essere forte come te e voglio tornare da mamma e papà per dimostrare che non sono piu monello come prima
    Determinato e sempre piu ingenuo, allargò un grande sorriso sul suo volto, mostrando i denti bianchi con il canino sinistro
    evidentemente tremolante, prossimo a cadere se fosse stato ancora in vita

    La mia scelta
    Si guardò indietro, per un attimo gli parve di vedere sua madre che correva verso di lui, ma era solo una lacrima che aveva contorto il riflesso del sole al tramonto, abbassò nuovamente il capo e disse
    Vengo con te


    Edited by Allen92 - 9/4/2010, 20:56
     
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    Il Gillian sorride teneramente come farebbe un genitore con il proprio figlio adottivo
    Finalmente sai di avere trovato qualcuno che ti può aiutare
    Quello che non sai è pero ciò che ti stà per accadere per far sì che tu possa essere libero.
    Non me ne volere ragazzo, non ti nascondo che all'inizio farà un po' male...

    Con un movimento assurdamente veloce per una creatura di tale mole il colosso smuove la mano con un gesto svogliato....
    Strappando la tua catena dalla sua sede.
    Il frammento di metallo vola in aria disperdendosi in una nuvola di particelle luminose.
    Volevi la libertà? E allora dimostrami di saperla meritare.

    Come apri la bocca per dire qualcosa un fiotto di liquido color ceramica fuoriesce da ogni apertura sul tuo viso, rimodellandosi attorno al tuo vecchio corpo.
    Trasformandoti in qualcosa di più di un semplice kompaku.

    CITAZIONE
    Bene, descrivi la tua trasformazione con relative emozioni e sentimenti
    (Non meno di 45 righe, voglio vedere come te la cavi a descrivere XD)

     
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  9. thjarnar
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    Non spostò mai lo sguardo dal Gillian che lo reggeva nel palmo della mano, enorme, e quando questo sorrise
    non poté fare altro che rispondere al medesimo modo; continuò ad averne un timore reverenziale, un terrore profondo quanto, quello di tornare a voltare il capo in direzione dell'orizzonte per accorgersi che quel pallore malsano fosse semplicemente l'alba in un brutto incubo e che, inaspettatamente, si sarebbe risvegliato tra le braccia della sua mamma.
    Strinse con forza il piccolo bruno, esitando un solo istante alle parole del mostro, gli fecero raggelare il sangue nelle vene e la testa cominciò a pulsare , come una morsa gelida al craniao che lo lasciò privo di fiato e sgomento, nuovamente lo stomaco martellò con forza contorcendosi
    CITAZIONE
    Non me ne volere ragazzo, non ti nascondo che all'inizio farà un po' male...

    parole che furono seguite da un gesto che non poté neanche percepire se non fosse per il tremendo dolore
    che provò nell'istante stesso, in cui gli anelli della catena andarono in frantumi.
    La carne venne lacerata e quel "tappo", che fungeva da ultimo baluardo alla sua salvezza, venne reciso come un bocciolo abbandonato alla bufera.

    [/font]

    Entrambe le manine corsero al petto, serrandosi con tutta la forza che aveva, bruno volò via oltre il palmo ed il parapetto del terrazzo, con quel sorriso cucito sul volto pezzato come a farsi scherno del suo padrone che, adesso, giaceva in ginocchio con gli occhi gonfi di lacrime e le labbra serrate in una smorfia di puro orrore.
    Quando rialzò il capo alla ricerca degli occhi del gillian, vi trovò la stessa faccia che aveva visto nel vicolo ma piu serena e tranquilla, basito e spaventato spalancò la bocca all ricerca della sua voce, per poter gridare il proprio dolore e la rabbia ma un fiotto di liquido color ceramica fuoriuscì prepotentemente, occludendo qualsiasi speranza di poter dare fiato alle sue speranze.
    Si dimenò, cadde con la schiena sul palmo gigante e scalciò; le mani cercarono la bocca e vi trovarono quella melma biancastra che tentò di estirpare il piu rapidamente possibile, graffiando con le unghie e tirando con le piccole dita; ma cio che ottenne fu l'ennesima colata, questa volta piu violenta ed intensa.
    Aria, la cercava nonostante non nè avesse alcun bisogno, si sentiva soffocare ed un conato di vomito gli soffocò ogni pensiero, singulti isterici lo bloccarono inerme, chiuse gli occhi per poi riaprirli sbarrati verso il cielo, tese la piccola mano sinistra mentre la destra cercava l'appoggio del pavimento per rialzarsi.
    Non riuscì a vedere nulla, era tutto annebbiato, anche le orecchie parevano ovattate come se fosse stato immerso nell'acqua e nell'istante stesso in cui dischiuse le frogie del naso, un getto di liquido ne uscì andando ad unirsi a quello che fuoriusciva dagli occhi e da ogni poro del volto.
    Compì due passi in avanti, poi uno indietro e cadde in ginocchio, sentì un sibilo all'interno della sua mente, no! Era la sua gola che veniva lacerata ed il dolore al petto svanì per venire sostituito da quello al collo, un solo attimo di lucidità e si scoprì a scavare nel suo stesso collo con entrambe le mani alla ricerca di un solo respiro, un battito di cuore che l'avrebbe potuto salvare.
    Con forza e violenza tirò via i lembi di pelle e carne, scoprendo solo quella sostanza che scorreva inesorabilmente in ogni parte del suo piccolo corpo, distrutto dai tremori e dall'asfissia; si rialzò ad avanzò ancora verso il mostro che lo guardava, allargò le braccia, dapprima alla ricerca dell'abbraccio materno, poi come un malato mentale che voglia abbandonarsi al vuoto di una finestra spalancata.
    Urlò, con tutto se stesso e la mente vacillò catapultandolo nel letto materno, tra le forti braccia del padre e le morbide labbra della madre.
    Fu la calma, dove sentì l'odore delle lenzuola pulite e del latte nel bicchiere accanto al suo lettino con un paio di biscotti mangiucchiati.
    Sorrise ma era solo la smorfia di un povero folle avvolto nell'abbraccio della morte stessa.
    Ancora un passo, ancora un ultimo battito, un pulsare talmente forte ed intenso che lo spinse indietro e finalmente cadde con il viso verso il cielo e le braccia lungo i fianchi con i piedini scossi da violenti tremori e la consapevolezza che tutto quello, era solo il sogno di un bambino cattivo.
    Sono stato cattivo e mi stanno punendo....
    Mi stanno punendo...perchè sono cattivo

    No, mi stanno punendo perchè ho un amico che mi vuole piu bene di loro
    Riaprì gli occhi nell'istante successivo e quando si guardò intorno tutto era cambiato, il suo stesso modo di vedere le cose mutò come il suo corpo: Aracnide dalla mole gigantesca, alto intorno ai 2 metri, con quattro zampe per lato terminanti in spuntoni affilati e una lunga coda da scorpione che sormonta una testa accuminata priva di occhi e naso, la bocca era solo un taglio che attraversava, da un lato all'altro, l'intero capo, maschera totalmente bianca di eguale colore del resto del corpo. Gli arti superiori non presentavano dita, bensì un enorme callo osseo non dissimile alle zampe.
    Caratteristica fondamentale era il centro del busto, sul quale si poteva notare una porzione dell'addome e petto umano, al posto della testa umana il foro di vacuo nero d'abisso e oltre la "pancia" dell'Hollow i piccoli piedini umani, che penzolavano inermi


    Edited by thjarnar - 15/4/2010, 10:37
     
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    Il gigantesco Gillian è la prima cosa che vedi quando riappari nel tuo nuovo corpo.
    Un rumore sordo, come il rombo di un tuono distante riempie le tue cavità auricolari.
    Si tratta delle enormi mani del colosso,che sbattono inpreda ad una colossale esaltazione.
    L'essere appare raggiante, sicuramente colpito dalla tua nuova forma.
    Nei luminosi pozzi di luce che sono i suoi occhi vedi l' orgoglio di un padre, di un artista che ammira la sua ultima creatura.
    La sua voce è venata di presunzione e soddisfazione.
    Sa di aver fatto un ottimo lavoro, e come potrebbe essere altrimenti?
    Lui è un artista,e tu sei la sua nuova ultima e migliore creazione.
    Guardati...

    Dice con voce quasi tremante
    Sei splendido, sono fiero di te.
    Ma dimmi mia creatura.... ogni opera d'arte ha bisogno del nome per essere completa.

    Juggernaut muove la mano con un gesto svogliato, aprendo ancora una volta il lucente garganta.
    E dunque quale sarà il tuo nome? Quando l' avrai trovato torna da me e riferiscimelo, sarò lieto di rimirare la mia opera conclusa.
    Ma prima di allora....

    La sua voce si riempie di minaccia.
    Non osare farti rivedere di nuovo da me.
    Pondera attentamente sulla tua risposta ragazzo mio...perchè potrebbe anche non piacermi.

    Indica con un dito artigliato e corazzato l'orizzonte.
    Adesso và,il mondo è a tua disposizione per scoprirne le gioie e le bellezze.
    Assapora la libertà,poichè non avrai più nessun'altra possibilità.
    Ma guardati dagli uomini con il kimono nero, gli shinigami.
    E gli umani vestiti di bianco con i loro archi di luce, i quincy.
    Loro non hanno interesse nella tua vita, e ti distruggeranno se darai loro questa possibilità.

    Poi l' essere scivola aggraziato nel vibrante portale dimensionale, enza lasciarti dire una parola.

    Sai solo una cosa.
    Il mondo è a tua disposizione.

    CITAZIONE
    L'utente "thjarnar" raggiunge con successo l' en.gialla con meritatissima lode.

    Ottiene inoltre il grado di
    -Semi hollow
    -Tutte le tecniche conferite dal suo nuovo status.
    Inoltre ottiene +2 PA con Juggernaut per il notevole miglioramento nel livello dei post (Comprensivo dei 4 post persi...e non ancora ritrovati)

    Adesso un ultimo post ed è finita^^

     
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9 replies since 3/4/2010, 11:06   183 views
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