Bleach Soul Society

The tale you were in [Test energia rossa]

Oggetto: Eshi Kisaki

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    The tale you were in
    Silenzio e pace ammiccano da lontano
    ed io sento di potermi spingere ancora più in là



    CITAZIONE
    Oggetto: Eshi Kisaki
    Obiettivo: Ascesa a rango di Menos. Controllo e mantenimento della personalità sul nuovo corpo.
    Numero di Post: A discrezione del QM
    Tipologia Esame:
    - Conseguimento di Energia Rossa
    - Conseguimento a rango Menos Grande (Gillian)

    Hueco Mundo. Un punto imprecisato nel deserto


    Cibo. Fame. Cibo. Noia.

    Seduto su una duna nello sconfinato deserto notturno, contempli lo scenario davanti a te. A perdita d'occhio una moltitudine di resti dei suoi simili, simili... ma infinitamente più deboli di te. Perdenti sono stati in vita, inutili nella loro nuova forma, e adesso brandelli dei loro corpi sono diventati parte di te.
    Sciocchi... E' da quando hai fatto ritorno nell'Hueco Mundo che -per qualche ragione a te ignota- ogni divoratore di anime che ti incrocia non può fare a meno di scagliartisi contro, bramoso di banchettare con il tuo corpo e con il tuo spirito immortale.
    Che sia qualcosa (o qualcuno) che hai mangiato?
    Sette lunghissimi giorni di scontri ininterrotti, una settimana durante la quale non ti è stato concesso neanche il tempo per recuperare le energie spese... Per quanto tu possa essere forte, per quanto acuto tu sia avverti di essere davvero al limite.
    Una delle tue ali è a pezzi -divorata da un Hollow tutto bocca e denti acuminati a sua volta smembrato e sparso ai quattro venti- ed un moncherino è tutto quel che resta del tuo braccio sinistro.
    Poco male... In fondo -quando eri in vita- gli strumenti li usavi con la mano destra.


    CITAZIONE
    Ferite attuali: 24/48

    Dietro la maschera, un volto immerso nell'oscurità ansima rumorosamente. Sebbene le tue forze stiano rapidamente scemando, provi un senso di gioia selvaggia in mezzo a questa orgia di violenza e morte. Neanche quando eri in vita sei mai stato in grado di provare una sensazione del genere, tanto selvaggia quanto liberatoria.
    Estasi, felicità allo stato puro.
    Tanto grande da ignorare il dolore e l'istinto di sopravvivenza. Strano... Non è da te una cosa del genere. Ora che ci fai caso, è da un pò che l'aria si è fatta più... come dire? "densa", ecco la parola giusta!
    Nubi di particelle di Reishi provenienti dalla moltitudine di Hollows che hai sterminato formano una nebbia lattiginosa e, senti sulla pelle, estremamente gradevole...
    All'improvviso, nuovi ululati, ruggiti e lamenti si levano tutt'attorno a te.
    Nell'oscurità dell'eterna notte non puoi vederli, ma capisci bene di essere circondato. Ancora una volta.
    C'è ancora molto lavoro da fare, tra queste dune...





    CITAZIONE
    Note del QM
    Un bel post descrittivo. Fai del tuo meglio, non te la caverai con poco stavolta... Descrizioni lunghe e corpose prima di tutto, e ora a te. Stupiscimi!

     
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    Movement I: The everlasting moon in the starless sky





    L' Hueco Mundo, il covo ed il riparo di tutti gli hollows, una immensa distesa di sabbia senza fine incorniciata da un eterno cielo senza stelle in cui troneggia una luna pallida e immota che, come un occhio malsano e stillante di pus, osserva le vicende di tutti i mostri che sotto di lei combattono, muoiono, si divorano e crescono per sopravvivere ad un altro ripetitivo ed insopportabile giorno. Questo è l'Hueco Mundo, un luogo dove vige solo la legge del più forte, un luogo che tutti i divoratori di anime chiamano casa.

    Ogni giorno, come nel capriccio di un demone spietato, diviene lungo un' eternita; infinite vite vengono consumate e ricreate in una notte senza fine ma questo poco importa poichè per nessuno degli occupanti di questo mondo insano e folle il tempo ha più significato. Essi adesso vivono per sempre, non più tormentati da triviali faccende mortali come la malattia, essi vivono solo per uccidere e assimilare il prossimo: i loro istinti, le loro emozioni, i loro desideri giacciono sepolti in profondità sotto una maschera bianca che li protegge dal mondo esterno, e ma soprattutto da loro stessi.

    La vita di un hollow è scandita da pochi avvenimenti: la caccia, il pasto, la fuga e la crescita. Se sia per uno scherzo dello stesso dio che ha creato questo luogo infernale o per un semplice caso i destini dei divoratori sono strettamente legati al bianco deserto conosciuto come dune della muerte, sin dalla propria rinascita il kompaku sa istintivamente giungere qui, e sa sempre come tornarci.

    Raramente gli hollows riescono a mantenere una coscienza quando giungono alla loro nuova vita e finiscono per diventare semplici agglomerati di desiderio e di odio, che vivono solo per uccidere ed essere uccisi. Tuttavia certe volte,quando il desiderio di vivere è immenso capita che uno dei divoratori di anime mantenga uno o più parti della sua personalità originaria, ed è questo a renderli estremamente pericolosi, come si può infatti fermare una creatura con intelletto umano e corpo di bestia?
    Una creatura in grado di spezzare un essere umano in due con un solo movimento del polso.....e di provare anche piacere nel farlo.

    Uno di questi depravati esseri stava proprio pensando a ciò mentre con aria assorta ossevava la luna immobile sopra di lui. Il suo sguardo spaziò sulla piana desertica e pallida davanti al suo viso indecifrabile mentre cirri di materia spirituale condensata danzavano attorno a lui creando spirali dalle forme uniche ed impossibili. Era immobile in quella posizione da ore, o forse da secoli, quanto tempo era dunque passato dal suo ultimo scontro? Da un tempo indefinito infatti orde di demoni si riversavano su di lui finendo per essere uccise e divorate esattamente come tutte quelle che le avevano precedute. Spinte da un richiamo sconosciuto decine e decine di maschere fameliche si scagliavano verso il divoratore spirituale al centro del carnaio noto loro come casa.

    Eshi sollevò la mano dal cadavere dell'ultima creatura così stupida da tentare di sfidarlo, un hollow dalle sembianze di elefante che aveva tentato di schiacciarlo con la sua mole; questi aveva scoperto a sue spese quanto difficile fosse colpire "Painter", e a riprova di questo la sua maschera spaccata giaceva in terra assieme alla sua testa a pochi centimetri dal suo collo e dal resto del corpo. Il longilineo ricercato era stanco, la sua vita si era ridotta alla solita routine: uccidere, mutilare, squartare e divorare, nemmeno creava più opere d' arte, la fame era divenuta la sua unica ed inseparabile compagna: Solo quella ed un malcelato desiderio di finire quella sciarada infinita lo spingevano ad andare avanti, fino a che non avesse trovato una risposta ed un appagamento di quello smodato desiderio che lo torturava, un desiderio di
    Qualcosa
    pensò
    C'è qualcosa che mi manca, ma cosa? Potere ne ho più che a sufficienza, cibo ve ne è infinito attorno a me e continua ad arrivare, servi ne posso trovare quando voglio. Avversari degni ne ho fin troppi, a cominciare da un paio di quei maledetti shinigami; dunque cosa è che mi manca, cosa è questo smodato desiderio che mi divora dall'interno! ...Cos' è!!!
    Terminò quest' ultima frase urlando, e il suo grido si perse nelle profondità del suo nuovo mondo natio.
    Il vento,che ogni tanto spazzava quell' altrimenti immoto deserto, spinse contro di lui una nube di quelle particelle in sospensione che si stavano sempre di più sollevando dai cadaveri dei caduti; la sua corazza formicolò al contatto con quelle particelle cariche di reiatsu, stava sollevando il braccio sinistro per grattarsi quando si accorse di non averlo più.
    La sua memoria tornò a quella creatura insettoide che lo aveva strappato con le falci ricurve, ricordava ancora lo sguardo che laa bestia aveva quando a sua volta lui le aveva strappato tutti e quattro gli arti prima di ucciderla strappandole la maschera a morsi.
    Questo gli fece sorgere un dubbio, mai prima di allora era stato ridotto così male, e mai prima di allora aveva sentito così distante il desiderio di fuggire.
    Iniziò a mormorare.
    Cosa mi stà succedendo, tutto questo non è da me, tutto questo non è normale.... la noia mi ha ridotto a questo, sembra proprio che qualcuno voglia farmi rimanere qui, a farmi uccidere.
    Per l'ennesima volta ringhi gutturali ed ululati ferini si levarono attorno a lui, altre creature si stavano avvicinando, attirate dall' odore di massacro, attirate da lui.
    Eshi si sollevò dall' alto dei suoi due metri di altezza e, cosa che non accadeva da molto, moltissimo tempo, diede libero sfogo ai suoi istinti. Una aura di malsano colore porporino iniziò a fluire dgli interstizi della sua armatura avvolgendolo come una serpe lasciva e sinuosa, fondendosi e avvolgendo le particelle di reiatsu inglobandole e risputandole come se respirasse. Onde di pressione spirituale partirono da lui mentre brillava come un faro in quella nebbia organica che via via andava infittendosi, proclamando a gran voce prepotentemente la sua presenza.
    Puntò l'arto rimanente davanti a lui e dalla sua gola scaturì un ruggito di sfida e di scherno; un numero infinito di minuscoli hollows che banchettava con i caduti, come mangiatore di carogne, fuggì sciamando, poichè nessuno di loro voleva attirare l' ira del trionafatore di quel campo di battaglia.

    L'hollow sollevò ancora una volta lo sguardo davanti a se e disse in tono gelido

    image



    Calò dunque il calzare corazzato su una maschera a forma di stella mandandola in pezzi.
    I suoi nemici si stavano avvicinando.
    Ancora una volta venne scosso da un brivido mentre l'estasi del combattimento imminente scorreva in lui, colmandogli le vene e riempiendolo di forza e odio; egli accettò questa potenza con gioia, poichè lui era un hollow, e lo era fino all'ultima goccia del suo tenebroso e putrido sangue. Pertanto avrebbe lottato, ucciso e sarebbe sopravvissuto..... perchè non sapeva fare altro.
    Sussurrò dunque pieno di orgoglio
    Che vengano, io sono pronto





    Edited by Allen92 - 30/3/2009, 16:57
     
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    All I need
    Don't tear me down
    You've opened the door now, don't let it close



    Tra le dune, tra i cadaveri non trascorre molto tempo dal primo ululato al momento in cui i tuoi occhi intravedono le prime sagome avvicinarsi. Altra carne da macello stà arrivando... Speriamo che stavolta ti dia più soddisfazione rispetto alle portate precedenti. Abbondanti, ma prive di sostanza.
    E soltanto tu puoi renderti conto di quanto disperatamente abbia bisogno di qualcosa di diverso... Di ancor più esaltante.
    Ancora.
    Ancora
    E ancora.
    Le creature che fuoriescono chi dal cielo notturno, chi dalle bianche sabbie dell'Hueco Mundo sono sei. Per ora, naturalmente.
    Uno di essi è simile ad un elefante, grande quanto una casa, e dall'aspetto di chi potrebbe -in carica- abbattere un muro di cemento armato con una spallata: la proboscide (parte della maschera) scatta avanti e indietro freneticamente. Ha fiutato il tuo sangue, o ciò che nel tuo corpo lo sostituisce... E non sembra essere erbivoro, questo è certo.
    Il secondo invece pare un cane: dall'aspetto di un molosso è alto al garrese poco meno di un metro e mezzo, cosa che lo rende comunque sufficientemente corpulento da costituire una minaccia. Le lunghe zanne stillano un liquido trasparente, proprio come farebbe un suo corrispettivo terrestre. Cani rabbiosi e pericolosi... Ecco cosa succede a trascurarli, gli onesti passanti possono essere attaccati in ogni momento! Una vera ingiustizia, questa...
    Il terzo invece ha le fattezze di un crostaceo, un granchio dalle movenze estremamente dinoccolate, quasi non fosse avvezzo a muoversi in questo modo. Sfortunatamente per lui, non vi è mare nell'Hueco Mundo, solo una spiaggia senza fine.
    Parrebbe semplice avere a che fare con lui, ed invece le chele con cui è armato paiono assolutamente letali: beh, potrebbe rivelarsi un piatto decisamente più buono di quanto l'apparenza possa suggerire ad una prima occhiata, no?
    Il quarto... Beh, il quarto potrebbe sembrare un serpente, se non fosse per la maschera che indossa, più simile ad un coccodrillo che non al rettile che il corpo suggerirebbe essere. Strisciando tra le dune, al suo passaggio lascia una scia regolare ed in un certo qual modo ipnotica. Una creatura così farebbe indubbiamente la felicità di qualunque incantatore.
    Il quinto invece è un uccello, un'aquila a quanto sembrerebbe. Ed invece è l'ennesimo Hollow. Svolazzando pesantemente a pochi metri d'altezza, ha l'apertura alare di quasi tre metri: un pò grandina per essere un'aquila... E soprattutto non indosserebbe una maschera dall'aspetto tanto stupido! un particolare -questo- che rovina completamente le sue movenze regali e poderose... Che peccato.
    Solo il sesto pare essere un qualcosa di simile ad un essere umano, benché di umano abbia soltanto la postura eretta ed il numero di arti (particolare, questo, soggetto a variazioni inaspettate... come il tuo braccio sinistro ricorda bene!). Una maschera quasi totemica ricopre il suo volto, dietro alla quale risplendono un paio di tizzoni rossi come il fuoco... E poco più intelligenti di un armadillo letargico!
    Sono la spuma degli Hollows, il peggio del peggio che gli anfratti più anonimi dell'Hueco Mundo possano offrirti. Deboli, stupidi... Ma superiori a te per numero.
    Potrebbero darti qualche grattacapo... Come risultare soltanto sei banali movimenti prima della prossima pausa rigenerante. Chi può dirlo?

    -AvaNti RagAzzI, faCciAmo VedEre A quEstO miNghErlIno Chi E' chE coManDa qUi!!!- barrisce l'elefante, squadrando il tuo corpo martoriato. -GraCilE e fEriTo cOm'è Non SarA' un VerO coMbaTtiMenTo!!!-
    Alle sue parole fa eco l'aquila -OccHio, ComPagNi... hO seNtiTo pArlAre Di lUi... sEmbRa cHe qUesTo qUi sIa aBbaStaNza FamOso Nel SetTorE suD.-
    Poi, con tono più sicuro di sé lo interrompe l'umanoide -CheTatI, peNnuTo!!! aVanTi, sPavEntApaSseRi mAl rIusCitO! faI il BraVo e FatTi mAngIare!!!- ruggisce con aria arrogante di chi ama spadroneggiare sui deboli e gli indifesi... categoria alla quale -ahilui!- sei stato incluso.
    Che dire... Sono a circa dieci metri da te, Elefante ed Umanoide da una parte, serpente e aquila dall'altra, mentre il molosso ed il crostaceo osservano la situazione ad una ventina di metri da te.
    Un senso di disagio prende il tuo stomaco.
    Non è fame, non è rabbia.
    E' il desiderio di farli soffrire... E tu -come ben sappiamo- di torture te ne intendevi bene...


    CITAZIONE
    Note del QM:
    Quanto mi sono divertito a creare questi Hollows "balordi" (si, mi sono liberamente ispirato a Hokuto No Ken...). Sono tutti energia Gialla, stupidi quanto basta.
    Falli neri, prima che possano aggiungere altro!!!

     
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    Movement II: Merciless King





    Giunsero chi strisciando, chi arrancando, alcuni volavano altri correvano con zampe possenti, tutti accomunati da un unica meta, tutti ubbidivano ad un ancestrale richiamo che li convocava davanti al cospetto di colui che bramavano. Essi ricercavano il potere, il cibo e la notorietà come era loro consuetudine e natura, da sempre queste cose erano rare in quel deserto di sabbia bianca e cinerea che era l' Hueco Mundo e ancora più raramente queste singole cose si trovavano in un solo punto...come stavolta. Dunque si diressero come era loro possibile verso la fonte della nebbia bramosi di massacro, bramosi di morte. Solo che non sapevano cosa li aspettasse, e quella che li attendeva era proprio la morte che avrebbero dovuto dispensare, e che invece sarebbe piovuta su di loro come l' ira di un dio spietato.

    I primi sei tanto fortunati da giungere per primi circondarono in breve il loro nemico, la sua energia era schermata dalla nebbia vorticosa, la possente colonna di rabbia e reiatsu veniva filtrata da quella pallida coltre che la rifletteva in tutte le direzioni smorzandone l' intensità trasformandola in una pallida luminescenza rossastra che conferiva all'ambiente una malsana colorazione rosata. Cadaveri sorgevano e affioravano dalla sabbia, centinaia di carcasse punteggiavano l'ambiente simili ai grandi massi delle vette del lamento e che assai poche volte potevano essere trovati al di fuori di esso. Una macchia solitaria di otto alberi rinsecchiti incorniciava la luna, tuttavia non di alberi si trattava, bensì delle zampe di un mostruoso e ciclopico ragno mascherato, un'altra vittima del mietitore che invitto si sollevava sulla duna più alta della zona, che svettavano contorte a pungere la cima del cielo privo di stelle a monito della pericolosità della creatura che essi stoltamente erano venuti a predare. I sei folli ignorarono gli inequivocabili segnali di pericolo e ancora una volta ripresero la loro corsa; erano sei fortunati e stupidi.

    Simili ai sorci che erano, creature subdole e deboli, insignificanti scarti di un processo di selezione naturale, avanzarono privi di paura, un concetto a loro ancora alieno ma che presto avrebbero imparato a conoscere, e bene. Avrebbero dovuto ringraziare di essere stati ignorati e srebbero dovuti rimanere nascosti in attesa di predepiù facili, come la loro stessa preda un tempo aveva fatto eppure no, avevano volutamente sfidato il pericolo, avevano deciso di stuzzicare il cane che dorme, ma presto avrebbero capito che la coda che avevano pestato apparteneva ad un dragone immenso dalle molte teste.Dunque cosa li spingeva a farlo? Perchè? La risposta era semplice, perchè erano giovani, e credevano che si vive in eterno

    Tuttavia la giovinezza paga, come essi tra breve avrebbero scoperto, infatti chi gioca col fuoco rischia di bruciarsi. Strabordavano di tracotanza e alterigia, si credevano più forti, e con tono canzonatorio iniziarono a sminuirlo, a cercare di innervosirlo, più per cattiveria che per una vera tattica. Erano in sei, l'elefante possente, una massa di ossa, cartilagini e muscoli che sembravano capaci di distruggere un masso di granito; un cane rabbioso,che damolto tempo sarebbe dovuto essere abbattuto e soppresso, un canide inutile che nessuno avrebbe invitato nemmeno a raccogliere gli avanzi sotto il suo desco, il terzo, un enorme crostaceo dinoccolato si muoveva malfermo su zampe troppo grosse per lui mentre le sue chele, affilate appendici taglienti, schioccavano nell'aria; venivano poi un serpente sibilante, dalla maschera piena di zanne affilate, unaquila la cui maschera, simile ad un polipo privo di tentacoli la spogliava di ogni dignità ed infine quello che sembrava il capo di quella masnada, un umanoide gobbuto la cui testa sembrava rubata ad un totem indiano, quest' ultima lo faceva infatti sembrare un sacerdote di una qualche sperduta isoletta polinesiana, tuttavia la luce che brillava nelle fessure della maschera faceva supporre che dentro il cranio di costui ci fosse solo quella, quella e molto ma molto spazio vuoto.

    Eshi osservò i rifiuti con disprezzo, come se fossero qualcosa che si fosse trovato appiccicato sotto le scarpe la mattina all'ora di pranzo sotto la calura estiva e li degnò della stessa attenzione che a questa avrebbe fornito. Non erano il formidabile avversario che si aspettava, tuttavia sarebbero stati un gradevole diversivo dai continui combattimenti all'ultimo sangue che si era trovato ad affrontare negli ultimi tempi. Ascoltò i loro scontatissimi insulti e si divertì della scarsa considerazione che avevano di lui, ghignò nel rispondere loro
    Heh, interessante, ma adesso vi dispiacerebbe far venire avanti il vostro padrone adesso che mi avete parlato in sua vece?
    La pausa che gli diedero nel rispondere fu tutto ciò di cui aveva bisogno, assunse un'aria mortificata e sollevò un'angolo della bocca
    Oh cielo, mi dispiace, non volevo offendere voi scarti, credevo che foste gli araldi di un qualche potente signore di queste terre; se siete voi i miei avversari allora posso tirare un sospiro di sollievo, pensavo che stesse per arrivare un vero hollow.
    Attese alcuni istanti perchè la battuta facesse effetto, il coro di urla e strida di rabbia lo soddisfecero, era così che si sviava l'attenzione del nemico.
    Poi decise di passare all' attacco; si drizzò in piedi ergendosi in tutta la sua statura e disse loro con fare cospiratorio
    Sapete quale è stato il vostro errore amici miei?
    In quell'istante seppe di avere vinto, se isuoi deboli simili si fossero messi a pensare da quei sempliciotti che erano avrebbero abbassato la guardia anche solo per pochi istanti, ma questi pochi istanti sarebbero stati più che sufficienti.
    Contrasse la gamba e si spostò rapido come una folgore alla sua destra, in direzione dell' elefante e dell'umanoide; sentì il ginocchio piegarsi ed i muscoli tendersi mentre fibre in grado di lanciare un corpo a più di centoventi chilometri orari slanciavano l'hollow verso il suo nemico.
    Giunto a pochi metri dall' elefante Eshi impresse al suo corpo una rotazione cercando di colpire con il gomito la maschera della creatura elefantina con una forza tale da mandarla in mille pezzi; poi un volta colpita questa avrebbe posto il piede opposto a terra sferrando così un calcio alla maschera del poco sveglio umanoide, se qualcuno di questi colpi non fosse bastato avrebbe rifilato un pugno sulla maschera che ne fosse uscita indenne.
    Terminata questa serie di attacchi si sarebbe dunque venuto a trovare con le spalle
    rivolte al serpente e al molosso; si sarebbe spinto allora all'indietro ed avrebbe effettuato con il braccio destro e con l'ala sinistra (quelli rimasti intatti) una sorta di laccio californiano eliminando così quattro dei suoi potenziali avversari.
    Terminata la serie di colpi si sarebbe rivolto ai sopravvissuti esclamando
    Il vostro errore è stato pensare che non sarei riuscito ad uccidervi tutti.

    [indipendentemente dalla buona riuscita del piano]

    Si girò poi verso l'aquila ed il granchio, i due che erano sembrati più esitanti ad affrontarlo.
    Vi offro una possibilità, unitevi a me, fatevi divorare da bravi, non avete da perdere niente. Altrimenti rischiate di finire come questi, morti, e senza alcuna possibilità di vivere nel corpo di qualcun'altro.Se però volete comunque affrontarmi...
    disse facendo scrocchiare le articolazioni della mano rimanente
    Fatevi avanti mezze cartucce.

     
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    When the primal fear comes...




    Irritato e divertito al tempo stesso delle loro futili offese al tuo indirizzo, come una furia ti abbatti su questa nuova -pur trascurabile- minaccia. Velocemente cadono lo pseudo-elefante e l'umanoide, e se il primo stà ancora ridendo mentre la maschera viene devastata da un calcio sufficientemente potente da far volare via il massiccio corpo ad almeno cinque metri di distanza, puoi godere -ed assaporare- un lungo attimo in cui il puro terrore si delinea sulla maschera del secondo.
    Un attimo soltanto.
    Quanto basta al tuo corpo esile e scattante per ricacciare in bocca alla creatura simil-totemica le parole poco eleganti al tuo indirizzo... Assieme a svariati centimetri della tua gamba, con la quale zittisci una volta per tutte il cumulo di falsità di pochi istanti addietro.
    Uno scatto e le tue braccia si scontrano contro i successivi due Hollows, i quali (mica stupidi!) hanno già voltato le spalle scegliendo una salutare fuga ad un combattimento all'ultimo sangue presumibilmente breve.
    Benché la mossa non riesca nel suo intento, le due patetiche creature perdono l'equilibrio e cadono tra le sabbie dell'Hueco Mundo con il retro delle maschere incrinate dalla forza del tuo attacco. Benché con un solo braccio l'attacco non sia rivelato letale, hai ancora la tua massiccia forza su cui contare... E a quanto sembra, con simili rifiuti, non ci sarà nemmeno la necessità di utilizzarla appieno.

    CITAZIONE
    Vi offro una possibilità, unitevi a me, fatevi divorare da bravi, non avete da perdere niente. Altrimenti rischiate di finire come questi, morti, e senza alcuna possibilità di vivere nel corpo di qualcun'altro.Se però volete comunque affrontarmi... Fatevi avanti mezze cartucce.

    Mentre ai tuoi piedi le due bestie appena stordite mugolano di dolore -evidentemente ancora aggrappate alla vita-, l'ultima coppia di Hollows rimasta illesa forte dell'esempio dei suoi due compagni sceglie la via che garantirebbe loro una vita più lunga... almeno di una manciata di secondi: dimostrando una velocità inaspettata da due esseri di tal fatta, l'aquila ed crostaceo optano anch'essi per un "ripiegamento tattico", scomparendo nell'oscurità da cui sono apparsi.
    Inseguirli e far seguire loro la stessa sorte dei loro stupidi compagni?
    Pare che non ce ne sia bisogno...
    Un urlo di agonia, seguito da un paio di rumori sordi e da qualcosa che finisce a pezzi si propagano nella pianura proprio dalla direzione dalla quale sono fuggiti. Cosa stà succedendo esattamente laggiù? La risposta è assai facile... Poiché è questa che viene da te, emergendo dalla foschia oscura che circonda l'area illuminata dalla luce lunare all'interno della quale si trova la tua persona.
    Qualcuno, o qualcosa, stà emergendo dall'oceano nero che ti circonda.
    Un rumore di passi strascicati e una voce bassa e monocorde, fanno da contorno ad un cigolio che potrebbe tranquillamente provenire da una armatura poco oliata.
    Ed infine lo vedi... Anzi, li vedi. Perché sono in tre.
    Uno più brutto dell'altro, tre figure umanoidi dall'aspetto solo vagamente simile al tuo si avvicinano alla tua posizione recando con loro i resti dei due stupidi Divoratori di Anime.
    Dell'aquila non resta che il corpo, tenuto all'unica ala rimasta soltanto da un brandello di carne. Il granchio -invece- parrebbe intero, se non fosse per il perfetto buco circolare poco al di sopra del foro che già possiedeva in precedenza.
    Il braccio insanguinato della creatura che lo sostiene per una chela indica con chiarezza come si siano svolti i fatti.
    A quanto pare, questi non sono sempliciotti come quelli di poco fa.

    -Tsk Tsk... ScaPpaRe iN quEstO moDo... dEplOreVolE, moLto DepLorEvoLe...- commenta il primo, scuotendo la testa come se fosse sinceramente rattristato della sorte dei due vostri simili... prima di strappare con un singolo morso una buona metà del corpo della creatura, imbrattandosi di icore nerastro e ruttando con sonora soddisfazione mentre il liquido cola dai lati della sua bocca!
    -ConTieNitI... alMenO di FroNte Ad uN nuOvo ArrIvaTo.- ghigna il secondo, con un tono falso come Giuda, allungandosi verso di te: quello che vedi sulla sua maschera è forse un sorriso? -Ci hAi lIbeRatO deLl'iNcoMbeNza Di oCcuParCi dI quEllE imItaZioNi dI hoLloWs, fRatEllIno... Ti dObbIamO riNgrAziAre, GiuSto RagAzzI?- prosegue poi, sottolineando volontariamente quella che potrebbe tranquillamente essere una provocazione bella e buona.
    Una risata silenziosa scuote le spalle dei primi due, mentre del terzo, celato, puoi osservare soltanto la maschera impassibile. Certo è che il Reiatsu che queste creature in un certo qual modo simili a te sembra essere potente quanto il tuo... A quanto pare non sei stato il solo ad essere attirato in questa landa desolata alla ricerca di un qualcosa che neanche ti sai spiegare.
    Gli Hollows ai tuoi piedi tacciono: sono ancora vivi, eppure percepisci che il loro terrore è ulteriormente aumentato. Difficilmente potrebbero muoversi da dove si trovano ora, paralizzati come sono dalla paura più nera...
    Prima che tu possa aggiungere qualcosa, il primo del gruppetto alza la mano, schioccando le lunghe ed appuntite dita.
    Il terzo -che solo ora ti accorgi essere privo di entrambe le braccia- ululando ti si scaglia contro: è un'attacco sicuramente kamikaze, a giudicare dalla quantità di icore che scorre da dove i suoi arti devono essere stati strappati... A quanto pare non sei stato tu il più sfortunato degli Hollows sopravvissuti fino ad ora in questa landa desertica e cosparsa di cadaveri.
    Ciononostante prestare attenzione a questo nuovo ed evidentemente pericoloso avversario potrebbe non essere una cattiva idea: la sua velocità non ha nulla da invidiare alla tua, e la forza di cui sembra disporre nel potente calcio che ti sferra non appena arrivato ad una distanza adeguata: un colpo diretto al tuo braccio sano, sufficiente per costringerti a tirare fuori gli artigli... Letteralmente!


    CITAZIONE
    Note del QM

    Questo Hollows Energia Verde ha i seguenti parametri:

    Forza: 225
    Velocità: 250
    Resistenza: 200
    Ferite: 10/48

    Essendo privo di entrambe le braccia, hai sostanzialmente gioco facile... Ma attento: può riservarti qualche sgradita sorpresa se lo sottovaluti!
    Mi aspetto una bella risposta, a te la parola.


     
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    Movement III: The mask in the mirror, the beasts on the sand






    Nella tenebra silente dell'Hueco Mundo vige una sola regola, il più forte vince, il più abile trionfa, il più spregiudicato pasteggia. Colui che è il più adatto alla vita misera fatta di sangue e morte che costituisce l'eternita ed il credo degli hollows riesce a scampare alla morte e risorge, più forte di prima, come una fenice rinasce dalle proprie ceneri, per uccidere di nuovo e giungere così a vedere la luce di un nuovo giorno. Centinaia, migliaia di hollows nascono e muoiono ogni eterna mattina sulle pallide sabbie delle dune della muerte venendo sempre rimpiazzati da sangue fresco, un flusso ininterrotto di anime infatti decade ogni giorno, e sempre più morti soccombono all'oscuro richiamo della follia. Questi disperati attirati come farfalle dalla luce di una candela inseguono il disperato miraggio della vita eterna e dell'eterna giovinezza, i loro corpi si disfanno ed i desideri del loro cuore prendono forma creando una barbarica maschera simile ad un teschio che protegge i loro bassi istinti e questo disperato aggrapparsi alla vita. La stessa vita che i dei della morte cercano di sottrarre loro, per proteggere i loro deboli simili, divenuti una mandria da cui è possibile predare a piacimento.

    I patetici sforzi degli shinigami tuttavia sono lodevoli ma in ultima analisi inutili, per ogni hollow purificato infatti altri tre ne prenderanno il posto, e finche esisterà l'uomo essi prospereranno, poichè finquando la lussuria, l'avidità, le malattia e la rabbia dimoreranno nel cuore degli uomini i divoratori di anime avranno vita. Difatti cosa sono gli hollows se non il prodotto di una società spietata e perversa; cos' è l'hueco mundo se non lo specchio della vita quotidiana dei mortali, fragili creature che si ostacolano e si divorano a vicenda per assurgere alla felicità e per sentirsi realizzate.

    La ricerca della felicità tanto praticata dagli umani è la stessa cosa che spinge gli spiriti mascherati a nutrirsi di anime e dei loro simili. Gli hollows non possiedono un cuore, essi al posto della sede dei sentimenti hanno solo un foro freddo e gelido, essi dunque ricercano e bramano i caldi spiriti dei mortali per ritrovare la propria stessa felicità, la stessa che è cercata dagli uomini normali. Gli hollows hanno pagato i loro sovrumani poteri con la propria fragilità, essi hanno gettato via la loro umanità per la potenza e adesso ne pagano il fio; essi ricercano altri affinchè la loro solitudine abbia fine.

    Tra queste creature degenarate e desiderose di comunione con altri spiriti ve ne sono alcune che invece ripugnano la propria umanità e, tramite la fusione con i loro simili ricercano la solitudine. Questi hollows sono profondamente feriti e lacerati dalle vestigia della loro anima e, sconvolti dalle loro voci interiori bramano una cosa sola il silenzio; ricercano l'annullamento per divenire parte integrante dell' amalgama spirituale che compone il loro essere, questi spiriti pravi ricercano e seguono il cammino che li porterà alla rivelazione, all'ascensione e alla consacrazione come i più potenti esponenti della loro razza: i Menos.

    Coloro che diventano Menos traversano un drastico cambiamento, l'amalgama degli spiriti che li compongono li flagella e solo la volontà più forte ed autoritaria può guadagnare il controllo su questa fluida mescolanza di anime. I loro corpi, giganteschi e ammantati di lacere vesti nere rispecchiano questo cambiamento, la loro intelligenza scompare mentre le loro dimensioni aumentano elevandoli al di sopra dei loro simili, essi divengono dunque Gillian, i Menos Grandi, i colossi d'oscurità, le maschere torreggianti, i ghignanti dominatori dell' inferno, i dominatori di quell'inferno chiamato Hueco Mundo, il luogo che essi chiamano:

    Banchetto



    Quella notte uno dei pretendenti al titolo di Menos stava compiendo gli ultimi passi della sua evoluzione, egli aveva ucciso, divorato e sterminato decine, centinaia di suoi simili ed altrettanti miseri e fragili umani; aveva sentito sulle sue carni il morso doloroso di frecce, spade, zanne ed artigli, aveva visto universi paralleli, miseria, squallore, opulenza e abbondanza, aveva conosciuto la vittoria e la sconfitta, aveva assaporato la vittoria e l'amaro sapore della sconfitta e soprattutto era sopravvissuto, aveva scavato una strada nel sangue per giungere sino a quel luogo e non aveva intenzione di fallire, come aveva scoperto per ultimo e a proprie spese un gruppo di giovani e stolti hollow. Essi avevano sfidato il dominatore di quelle dune ed erano caduti preda, come i loro predecessori della sua furia.


    Eshi si stagliava sopra i cadaveri come un idolo malefico e primievo, una vista che avrebbe gelato i cuori di innumerevoli uomini, nulla in lui lasciava supporre debolezza o esitazione, era il ritratto della morte, e incarnava il massacro.
    Egli bramava la distruzione e il sangue, poichè null'altro avrebbe potuto saziare la sua fame, egli era stato svezzato ed era cresciuto con una dieta a base di massacro. Due scarti si rotolavano piagnucolanti ai suoi piedi, nei loro occhi si leggeva una muta richiesta di pietà, in quelli di "Painter" invece non ve ne sarebbe potuta trovare nemmeno un oncia.La creatura serpentoide si contasse quando il tacco corazzato del suo trionfatore le scavò un foro nella pelle. Il tempo scorreva mentre la luna giaceva immobile nel cielo.La sabbia volava nel vento terso del deserto mischiandosi ai residui spirituali dei caduti, che aumentavano sempre di più ogni volta che un altro sfidante cadeva a terra privo di vita. I due sopravvissuti alla strage del ricercato della SoulSociety caddero preda di altri cacciatori; l'Hueco Mundo non tollerava i deboli.

    Ed essi giunsero da oltre la duna, in tre, come deformati da un grottesco specchio, camminarono verso di lui. Tre Painter traversarono la duna celati dalla polvere, gli insanguinati resti dei loro pasti ancora pendevano dalle loro mascelle sbavanti, la nobiltà che Eshi presentava sulla sua persona era pervertita e sovvertita in quelle patetiche imitazioni, che di nobile avevano solo l'aspetto. Essi parlorono come peoni, nulla nelle loro parole li rendeva migliori di coloro a cui avevano appena spento la vita, la loro esistenza era per lui un insulto insanabile, che solo con la morte sarebbe stato estinto.

    Egli stette in silenzio, poi come ad un segnale convenuto uno di loro, un manichino senza braccia si diresse verso di lui e con uno sguardo di sfida il duello iniziò.

    Ist Sthasimus: The duel of the twins





    L'hollow privo di braccia partì alla carica ululando mentre rivoli di bava colavano tracciando scie luminose che si perdevano nel buio della notte, i piedi corazzati calcavano con forza il terreno sollevando sbuffi di polvere e frammenti di reishi cristallizzate. Spinto dalla forza e dall'inerzia il divoratore corazzato mirava al proprio simile, le sue pupille, celate da una maschera alquanto simile a quella dei suoi fratelli, brillavano di odio e di fame; egli avanzava privo di paura, la sua mente era stata corrosa dalla follia e adesso cecamente correva verso la sua preda, il suo carnefice ed il suo destino. Come un fulmine percorse il declivio della duna su cui si trovava schiacciando innumerevoli cadaveri, tra cui forse vi era quello che lo aveva così gravemente mutilato, saltò la carcassa del possente mammuth e nella sua cieca rabbia travolse le secche zampe del ragno spargendole ovunque in schegge.
    Infine arrivò davanti ad Eshi.

    "Painter" vide il clone giungere nelle sue immediate vicinanze e contraendo i muscoli si preparò a reagire all' assalto in arrivo. Le sue nocche scrocchiarono mentre un ghigno di soddisfazione si dipingeva sul suo piatto ed inespressivo volto. Il nemico arivò e sollevò il piede per sferrargli un potente calcio alle costole.
    Dio, quanto è prevedibile
    Pensò l'hollow nel vedere l'ovvio attacco del suo avversario. Con tutta calma si limitò a girare la mano e la spostò avanti con l'intenzione di afferrare per la caviglia l'assalitore. Inspirò a fondo mentre il piede si avvicinava fischiando.
    Non appena il piede impattò contro la mano egli richiuse le dita serrandole in una morsa implacabile.

    Con l'avversario intrappolato sperava di avere gioco facile.

    Sollevò dunque il piede destro sempre tenendo nella mano la gamba avversaria e lo scagliò al collo del nemico, cercando di tenerne la testa sollevata con la pressione della punta corazzata. Poi iniziò a tirare con forza, immettendo reiatsu nella caviglia, stille e poi fiumi di energia affluirono mentre cercava di staccare via la gamba nemica dalla sua sede nel bacino.
    CITAZIONE
    1/2 di basso a Forza nella gamba e nel braccio destro
    Forza:225 => 275

    Una volta resa inutilizzabile la gamba nemica avrebbe lasciato la presa ed avrebbe sferrato un pugno alla gamba rimasta.
    Poi caduto a terra il nemico se ne sarebbe poi cibato, sfracellandone prima la maschera.
    Sperava che i compagni del morto lo lasciassero almeno impadronirsi delle spoglie del vinto.


    CITAZIONE
    Statistiche:
    Forza: 225 => 275
    Velocità 250
    Resistenza 225
    Kidou 200

    Reiatsu utilizzato:
    1/2 di basso (x2)
    Reiatsu rimanente:
    Bassi: 13/14
    Reiatsu rimanente espresso in marginali
    Marginali: 52/56

    Tecniche utilizzate:
    ///


    Stato Psicologico:
    Desideroso di combattere e ansioso di evolversi

    Stato Fisico:
    °Braccio destro reciso
    °Ala sinistra menomata gravemente
    °Ferite di varia natura sul resto del corpo

    Totale Ferite: 24/48

    Difesa
    °Parata del calcio nemico con il palmo della mano

    Attacco
    °Blocco della gamba nemica con il palmo della mano
    °Calcio alla gola avversaria con blocco della testa verso l'alto
    °Trazione (Potenziamento forza) della gamba nemica con l'intento di reciderla o renderla inutilizzabile
    °Una volta resa inutilizzabile la gamba pugno alla gamba di sostegno con conseguente caduta nemica
    °Distruzione e divoramento della maschera

     
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    Batallions of fear
    Soon. Armageddon.



    Combattimento veloce, quello in cui sei stato tuo malgrado (o forse no?) coinvolto.
    Differente esperienza, differente ferocia... ed un braccio in più ti hanno consentito di avere una facile vittoria sul tuo avversario: bloccando la gamba, hai provato un sadico piacere nel torcerla una, due volte prima di strapparla di netto. Da quel momento in poi lo scontro vero e proprio è cessato, diventando una vera e propria carneficina: mentre la creatura -urlando pazza di dolore- cessava di vivere, hai sparso tutt'attorno brandelli di maschera e carne insieme sbocconcellando quella che pochi secondi prima era la sua testa.
    Sono trascorsi una trentina di secondi al massimo quando ti alzi, la bocca ancora sporca di sangue, preparato a fronteggiare gli altri due Hollows. Che vengano pure, troveranno pane per i loro denti... Ed una fine rapida e dolorosa!

    -Mmm... A quAntO paRe hAi dAvvEro PasSatO il TesT, frAteLliNo!-commenta il più vicino degli Hollow rimasti, quasi non si aspettasse di meno dalla tua persona. Mentre carne e maschera del loro compagno vengono rapidamente divorati, i due Divoratori di Anime rimasti ti si avvicinano, alzando le mani in una parvenza di diplomazia,
    -EshI KisAki dEllE duNe oCciDenTalI... ti Sei FatTo uNa ceRta FamA "paIntEr"- spiega la creatura mentre sulla maschera priva di occhi si delinea un sorriso tutt'altro che rassicurante.
    Cosa ha intenzione di fare? Di attaccarti?

    -...Ma sTà tanQuiLlo, noN abBiaMo cAttIve InteNziOni. VogLiaMo sOlo QueLlo Che VuoI tu: CapIre Cos'E' quEst'AnsIa cHe cI spIngE ad UccIdeRe qUesTi iNutIli RifIutI... e peRchE' prOprIo nOi tRe sIamO StaTi sPinTi a RadUnaRci In qUesTo lUogO.-
    Dicendo ciò, L'essere si guarda attorno fino a trovare quello che -apparentemente- stava cercando: una maschera di un Hollow sufficientemente frande da permettere ad un'essere umano di sedersi sopra.
    Azione che il Divoratore di Anime mette subito in pratica, mentre l'altro scruta in silenzio l'orizzonte come tentando di percepire qualcosa che non c'è. Perché adesso attorno a voi è il più totale silenzio.
    Ora che hai modo di osservarli meglio, puoi accorgerti che i due rimasti non sono particolarmente in forze... Centinaia di minuscoli graffi, tagli ed escoriazioni ricoprono i loro corpi, segno che anche loro non devono essersela vista particolarmente bene nel tragitto che li ha condotti fin qui.
    Inoltre, persino sotto l'apparente calma e disinvoltura del primo puoi scorgere i barlumi di una tensione tuttora molto forte, quasi presagisse qualcosa di imminente e terribile.
    Sono trascorsi nemmeno un paio di minuti (a meno che non succeda qualcosa prima) che quet'ultimo riprende a parlare, ed anche stavolta le sue parole sono dirette a te.

    -CreDi cHe nOn nE arRivEraNno AltRi? iLlusO... diEtrO di Noi Stà Per ScaTenArsi L'inFerNo. sE voGliAmo SopRavVivEre, DobBiaMo fAr fRonTe cOmuNe. cHe tU lo VogLia O no.-
    Parole abbastanza strane, ed in qualche modo offensive... Ma la cosa potrebbe corrispondere al vero, almeno stando a giudicare da quanti Hollows hai fatto fuori da te solo fino a quel momento.
    Se vi è una ragione dietro al vostro aspetto fisico abbastanza somigliante, potrebbe essere proprio quella descritta dal tuo simile: l' "inferno" da lui accennato, non deve essere qualcosa di molto diverso da quanto hai provato tu fino a questo momento... Con la sola eccezione che loro erano in tre, e la loro pericolosità non sembra essere tanto minore della tua.

    -EccOli... HanNo fAttO in FreTta.- mormora -aprendo bocca per la prima volta- il secondo, indicando l'orizzonte.
    Orizzonte... Che pare addirittura muoversi in lontananza!
    Potrebbe esere un effetto derivante dal calore del suolo... Se solo non fosse perennemente notte nell'Hueco Mundo! Nessuna speranza che si tratti di un miraggio, dunque.
    Altre deboli e patetiche creatur, niente di nuovo.
    Se stavolta il loro numero non fosse tanto grande da cprire intere dune, in una tempesta capace di spazzare via tutto e tutti.
    Prima da una direzione, poi anche da quella opposta, fino a quando -tutt'attorno a voi- un rumore cupo e continuo inizia a risuonare nell'aria.
    Sono passi.
    Passi di molti più Hollows di quanti tu ne abbia mai uditi finora.
    ...E -a giudicare da quello che adesso vedi- sembra che il loro bersaglio siate proprio voi tre!
    Tra quanto arriveranno qui? Ore? Minuti?
    Quel che è certo, è che fuggire non è la soluzione giusta, il tuo stesso corpo te lo stà dicendo a chiare lettere.


    CITAZIONE
    Note del Master:

    Descrivi fino al momento in cui l'orda illimitata di Hollows si abbatterà sul luogo ove vi trovate... Prego, a te la mossa.


     
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    Movement IV: Barbarians on battleground, the Stampede






    IL modo migliore per sopravvivere è riuscire a risalire la catena alimentare, una volta che si è raggiunto il vertice della piramide ci si può dunque ritenere, salvo eventuali interventi esterni, relativamente al sicuro.
    E' una legge siglata dalla natura stessa e dagli dei, il pesce grande mangia il più piccolo, il più forte trascina a terra e divora il più debole.
    Lo stesso ragionamento non esclude certo gli hollows.
    L' hollow mangia il kompaku, gli hollows divorano i semi-hollows e i menos divorano gli altri predatori di anime.
    Dunque, è da ritenere che il destino delle creature più deboli sia quello di venire distrutte?
    Assolutamente no.
    Dove la natura non ha dato potenza ha dato il numero, se il singolo non riesce a trionfarecomenon possono riuscirci centinaia, milioni, miliardi di creature affamate, in grado di abbattere qualunque nemico con il mero peso del numero?
    Un semplice pesce come un piranha preso e tirato fuori dall' acqua non può dareniente di più che un taglietto, eppureun centinaio di quei minuscoli animaletti può facilmente spolpare un bue in pochi secondi.
    E' una legge del mondo dei vivi, la si trova nella giungla, nella savana, nelle città, ovunque.

    L'hueco mundo non fa eccezione, ogni giorno creature potentidi dimensioni elefantiache vengono trascinate a terra, uccise e divorate da orde composte da miriadi di minuscoli hollows bramosi di nutrimento.
    Tuttavia una cosa differenzia i minuti assassini del mondo dei divoratori di anime dalle loro controparti viventi, la loro sete di sangue è superiore persino a quella deoi loro fratelli più grandi, essi sono mossi solo dall' istinto e dalla rabbia data loro dalla coscienza della loro condizione, sanno infatti di essere gli scarti,i rifiuti, la feccia,esseri inutili disprezzati e odiati. Quale è dunque il modo migliore per ottenere la rivincita se non umiliare i loro fratelli maggiori corrodendoli con una infinità di minuscoli e dolorosi morsi?
    Nelle loro fauci spalancate il sapore della carne e del sangue si mischia al gradevole sentore della paura e della rivincita, colmandoli di una frenesia autodistruttiva....

    Il pericolo più grande delle dune della muerte è però rappresentato da una amalgama di esseri ancora più peggiore e malefica,la furia e la rabbia di centinaia di hollows guidate da una unica coscienza e racchiusa in un unico immenso e torreggiante involucro di materia spirituale conosciuto comunemente come Menos, Gillian, Menos grande, Grande hollow, una creatura colossale ammantata delle stesse tenebre che ne impestano il grande e perverso cuore pulsante, un muscoloch pompa reiatsu e oscurità dove un cuore umano trasporterebbe invece plasma e sangue. Sono i Menos i veri dominatori dell'Huecomundo, figli bastardi di migliaia di esseri violenti ed incontrollabili, padroni di molti dentro uno solo, signori di popolo formatoda un solo individuo, essi sono perfetti, macchine di morte indistruttibili e incontrollabili, l'epitome degli hollows, giganti furiosi flagello dei viventi.

    La nascita di uno di questi colossi è già di per se un evento raro, essi sono infatti creature la cui venuta al mondo è un avvenimento speciale e unico, tanto che nasce un Menos ogni molti anni, infatti è difficile, se non impossibile, che tra tutti i gillian ne nasca uno dotato di sufficiente raziocinio da sopravvivere ai suoi fratelli.
    Tutavia quando uno di questi rarissimi costrutti viventi sorge a nuova vita il mondo compie inesorabilmente un altro passo in direzione dell'annichilimento totale.

    Ed infin la bocca sollevò dal fiero pasto
    -Dante Alighieri, Inferno,canto XXXIII-



    Ascoltò con immensa gioia la gamba dell' avversario mentre si torceva e scricchiolava sinistramente; le giunture si spezzavanomentre uscivano dalle loro sedi,la corazza si frantumava sotto la sua presad'acciaio, la carne si lacerava come un sottile foglio di carta mentre i tessuti si sfaldavano mettendo a nudo i muscoli e le vene pulsanti sottostanti. Sangue nero ruscellava dallo squarcio aperto nell'anca del suo nemico mentre la sabbia si aggregava in concrezioni rossastre a contatto con il caldo liquido scuro; impresse una torsione più forte e fu ricompensato da uno schiocco sonoro, la caviglia adesso non era niente di più cheun mucchio di cartilagine senza ordine logico alcuno.
    Perle color pece scorsero sulsuo piede candido imbrattandolo,poichè il suo nemico, avvolto dal dolore e flagellato dalla sofferenza si doveva essere morso la lingua; dalla bocca sigillata provenivano mugugni che preannunciavano solo agonia e odio. Osservò sempre piùsoddisfatto ilsuo operato, quellacreatura era così simile a lui, doveva analizzarla, sapere come era fatta, che forma aveva e in che modo avrebbe potuto sfruttare le informazioni acquisite, tuttavia i suoi compagni rimanvano ancora una incognita... No,erano un grosso problema.
    Quando si fu stufato della sua analisi gettò a terra quel relitto mascherato e, pernon farlo andare sprecato lo divorò, non sentendone il sapore, nè l'odore, ne l' anima...da troppo tempo ormai non sentiva più la gioia provata nei primi momenti, si sentiva vuoto dentro, anzi si corresse mi sento di nuovo vuoto dentro.

    Poi il capo di quel male assortito trio di kagemusha si rivolse a lui, con parole che mai si sarebbe aspettato di udire
    CITAZIONE
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    Lo disse sorridendo, e Painter sapeva che era sincero, nonostante la maschera a specchio infatti quell' hollow era lui,così come sapeva anche che alla prima occasione l'avrebbero tradito... dopotutto loro erano lui.

    Tuttavia come non succedeva da molto tempo Eshi aveva finalmente avuto l'occasione di parlare civilmente con qualcosa che non fosse morto o urlasse disperatamente in preda al terrore. Quindi come il suo sosia si mise a sedere lui lo imitò prontamente, afferrò il cranio bulboso dell'hollowelefante appena abbattuto e ci si appoggiò sopra comefossestato una poltrona, accavallò le gambe e pose la mano rimanente sulle ginocchia badando però a rimanere sempre più in alto del suo interlocutore, dopotutto era a casa sua,e loro erano entrati nel suo territorio.
    Smosse la mano come a far cenno di continuare...
    tuttavia l'altro sembrava non voler proseguire.
    Decise dunque di riattizzare il fuoco della conversazione, una occasione così non doveva assolutamente andare sprecata
    Sapete, sono davvero contento di aver trovato qualcuno disposto a parlare, negli ultimi tempi tutti coloro con cui ho avuto a che fare hanno cercato di tagliarmi la gola o hanno tentato,inutilmente devo dire, di fuggire in preda al panico: sapete, è così terribile non avere nessuno con cui instaurare una qualche forma di dialogo,in questo deserto non si trova una creatura disposta ad ascoltare neppure ad offrire decine di anime...
    Fece una pausa mentre si gingillava con la croce d'argento del ragazzino vestito di bianco, il suo primo trofeo di caccia e un memento costante ad evitare i dardi di luce scagliati da quello stesso arco che da lì era stato prodotto.
    Riprese il suo discorso
    Dalle vostre parole signori deduco che avete anche voi avvertito quella strana e bizzarra sensazione
    Sapeva benissimo di cosa si trattava, ma voleva che gli altri scoprissero le loro carte, voleva, anzi doveva saperne di più
    Così come immagino sappiate cosa ha spinto tutti i molesti vicini dei territori confinanti a radunarsi qui alle mie porte giusto? Comunque ora come ora dovrebbero averci dato un po'di tregua
    L'altro lo interruppe bruscamente

    CITAZIONE
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    Quelle parole lo colpirono nelprofondo dell'animo, sapeva che ne sarebbero arrivati altri, ma diavolo, che addirittura gli proponessero una alleanza...
    Sogghignò,davvero erano le sue copie, avevano la stessa identica strafottenza, tuttavia gli mancava quel poco di diplomazia necessaria, la stessa che gli aveva permessodi fregare tanto facilmente quel bastardo di Von Liebewitz in quella stupida dimensione parallela, la cicatrice sul suo braccio destro gli ricordava ancora quel piccolo incidente di percorso, tuttavia adesso due denti del"cacciatore" abbellivano la sua collezione di trofei, una collezione destinata a crescere, ne era sicuro.
    Comunque sollevò le spalle e con il tono più amichevole che possedeva esclamò
    E così sia, miei nuovi compagni, pssano le nostre vite essere lunghe e prospere,e quelle dei nostri nemici brevi e dolorosamente inutili!
    Scimmiottò il gesto di sollevare un immaginario calice.
    Una alleanza...era più di quanto avesse programmato di ottenere in quella giornata, con un po'di fortuna sarebbe riuscito a trarne il massimo vantaggio possibile.

    POi, all' improvviso, l'inferno che era stato preannunciato giunse con un sordo rumore simile ad un rombo di tuono lontano, le dune si scossero,come un corpo febbricitante in preda ai bollori che lotta per espellere la tossina da dentro di se. Centinaia, migliaia di hollows di infimo rango sorsero da ogni lato correndo verso di loro come una mandria inferocita:falci, artigli, fauci e grida sorsero nell' aria mentre miriadi di corpi si pressavano e uccidevano gli uni con gli altri per essere i primi ad affondare i loro corpi dentro la sostanza dei tre membri del triumvirato appena formatosi.
    Ululavano, strepitavano, bisticciavano come bambini litigiosi in cerca di un giocattolo, o come divoratori di carogne sopra una carcassa gigantesca.
    Tuttavia ne i giocattoli nè le carcasse sapevano combattere, cosa che invece i tre Eshi sapevano fare, e pure bene.

    "Painter" scrocchiò le dita della mano fantasma, prima di ricordarsi che non c'era più, adesso poteva solo contare su un arto funzionante. Non era un problema,lui era un hollow,un dominatore,un signore dellamorte,un sovrano di quelle dune sconfinate,e in piùuna cosa del suo passato se la ricordava,era un patito di RPG,ricordava ancora quelle notti insonni passate a giocare davanti a quella bizzarra macchina chiamata computer, e si ricordava un'altracosa, lui era veramente bravo a quei giochi.
    Iniziò a impartire ordini,cercando di sembrare il più autorevole possibile, doveva convincerli se volevano sopravvivere.
    Ascoltatemi! Ho un piano, rimanere fermi qui ci porterà solo a morire inutilmente,se vogliamo avere una chanche di sopravvivere dovete seguire le mie istruzioni,la chiave della vittoria è la mobilità, sfondiamo l'accerchiamento e facciamo impattare tra loro le fasce laterali, tuttavia se vogliamo riuscire a passare dobbiamo coordinare i nostri attacchi,TU
    si rivolse a quello con cui aveva parlato
    Ci aprirai la strada eliminando gli avversari più vicini,mentre TU ti muoverai subito dietro di lui eliminando con un paio di bordate energetiche tutti quelli che cercheranno di oltrepassarci ai lati.
    Fece una pausa mentre illustrava il piano disegnandolo con un dito sulla sabbia
    IO invece mi occuperò di eliminare tutti quelli che attaccheranno dall'alto evitando così brutte sorprese.
    Li guardò fissi in viso mentre il tremore si faceva più forte,dovevano fidarsi l'un l'altro, che cosa stupida pensò mestamente, però si senti in dovere di ribadire il concetto
    Sentite, io non voglio morire e immagino voi proviate la stessa cosa, la vittoria e in questo caso la nostra sopravvivenza dipende dal gioco di squadra, potremo ucciderci dopo, quando avremo sistemato questi idioti e avremo fatto un lauto pasto,spero che nussuno di voi arda dal desiderio di esere seppellito da una valanga di pulci rabbiose. DUnque ve lo chiedo ancora una volta, siete disposti a farecomehodetto e a sopravvivere?
    Dentro di se tremava come una foglia, la sua vita era appesa ad un filo, ma all'esterno era impassibile
    Dovevano riuscire a collaborare.

    [Se accettano di seguirlo]
    La valanga giunse su di loro, ma erano pronti.
    Poi caricarono.
    Dalle labbra di Eshi giunse un grido, testimonianza di un passato che avrebbe dovuto dimenticare,ma che forse gli avrebbe salvato la vita
    JET STREAM.........ATTACK!!!!!!



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    Reiatsu utilizzato:
    1/2 di basso (x?)
    Reiatsu rimanente:
    Bassi: (?)/14
    Reiatsu rimanente espresso in marginali
    Marginali: (?)/56

    Tecniche utilizzate:
    (?)


    Stato Psicologico:
    Teso come una corda di violino, determinato a sopravvivere ad ogni costo

    Stato Fisico:
    °Braccio destro reciso
    °Ala sinistra menomata gravemente
    °Ferite di varia natura sul resto del corpo

    Totale Ferite: 24/48
    ///

    Attacco
    °Estallido (per ?)

     
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    Back in Black
    The endless victims looking up in fear
    Now, who are the fools?



    Sorprendentemente, le creature ridono difronte al tuo appassionato monologo quasi tu abbia detto qualcosa di incredibilimente divertente.
    -"SopRavVivEre DicI...?- sogghigna uno dei due, mentre i primi e più veloci Hollows iniziano a delinearsi all'orizzonte. Sono tanti, davvero tanti... Eppure nel tuo cuore (o ovunque si suppone tu possa ancora provare emozioni) vi è ancora speranza di riuscire a scamparla.
    -ComE diCevA un PasTorE neL moNdo TerRenO, il Mio UltImo PasTo...- sibila dietro la maschera monocromatica, gorgogliando di autocompiacimento per lo stupido gioco di parole - "Se iL chIccO di GraNo cAdutO in TerrA noN muOre, RimAne SolO; se InvEce MuoRe, pRodUce MolTo fRutTo", EshI kiSakI.-
    Una scimmiottatura, la sua, alquanto grottesca... Pronunciata con un doppio significato tanto inquietante da gelarti il sangue nelle vene (se ne avessi ancora). Significa dunque che il vostro destino è già scritto? O che queste due creature non stanno cercando che la morte?
    -Non AvvErtI anChe Tu uNa sTraNa eUfoRia? Non VorResTi aNdaRteNe dA quI, veRo??? è Il tUo sTesSo cOrpO chE te Lo cHiEde!- ti domanda, senza mutare espressione.
    Ma la sua non è una domanda, poiché sa già la risposta.
    E la sai anche tu.
    In questi giorni avresti avuto mille occasioni per andartene... Ma non l'hai mai fatto. Perché?
    Forse, perché senti che qualunque cosa ti aspetti, si trova proprio qui in questa piana disseminata di cadaveri non ancora scomparsi di Hollows defunti, deboli che non sono riusciti a sopravvivere abbastanza a lungo per vedere un simile spettacolo.
    Realizzare ciò che accadrà è fin troppo facile.
    In realtà la massa di creature non si stà dirigendo qui perché ci siete voi.
    Ciò che li ha condotti qui è la stessa ragione che ha spinto voi tre a riunirvi in una tregua temporanea: la consapevolezza di combattere fino alla morte, non per dovere... Ma perché così è scritto nella vostra anima corrotta.
    E' un dovere al quale non dovete né potete sottrarvi, e che niente e nessuno vi impedirà di compiere nel miglior modo possibile!

    -Ti sEguIreMo, fRatEllIno, E saI peRchE'?- conclude quindi quello che finora ha parlato -Lo fAreMo pErcHE' seMbrA daNnaTamEntE diVerTenTe!-

    CITAZIONE
    JET STREAM.........ATTACK!!!!!!

    Come un sol corpo vi scagliate contro la marea ondeggiante, bruciando nel giro di una manciata di secondi la distanza che vi separa dai primi -sparuti- divoratori di anime.
    Mentre la terra sotto i vostri piedi comincia a tremare, i primi avversari vengono falciati con semplicità quasi allarmante dal vostro attacco combinato, ed i pochi superstiti ai tuoi primi attacchi vengono eliminati dai tuoi compagni, che ti seguono a ruota.
    Poi, la corsa si fa camminata veloce, la camminata veloce passi sempre più cauti.
    Quindi lo slancio iniziale si esaurisce, ed ha inizio l'inferno.
    Circondati da una muraglia omnidirezionale di maschere ed arti, lo spazio per combattere si restringe sempre di più.
    Se mai c'è stato un momento di vendere cara la pelle, questo è arrivato.
    Non è più quesione di quanti siano, o se riuscirete a sopravvivere.
    La sola domanda è... Quanto ancora resisterete?


     
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    Movement V: Barbarians on battleground, last man standing
    -Heeding the call, one and for all, never surrender in glory we fall
    Brothers united, let's stand up and fight
    fulfilling our fate we are heading the call!-






    Un'artiglio falcato scese dall' alto sibilando mentre recideva allo stesso modo aria, vento sabbia e carne dividendo l'hollow in due sanguinolente parti della stessa identica misura; non avendo più una spina dorsaleche tenesse insiemeil corpo l'hollow dalle sembianze di scimmia crollò afflosciandosi sulla rena pallida, prima di venire calpestato da centinaia di zampe avversarie, poi venne una bestia dallesembianze di cinghiale,gli artigli le strapparono una zampa gettandola in aria mentre un secondo paio di mani gli afferrava il collo torcendolo e piegandolo ad una angolazione innaturale.
    Il suo grido stridulo di dolore si mischio alla cacofonia di urla, ululati, strida e ringhi che saturavano la tenebra perenne di quel mondo.
    Un ibrido tra demone, maiale e corvo saltò in aria evitando l' otto di morte mormato dagli arti del primo di quell'eterogeneo gruppo di copie, ebbe appena il tempo di fissare il secondo del gruppo che una sfera dienergia corruscalo investì in pieno volto strappandogli la maschera e facendolo precipitare nella moltitudine sottostante, dove fu immediatamente ridotto aduna poltiglia informe dalla massa rabbiosa e famelica.
    Un gigantesco rospo obeso e rigonfio vomitò un fiotto di acido sciogliendo indistintamente carne e ossa gracidando la sua rabbia prima di essere azzittito da un raggio arancione di reiatsu estremamente preciso, il millepiedi mascherato che aveva sparato fu a sua volta preso, smembrato e divorato da un' orda di minuscoli ragni che scavarono gallerie nella sua polpa sino a renderlo uno scheletro vuoto.
    Centinaia, migliaia di hollows si stavano affrontando nella pianura come nel Walhalla vichingo, centinaia di vite scomparivano ogni istante travolte da un flussoininterrottodi zanne e artigli rabbiosi, creature di tutte leforme e ditutte la dimensioni, caratterizzate unicamente dalla propria maschera si stavano massacrando in quel bagno di sangue per vedere chi era il più forte, spinte unicamente dal proprio istinto.

    Un lupo gigantesco strappò ruggendo il braccio ad un serpente con otto mani per poi finirlo con un colpo di artiglio, lo stesso lupo fu raggiunto alle spalle da un trio di mostri simili a capre che lo squartarono in una pioggia di sangue. Un enorme minotauro smulinava una enorme clava di ossa scagliando nell' aria figure corazzate e molli mucchi di carne tremebonda incurante dei numerosi aculei conficcati nel suo petto, sangue colava dalla sua orbita oculare destra, laddove un divoratore di anime dalle sembianze di gufo l'aveva sfregiato; una ventina di granchi, simili a quello che aveva assalito Eshi si arrampicarono su di lui strappando grossi brani di carne e lembi di pelle dalla sua forma...
    Una pioggia di deflagrazioni li trasformò tutti in torce ululanti mentre la loro sembianza si scioglieva rendendoli carbonella fumante.
    Alla loro destra un trio di scheletri in armatura li superò ridacchiando, stavano trionfando grazie alla tattica,e non grazie ad una qualunque altra abilità particolare.
    Altre due bestie caddero a terra prive di vita mentre l'ala e il braccio rimanenti di "Painter" le agganciavano e distruggevano le loro facce coperte da strati di reishi.
    L'hollow senza un braccio ridacchiò mentre un pipistrello bianco di tre metri cadeva a terra in preda alle fiamme schiacciando altri contendenti di quel combattimento folle e insensato.
    Adesso andiamo a destra! Vedo una apertura!
    Si infilarono in una massa compatta di formiche gigantesche.

    Corpi rotondi e nodosi volarono in aria spargendo bile nerastra sul terreno sottostante; dalla gola di Eshi partì un'altra scarica di energia mista a sangue; la sua gola infatti si stava distruggendo a causa degli intensi sforzi.
    Poi con sua disperazione si rese conto, non riuscivano a passare attraverso quella muraglia di carne, la sua lama colpì ancora, strappando brani di carne,mauna creatura simile ad una mantide religiosa lo spinse a terra negli spasmi della morte rompendo la formazione che erano riusciti a mantenere per così tanto tempo.
    Imprecò sonoramente quando quello che doveva essere un banale massacro si trasformò in un carnaio senza regole, tagliò squarciò, smembrò mutilò finche ebbe fiato in corpo, attorno a lui si era formato un cumulo di cadaveri irriconoscibili.
    Sanguinava da decine di ferite, la sua schiena era una distesa informe, la sua armatura candida, di cui andava tanto fiero era imbrattata di icore nero, incrinata e frantumata...
    La sua volontà era l'unica cosa che lo teneva ancora in piedi, i suoi "fratelli" erano spariti dalla sua vista, offuscata ma ancora in grado di vedere i mostri infiniti che si stavano avvivcinando.
    Non sono ancora finito maledette piattole... ringhiò affannosamente mentre sollevava la mano coperta di sangue e interioraNon mi farò divorare da voi inutili aborti, io non sono certo una facile preda, ve ne accorgerete, chi di voi dannati rifiuti ha il coraggio di farsi avanti? Allora, vi stò aspettando!
    Agitò pigramente l'artiglio solitario nell' aria.
    Le urla attorno a lui erano lontane, ovattate, il mondo ondeggiava ignorando una creatura che prima aveva prediletto e benedetto.
    Certo, Eshi sarebbe stato felice di morire e appagare così quel desiderio che provava nel proprio animo, ma una parte dil ui non voleva abbandonare quella sterile terrache chiamava casa, era già deceduto una volta, e aveva troppe cose ancora da fare per rimetterci la pelle in quel modo.
    Nel frattempo suoi carnefici si avvicinavano sempre di più

    Deciso a rimuovere quella minaccia "Painter" caracollò in avanti, carico di istinti omicidi.
    Poi cadde a terra, la sua gamba destra non rispondeva più ai suoi comandi, al suo posto si trovava adesso una cruenta rovina di frammenti ossei misti a sangue.
    Il ricercato dalla Soul society si chiese come avesse fatto stranamente a non accorgersene prima, ma tutto scese in secondo piano, i passi si avvicinavano e lui non era ancora finito, non così, non in quel luogo, in quel posto e in quel momento.
    Tracciò la sua firma sulla sabbia, questa era un'opera d'arte da immortalare per sempre pensava, la sua mano tremava e gli era difficile scrivere con quegli spasmi.
    Infine sollevò la testa in avanti e trovò a malapena le forze per sputare in terra un'ultima volta.
    Le maschere bramose della sua essenza sbavavano sulla sabbia rossa di sangue.
    Dalle labbra di Eshi fuoriuscì solo una parola, il cui tono esprimeva tutta la voglia di sopravvivere, voleva vivere, non poteva morire, aveva ancora infinite cose da fare.


    Le zanne sibilarono...




    Merda






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    Reiatsu utilizzato:
    ???
    Reiatsu rimanente:
    Bassi: ???/14
    Reiatsu rimanente espresso in marginali
    Marginali: ???/56

    Tecniche utilizzate:
    ///


    Stato Psicologico:
    Nonostante la situazione disperata vuole sopravvivere a tutti i costi

    Stato Fisico:
    °Braccio destro reciso
    °Ala sinistra menomata gravemente
    °Ginocchio frantumato
    °Ferite di varia natura sul resto del corpo

    Totale Ferite: ???/48
    ///

    Attacco
    ???



    Edited by Allen92 - 2/7/2009, 23:32
     
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    Mentre le tenebre calano su di te, non puoi fare a meno di pensare a quanto il destino sia stato crudele con te, vittima tra tante di tutto questo massacro... Il cui scopo per ora ti sfugge.
    Privo ormai di un corpo, la tua coscienza sospesa nel limbo privo di luce che precede l'estinzione maledicendo la marea brulicante che ti ha ucciso (si, perché alla fine questo è ciò che è successo in sintesi), quei maledetti dei tuoi compagni, e -soprattutto- la tua debolezza.
    Evidentemente non eri abbastanza forte da poter sopravvivere ad una prova del genere, e la tua prematura dipartita è stata qualcosa di inevitabile.
    Trascorre un tempo che a te pare durare ore, giorni mesi... E che forse non è che un battito di ciglia.
    Quindi, mentre la rabbia che ti pervade non accenna a smettere e -anzi- cresce ogni istante di più, avverti una voce.
    Beh, non sono proprio parole quelle che odi, anche perché a pronunciarle non sono corde vocali né sei più in possesso di orecchie in grado di percepirle.

    <ma gUarDa... aLloRa sEi sTatO maNgiAto AncHe tU, "frAteLliNo"...>
    Una voce sgradevole, che probabilmente avresti volentieri fatto a meno di dover ascoltare di nuovo. Coime diavolo è finito anche lui in questo piano di tenebre sconfinate? E soprattutto, dove diavolo si trova? Impossibile a dirsi, dato che non possiedi né occhi per vederlo né mani per poterlo strozzare.
    <se sEi qUi... vUol DirE chE anChe Tu rIveNdiChi Il dIriTto Di dOmiNarE... maLe, mOltO maLe...> commenta, mentre un senso di gelo ti mozza il respiro, o per lo meno lo farebbe se tu avessi ancora polmoni per farlo.
    "Diritto di dominare", cosa diavolo significano queste parole? Cosa potresti dominare in questa condizione? Eppure, mentre le sue parole ti rimbombano attorno, capisci che forse queste parole hanno un senso.
    L'ambiente che fino ad ora hai percepito come distante ed imperscrutabile non è infinito: possiede una forma grande, molto più grande rispetto alla tua minuta coscienza, ora non più grande di una sua frazione.
    Era troppo grande, e perciò non sei riuscito a rendertene conto... Ma ora la situazione è cambiata, e a far si che ciò avvenisse è stata questa voce prepotente ed ironica allo stesso momento. Queste frasi hanno -per così dire- "rischiarato" l'ambiente facendoti capire a grandi linee dove ti trovi.
    Tu, lui... E chissà quante altre coscienze siete all'interno di qualcosa.
    Qualcosa di grosso, e di molto pericoloso.
    E mentre l'eco di questa voce si spegne, molte, moltissime altre assai più flebili urlano, gemono, bestemmiano e latrano le une con le altre formando un brusio continuo ed estremamente snervante: Un corpo possente, formato da cento, mille, centomila entità diverse... Ed in perenne conflitto tra loro.
    Come è possibile che una sola di esse assuma il controllo?
    A giudicare dal tono, e dal senso di arroganza che domina le sue parole, l'Hollow tanto simile a te con cui fino a pochi minuti prima hai amabilmente conversato sembra essere sul punto di prevalere.

    <...>
    Ma non è il solo. Una seconda entità, più silenziosa della prima sovrasta gran parte delle altre e -ti avverte una nuova sensazione- potrebbe davvero rivelarsi decisiva nel prendere possesso della struttura complessa di cui ora ti trovi, volente o nolente, a fare parte.
    <...>
    Non parla, ma la sua volontà è estremamente forte: capisci istintivamente chi è, e perché fino ad ora non ha avuto bisogno di parlare una sola volta. Evidentemente, non era nella voce quanto nella forte determinazione il proprio punto di forza.
    Ecco perché i tuoi due "alleati" non ti hanno ucciso subito, sebbene ne avessero la possibilità. Ucciderti non li avrebbe resi più forti, ma schiavizzare la tua volontà... consentirebbe loro di disporre anche della tua non indifferente potenza.
    Tre opzioni.
    Lasciare che qualcun altro conduca il carro, facendoti suo sostegno.
    Condurre tu stesso questo ammasso di coscienze ad un comportamento concreto.
    Oppure proseguire all'infinito questo conflitto spirituale... Mentre la carcassa di cui ora fai parte inizierà a muoversi e ad agire senza obiettivo né coscienza propria.
    Tre opzioni dagli esiti diversi.
    Ma la conclusione è una sola: nulla sarà più come prima, ed il momento di non ritorno è stato superato nel momento stesso in cui la tua trasformazione da semplice Konpaku in "Painter" è avvenuta.
    Sei stato posto su un filo sospeso nel vuoto, e l'unico modo per non cadere è avanzare... E scoprire cosa diavolo ti attende ancora più avanti.
     
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    Movement VI: Barbarians on battleground,KIng of kings
    -I will slaughter and kill, i will give all my will
    for reaching the peak, to be the king of kings! -



    Si avvicinarono,desiderosi della sua carne, bramosi della sua anima, smosserola sabbia pallida, la tenue corpertura di quel deserto sconfinato che, a causa del sangueversato quel giorno si era ridotto ad una immensa distesa rosata, petali di ciliegio fatti di scuro sangue e bianca rena tempestavano un campo di battaglia irto di cadaveri di tutte le forme e dimensioni, costole spezzate appartenute a creature ignote punteggiavano il terreno simili a zanne crudeli di proprietà di quel mostro insaziabile che era l' hueco mundo, migliaia di vite erano state troncate in quel luogo, divorate e assimilate sino a divenire parte di un uno più grande e sconfinato.
    I passisi avvicinarono,numerose bestie e altrettanti paia di occhi fissavano la sagomaprostrata a terra,una ulteriore vittima che presto sarebbe divenuta parte di loro, con loro, in loro, per sempre.La sua forza sarebbe appartenuta al branco di bestie che strisciavano, saltavano e volavano attorno a ciò che un tempo si definiva un dio.
    Divoratori di carogne,niente di più che bestie prive di dignità e intelligenza, cani, mammiferi, rettili, umanoidi, qualunque fosse la loro forma non cambiava la loro sostanza,una bestia era sempre una bestia.
    Lo sventurato caduto mosse le mani cercando di rialzarsi in un anelito di disperazione, attorno a lui il combattimento era reiniziato, adesso però sapeva per quale ragione stavano combattendo, si battevano per il possesso delle sue spoglie terrene,per avere il suo potere,per ottenere la sua intelligenza.
    Si mise a ridere, quando era stata vana la sua esistenza, quanto inutile la sua fine, aveva lottato e aveva perso, dovela forza e l' astuzia non erano riuscite era riuscito un branco sterminato di pidocchi...sussurrò a mezza voce....
    Che pena... un colpo di tosse gli fece espettorare una massa di saliva mista a sangue Anf...Anf....Se fossero ancora vivi Sanada, quell'idiota di Taiki, Kennosuke...*anf*...*anf*... riderebbero tutti di me...*cough!*
    Al pensiero delle sue battaglie,degli scontri che aveva combattuto una nuova ondata di bile gli scorse lungo le vene donandogli nuova forza,che presto, a causa della propria impotenza divenne frutrazione: le gambe non si muovevano,il corpo non rispondeva, la sua fine si avvicinò con passi pesanti.
    Maledizione,la mia vita non può finirecosì, io devo sopravvivere, io voglio sopravvivere!Non è oggi il giorno della mia fine, io lo so, io lo so!
    I passi pesanti ripresero ad avanzare nella sua direzione, seguiti da un rumore strascicato e da uno zoppicare ossessivo, il cui ritmo sfalzato gli faceva dolere le tempie con la sua asimmetria convulsa,uno, due tre e quatro, rumore strascicato cinque, rumore strascicato, ruggito ferale, sei, sette otto, la sua testa stava per sciogliersi in una pozza di liquame bollente.
    Il mondo ondeggiò davanti ai suoi occhimentre il suo fato si avvicinava ostruendogli la visuale come una enorme montagna bianca.
    Bene, bene, ecco altri due idioti che vengono ad oscurarmi il sole...
    Sogghignò mentre quella frase risaliva i polmoni ela gola, tuttavia non usci mai dalle sue labbra.
    Una esplosione di calore si espanse dal suo fianco riempiendolo di un tepore che pian piano divenne sempre più caldo e intenso sino a divenire bollente, un cocente dolore che lo flagellava saturandogli le membra, sotto di lui una macchia di sangue si allargava a perdita d'occhio.
    L' artiglio a forma di falce che lo aveva trafitto si sollevò dalla sua schiena grondando sangue,c he ticchettò sulla sua corazza oramai inservibile.
    L' aria che penetravanello squarcio era gelida,il suo freddo abbraccio lo pervase mentre il calore piano piano si trasformava in freddo, un gelido einfido rivolo strisciante che avvinghiava sia il suo corpo sia la sua anima, era il gelo dellamorte, quella desolata sensazione di perdita che ogni umano sperimentava una volta nella vita.
    Una volta era terribile, adesso di più, perchè sapeva cosa sarebbe successo dopo, questo era uno dei problemi che la resurrezione aveva, uno non aveva niente di nuovo da aspettarsi.
    L'artiglio falcato calò di nuovo affondandogli nella spalla, non sentì nulla, tutto il suo corpo era divenuto inerte, il suo spirito era già fuoriuscito dal primo taglio assieme a gran parte della sua forza vitale.
    Il suo corpo fu sollevato in aria, non potendo più opporre resistenza alcuna, era sempre più freddo, sempre più buio, tutto più silenzioso, il dolore gli ottundeva i sensi e la vista, se avesse avuto le forze avrebbe tremato.
    Il modo ondeggiò, mentre intorno al suo corpo martoriato riecheggiavano grida e risate di scherno, prodotto di esseri che a mala pena potevano essere definiti senzienti.
    Gli strapparono il braccio rimanente con un morso causandogli niente di più di un leggero pizzicore, non sentiva più niente finalmente.
    Cercò di trovare la forza di schernire i suoi nemici un'ultima volta, ma la voce non gli uscì dalla gola.
    Un ultimo colpo di artiglio fendette la maschera l'armatura e il corpo stesso di Eshi, la sagoma bianca cadde a terra scivolando lentamente lungo la falce nera di sangue.
    image
    Toccò il terreno con delicatezza, quasi fosse una piuma, frammenti di maschera cadevano come neve, piccole scintille di una vita ormai perduta...
    Lunghi capelli verde tenue caddero a coprire un volto troppo delicato per un demone del genre, un volto che per troppo tempo non aveva visto la luce del sole, una calda lacrima solitaria solcò la guancia pallida... una bocca sottile riuscì solamente a sussurrare
    Ho troppe cose...da fare...troppe cose...da vedere...è troppo presto...ancora troppo presto...
    Poi, i suoi occhi si chiusero per sempre a quella notte infinita.



    ----- Tempo dopo, ovunque e in nessun luogo -----





    Quando riprese conoscenza non era più in se, poteva essere chiunque, qualunque persona, qualunque creatura, qualunque umano.
    Era Fujiko Sazaki, una infermiera di Tokyo che appena tornata dal turno di notte era stata aggredita e pugnalata da un assalitore misterioso davanti alla portadi casa sua, era Hideyoshi Katsurai, un maniaco pluriomicida ucciso dalla polizia in uno scontro a fuoco, era John Murray, stroncato da un abuso di droga e da una overdose nel suo puzzolente appartamento di Los Angeles, era Saburo Ishikawa, presidente di una industria tessile di Nagoya, sgozzato dalla moglie dopo aver scoperto che aveva una relazione con la sua segretaria di dieci anni più giovane, era Zael Molotch un corriere Bulgaro della droga, ucciso dai propri committenti per non far sapere trapelare nulla delle loro attività, era Masao Kirishima, un poliziotto ucciso in una rapina, era un impiegato cinese suicidatosi per motivi di lavoro, era una vedova inconsolabile morta di solitudine, era una studentessa senza nome dai lunghi capelli morta in un incidente stradale, era un barbone morto di freddo, era un cadavere senza nome, era una lucertola schiacciata da un camion...

    Lui era Eshi Kisaki, un Hollow, un divoratore di anime, una creatura che si sostentava col massacro e la sofferenza, ed era morto, già, questo se lo ricordava bene. Concentrò la propria mente sul suoio interiore, sulla sua stessa esistenza, su ciò che lo rappresentava, lottò aspramente per non perdersi in quel miasma ribollente che era diventata la sua coscienza, una infinità di se diversi simili alle infinite sfaccettature di un cristallo di quarzo trasparente,che riflette le immagini cambiandole, alterandole, deformandole.
    Portò a galla il proprio essere, lo condensò attorno a se a formare una sagoma definita, una corazza, simile, ma allo stesso tempo diversa da quella che aveva vestito nella sua precedente forma: una corazza trasparente, di un materiale assai più duro dell'acciaio e ancor più affilato, quella corazza era fatta della sua determinazione, che si, era eterea come un velo di nebbia e facilmente si poteva spezzare, ma altrettanto rapidamente si riformava, più spessa e resistente di prima.
    La sua coscienza si espanse oltre la sua sfera del se, produsse tentacoli eterici di sensazioni,che usò per esplorare, a tentoni, come un infante non ancora svezzato, l'ambiente che lo circondava, un miasma confuso di anime che come un fiume in piena lo attraversava.
    Si elevò levitando sulla massa, toccando una nuova dimensione spaziale e mentale sgombra da paure o preoccupazioni, capì che poteva utilizzare gli spiriti attorno a lui come una massa da scolpire, poteva prenderli e plasmarli a suo piacimento, espanse lapropria percezione attorno a se come uno scudo, quando sentì improvvisamente una, due presenze terribili e minacciose farsi avanti, le conosceva, e loro conoscevano lui
    CITAZIONE
    ma gUarDa... aLloRa sEi sTatO maNgiAto AncHe tU, "frAteLliNo"...se sEi qUi... vUol DirE chE anChe Tu rIveNdiChi Il dIriTto Di dOmiNarE... maLe, mOltO maLe...

    Parole aspre e taglienti come il vetro, cariche di tanta rabbia da incrinare la sua protezione mentale, imprecò mentalmente, sperando che essendo nella sua mente nulla potesse trapelare, tuttavia se ogni suo desiderio fosse stato possibile allora in quel momento avrebbe probabilmente parlato con una poltiglia informe.
    Radunò tutto il suo sdegno e l sua rabbiae se ne ammantò, drappeggiandoli come una rete usata dagli antichi gladiatori. Poi esordì
    Caro "Fratello" mio
    mise tutto il disgusto possibile in quella parola
    Sai, per un attimo avevo sperato che tu fossi riuscito a fuggire, ma vedo che non è stato così,anzi, vedo che persisti nell' imbrattare il suolo della "mia" mente con la tua ingombrante presenza...
    Si interruppe per poi riprendere
    Comunque vedo che è stato destino che noi ci reincontrassimo ancora, così potremo appianare il piccolo contenzioso sorto tra noi, anzi, se proprio lo desideri fai intervenire il tuo silente compagno, per me sarà un onore ed un piacere schiacciarvi entrambi.
    Addensò su di se, attorno a se, tutta la sua rabbi, la sua frustrazione,l a sua ambizione, ogni singola umiliazione che aveva subito,ogni momento di giubilo andarono a formare una enorme massa di emozioni, sentimenti,pensieri, gioie e paure; un proiettile devastante cheavrebbe sommerso i suoi nemici con una onda di emozioni e sensazioni simile alla risacca marina, tanto potente da annegarli entrambi per sempre, relegandoli nei più oscuri meandri della sua mente.
    Offrì loro il suo ultimatum conclusivo.
    Ascoltatemi,io ho affrontato creature e nemici che nemmeno potete immaginare, ho visto creature così potenti che difficilmente un gillian avrebbe mai potuto sopraffarle, ho visto shinigami in grado di sviluppare poteri straordinari ed incredibili, ho visto arcieri spirituali in grado di abbattere uno di noi da chilometri, io ho affrontato questi nemici e sono sopravvisuto, è per questo che vi assicuro che sotto la mia guida non falliremo
    Tentò la loro mente con immagini di conquista e di massacro, di gloria e di potere
    IO vi asicuro che insieme, e non come nemici raggiungeremo la vetta, non come entità separate, ma come un solo immenso e potente essere in grado di eliminae chiunque ci sbarri la strada, solamente io però tra noi posso garantirvi questo, sappiatelo.
    Fece una pausa per aumentare l'effetto delle sue parole
    Ebbene decidete, prospererete con me, in me, oppure sceglierete l'oblio? La scelta è vostra, mi raccomando però, siate saggi nel decidere..
    Alle sue spalle la sua rabbia cresceva, colmando quel luogo sterile che probabilmente era la sua mente.



    CITAZIONE
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    Forza: 225
    Velocità 250
    Resistenza 225
    Kidou 200

    Reiatsu utilizzato:
    ND
    Reiatsu rimanente:
    Bassi: ND/14
    Reiatsu rimanente espresso in marginali
    Marginali: ND/56

    Tecniche utilizzate:
    ///


    Stato Psicologico:
    Decisoa trionfare, avendo la possibilità di ricominciare la vita da capo.

    Stato Fisico:
    ND

    Totale Ferite: ND/48
    ///

    Attacco
    ///

     
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    Glory to the brave
    Nothing on earth stays forever
    but none of your deeds were in vain



    Nel luogo dove la memoria è di tutti, e di nessno, nessuno può dubitare delle tue parole. Sanno che corrispondono a verità.
    Frammenti di vite vissute sfrecciano nella tua mente, ma sai che appartengono ad altri.
    Fugaci immagini di Shinigami, potenti quanto e più di quellii da te affrontati.
    Quincy, arcieri spirituali in grado di radere al suolo un edificio con un singolo dardo.
    Hollows tanto potenti da far sembrare quelli da te affrontati ragazzini inesperti.
    Ma in essi c'è qualcosa in comune, che ai tuoi ricordi manca.
    Ognuna di queste visioni rappresenta anche l'ultima per l'Hollow che l'ha vissuta: i tuoi invece, sono ricordi di chi ha affrontato considerevoli minacce... Ed è sopravvissuto per poterlo raccontare.
    Non sarai stato quello tra tutti questi Hollows che ha affrontato il nemico più forte... Ma sicuramente sei colui che è sopravvissuto a tutto sino a questo momento.
    Loro -capisci- sono qui unicamente perché qualche creatura di quelle morte accanto a te, ne ha divorato il cadavere preservandone la memoria.
    E tu non vuoi finire così, oh no.
    Sai di non meritartelo... Non hai sputato letteralmente sangue, arrivando a sacrificare il tuo stesso corpo pur di sopravvivere, per poggiare il bagaglio dei tuoi ricordi sulle spalle di qualcun altro.
    Hai un orgoglio da mantenere... Ed un'attaccamento alla vita tale da non poterti permettere un simile lusso.
    Colui che dovrà prevalere... Sei tu. E nessun altro.
    Una determinazione la tua, che nessuno tra i presenti può smentire: chi sono, per impedirtelo?
    Poi, una luce.
    Quindi le tenebre. Ancora.

    [...]

    Recuperi la coscienza -se così si può definire- dopo... quanto? Un istante? O un'eternità?
    Stavolta lo spazio che ti circonda è ben definito.
    Una sfera, ti trovi all'interno di una sfera nera come il peccato.
    E non sei solo. Davanti a te percepisci (non vedi) un'altra presenza. In qualche modo familiare.
    -SemBra Che I giOchI siAno AllA coNclUsiOne... "FraTelLinO"-
    ...E' stato facile convincere gli altri.. Perché non lui?
    Le sue memorie, ecco la spiegazione.
    Dopo di te, la sua è stata probabilmente la vita tra tutte quelle presenti più intensa... Più "viva".
    E -come te- non accetta di essere messo da parte. A quanto pare le vostre somiglianze non erano soltanto sul piano fisico.
    Siete più simili l'un l'altro di quanto possiate pensare.
    La sua risolutezza splende quanto la tua... Cosa fare per sopraffarlo, qui dove le leggi fisiche non hanno più effetto?



     
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    Movement VII:Mind's travel, descent in darkness
    -Draw me a way that divides night and day
    where not a trace can be found...
    Nothing is real but the way that i feel
    and i feel like going down..... -




    Si dice che nei sogni si possavedere il futuro, riflessi di un passato, commisti al presente che si fondono in un caleidoscopio folleggiante di immagini, suoni, colori e parole da cui possiamo estrarre nuove icone mentali sfaccettate e distorte della realtà, dove ogni cosa può esistere ed essere dimenticata, dove tutto può essere niente e il vuoto può essere pieno.
    I sogni sono una prigione dalle infinite celle, i viventi, senza eccezione alcuna sognano, rinchiusi in gabbie invisibili di felicità dove i desideri più reconditi si avverano, i morti tornano in vita, la povertà diviene ricchezza, la vecchiaia giovinezza e la gioia nasce dalla tristezza, e questi sono i luoghi dove l'anima trova pace e serenità, dove le fatiche dell'animo vengono placate e le ferite della mente sanate, oppure passano la vita in stanze oscure e pericolose, dove l'incubo è padrone, la sofferenza governamentre il dolore e la paura ammiccano con gialli occhi crudeli e lucenti dalle ombre oscure negli angoli dell' immaginazione, questisono gli incubi, figli del riposo e del rimorso, terrori imbatibili che tormentano chiunque, ricchi e poveri, forti e deboli, amati e odiati.
    Infinite sono le celle della prigione di cristallo della mente, in esse risiedono la sapienza e la follia, la lucidità e l'ignoranza, attorniate dalla onnipresente corte delle emozioni, che favoriscono l'una e l'altra parte guidando il destino dell' uomo.
    Ogni mente è un infinito e intricato labirinto, alcuni sono ordinati sentieri di metallo infrangibile costruiti dalla logica ferrea che guida le azioni dei saggi, altri sono una progressione infinita di stanze scolpite nella solida e inamovibile pietra della convinzione, altri ancora sono luoghi da incubo scolpiti nella molle creta della follia, dove la logica è assente ed il caos stesso è insito nel progetto, si tratta di luoghi dove lo scenario muta continuamente, la gravità segue regole proprie mentre porte dalla strana geometria si aprono in soffitti che prima erano pavimenti.
    Ogni stanza, corridoio e porta, ogni singolo mattone rappresenta una tappa della vita, una immagine, un suono, un odore,un colore, una esperienza, una emozione; tutto l'insieme di cose provate dal possessore della memoria contribuisce a crearne l' esistenza stessa aggiungendo continuamente nuovi pezzi a quell' infinito puzzle che è la mente di un vivente.

    Ora, cosa succede quando due menti si incontrano?
    La mente non è certo una struttura facilmente malleabile, che può essere modificata solo da potenti emozioni e indescrivibili sensazioni, serve un'avvenimento capace di scutorere l'essenza stessa di un uomo, e quale avvenimento è piùunico e profondo della morte stessa?
    Una profonda oscurità avanza cancellando ogni traccia di ciò che vi era prima, come direbbero gli antichi romani, tabula rasa....
    Aristotele stesso lo affermava, cosa sono l'anima e la coscienza se non una tabula rasa che può essere inscritta e ascritta a piacimento? La tenebra della morte avanza inarrestabile e abrade qualunque fortezza in cui risieda la coscienza, mura orgogliose e capanne di fango rovinano ugualmente nel vuoto perdendosi nel limbo oscuro che è l'incognita della vita futura.
    Questo è lo scopo primario della trasformazione in Menos, le menti distrutte dal decesso finiscono per raccogliersi assieme e fondersi dentro una sola, l'unica in grado di scampare al tormento della morte, l'unica in grado di infrangere la disperazione opprimente del trapasso con la luce della propria determinazione.
    Quella che sopravvive inizia ad aggregare a se frammenti sparsi delle altre coscienze assimilandoli nella propria, pensieri, ricordi, esperienze, sentimenti, tutti vengono sottomessi e convertiti alla causa comune trasformandosi nel più grande archivio di informazioni che la storia abbia mai visto, migliaia di testimonianze a disposizione di un unico corpo, chenon potendo sopportare lamole di informazioni collassa riducendosi ad un colossale automa sbavante dispensatore di morte.
    Tuttavia una volta su un milione una personalità sufficientemente ambiziosa riesce a prosperare e a sfuggire a quell'oceano nero pece, entrando così in possesso di una delle più terribili risorse belliche che l'umanità abbia conosciuto, la sapienza.
    Cosa infatti può arrestare la mente di un migliaio di creature racchiusa in un corpo in grado di devastare le montagne e far tremare di paura la terra stessa?

    The day of my death was one of
    the most painful experiences that I've ever felt
    The gate of my mind forms a treshold in the course
    of my life, I stepped across it and I was remade,
    transmuted one form into another.
    Some have said I was crippled beyond the
    measure of a human being. I do not see it in that way
    I believe I was liberated



    Finì la sua frase e la luce lo avvolse saturandone i sensi, sovraccaricandogli la memoria e sciogliendo la forma illusoria che aveva scelto in una cascata di schegge di luce brillanti come stelle nel cielo, che tuttavia, nello splendore accecante del raggio abbagliante sembrarono insignificanti punti di oscurità. Vite passate, presenti, perdute, vorticarono attorno a la creatura accecandone l'esenza e bruciando fino almidollo la creaturache un tempoera stata, un calore, irrealizzabile, senza corrispondenti nelmondo reale, insopportabile, avvolse la figura lucente che si ergevain quella polla di anime e corpi, il suo corpo decadde nelbacile dellaconoscenza e ne venne temprato, la sua risolutezzane fu rafforzata, lui stesso divenne ferro nero, solido, non piegabile, i suoi dubbi, le sue paure, i suoi timori svanironocome neve al sole preparandolo al confronto finale che lo attendeva più a fondo nella mente della creatura che era divenuto.
    Eshi emerse dalla pozza di pece posta nel mezzo di una immensa sala indefinibile per le misure umane, infinita, per quanto paradossale potesse essere quella affermazione,si trattava dell'immaginazione, lì le regole della fisica, della meccanica, persino della logica non avevano effetto alcuno, quello era un mondo plasmabile con il solo pensiero, tutto quelloche era richiesto eravolontà, e sia il nuovo essere che il suo avversarione avevano più che abbastanza.
    Pesanti gocce di melma nerastra, di dubbio colarono lungo gli spigoli dell' armatura di vetro, adesso più regolare e affilata che mai, i denti schioccarono mentre il rinato assaggiava l'aria del mondo nella sua testa, metallica, pesante,umida, esattamente come la desiderava....
    La sua risata riecheggiò per il corridoio infinito mentre colonne di fiammelo avvolgevano trasportandolo verso la sua destinazione.

    Attraversò un tunnel infinito, nel senso stretto del termine, attorno alla sua figura vorticavano immagini del passato e volti conosciuti e non, maschere, volti pallidi, maschili, femminili, scene di caccia e scene di battaglia, morte e gioia sfrecciarono accanto all' essere avvolto da lingue di fuoco psichico; veleggiava come un angelo caduto, come una meteora di distruzione, quasi fosse stata una salvatrice invece che una portatrice di devastazione.
    Attraversò le barriere del tempo e dello spazio,vide creazioni composte di realtà cristallizzata:
    Vide una bolla biancastra ergersi nel deserto del' Hueco mundo, gonfiarsi e pulsare come un embrione animale, al suo interno qualcosa di immenso e potente si stava formando, nubi di reiatsu si addensavano attorno a quel feto torreggiante e malefico mentre il cielo stesso sembrava contrarsi, sullo sfondo colossali figure solitarie si muovevano in circolo pazienti aspettando la sua nascita mentre branchi di hollows selvaggi fuggivano urlando a frotte da quel luogo saturo di energia, la sabbia si sollevava e riolliva in cirri mentre la zona antistante alla bolla candida si era vetrificata per il terribile calore emanato.... la luna stessa, solitaria, immota, sembrava tremare in preda al terrore.

    Time is....



    Una scheggia minuscola, non più grande di un triangolo corse a fianco della sua maschera, in essa vide più cose di quante avrebbe potuto immaginare: la sua nascita, quando fu strappato dal ventre caldo di sua madre, l'incidente chenon si prese la sua vita ma la sua sanità mentale, rivisse tutta la sua permanenza nel manicomio, percepì la sua morte e godette ancora una volta della sua rinascita, vide come era stato ferito a New york da quel misterioso shinigami biondo, e assistette passo per passo al suo duello con Sanada in Inghilterra comefosse la prima volta, osservando divertito il potere di quell' ala nera e serica, comegli sembrava piccola, debole e distante ora...mentre fiamme di poteregli avvolgevano il corpo; si vide mentre si strappava un braccio per colpirvi von Liebewitz il cacciatore,sottogli occhi stupefatti della piccola shinigami in quel bizzarro mondo rosato che non gli apparteneva, vide il suo ultimo combattimento epianse a rivedere la propria ulteriore morte

    Time was....



    Vide se stesso che devastava un edificio di cemento in una tormenta di neve, vide una figura bianca e possente, corazzata e diabolicamente bella cancellare legioni di creature inferiori con un pigro gesto della mano, era possente, ammantata di ombre... poi vide una fanciulla dai lunghi capelli verdi che parlava con uno shinigami, somigliante stranamente a Sanada, vestito di bianco ad un tavolino, entrambi avevano la mano alle rispettive katane; vide un enorme palazzo di pietra bianca nel deserto ed un uomo seduto su un trono la cui stessa vista lo fece rabbrividire anche in quella forma ammantata di energia eterica, sembrava che lo guardasse diritto negli occhi.....

    Time is not...



    Vide un muro di basalto nero, più nero dell'oscurità stessa....e seppe di essere arrivato.

    Davanti a lui levitava una sfera perfetta di materiale nero, sapendo cosa vi avrebbe trovato dentro sollevò la mano su cui danzarono delle fiamme violacee e camminò al suo interno.Una voce gli parlò, aveva il suo stesso identico tono di voce, e come poteva essere altrimenti, sennò non sarebbe potuto arrivare sin lì, condividevano lo stesso numero di esperienze, gli stessi sogni, gli stessi ideali, persino lo stesso carattere ed una uguale intelligenza, batterlo avrebbe significato superare se stesso...
    Sorrise mentre la voce appartente al suo rivale, che percepì ma non riuscì ad individuare da nessuna parte gli si rivolse con fare strafottente
    CITAZIONE
    SemBra Che I giOchI siAno AllA coNclUsiOne... "FraTelLinO"-

    Un ghigno si dipinse sul volto di quello che una volta era stato "Painter"
    Oh, tu non sai quanto sei arrivato vicino alla verità...
    Poi le loro menti si scontrarono

    Si sollevò in aria levitando a braccia distese su terrificanti colonne di fuoco nero, l'alone di calore lo avvolse come un'aureola brillante mentre decine di lingue di fiamma simili ad ali, alimentate dalla sua stessa propria volontà, si protesero dalla sua schiena frustando l'aria alle sue spalle. Con un gesto imperioso gliincendi si spensero lasciandolo a levitare avvolto da una patina di energia mentale nel centro esatto della sfera.
    Le sue abilità erano inutili, le leggi della fisica non contavano nulla in quel luogo che ricadeva pienamente nella categoria dell' astratto,lasua volontà era la sua unica arma, tuttavia bastava a malapena per fare quello che doveva compiere, si trattava di un rituale complicatissimo e che avrebbe risucchiato tutte le sue forze...
    Eresse quattro, cinque, sei barriere mentali a protezione del suo se e si concentrò nel dare forma alla immagine che aveva nella sua testa.

    </


    Estrasse dase stesso ogni singolo ricordo che aveva, ogni minuscola emozione che aveva sperimentato, ogni esperienza, ogni sogno, ogni ricordo, svuotò completamente la sua mente dando una forma definitiva ad ognuno di essi, ogni immagine divenne una minuscola sfera, del diametro di pochi micron, ne creò milioni, miliardi, un numero pressochè infinito sino a quando non saturò ogni singolo angolo di quel minuscolo mondo immaginario, non vi era punto che non avesse raggiunto frammentando la sua coscienza in un numero infinitesimale di particelle brillanti.
    Quando fu sicuro del risultato urlò, fu un grido disperato, potente, rabbioso,che riecheggiò per l'intera superficie della sfera, se davvero aveva quella forma.
    La sua volontà corse lungo ogni singola particella, che si collegarono le une alle altre con filamenti pressochè invisibili a formare un network sconfinato, preciso come una tela di ragno, ovunque fosse stato il suo avversario l'avrebbe trovato.
    Poi inviò il rimanente della sua energia nei fili, giunse da ogni fibra del suo corpo astrale, ogni vena smise di pompare sangue immaginario e inviò solo bagliori, la sua stessa armatura si sciolse e colò lungo l'intrico di sottili fili facendoli risplendere, le gambe, poi il petto, le braccia e infine la maschera stessa scomparirono collegandosi al miasma tintinnante di fili luminosi, il suo corpo nudo riuscì a fatica a mantenersi in aria, adesso aveva in tutto e per tutto l' aspetto di un mortale in carne ed ossa.

    [Se riesce ad individuare il suo rivale]

    Ansimando ghignò verso il suo nemico
    Sorpreso eh?... *anf*...non te...*anf*...l'aspettavi...*anf*...vero?'
    Nessuno aveva mai visto il corpo senza armatura, nessuno aveva mai visto cosa si celasse sotto alla scorza di "Painter", nessuno, era un segreto e tale sarebbe rimasto.
    Concentrò nuova energia per sferrare il colpo finale...tuttavia non accadde niente.
    Ansimò più forte mentre i suoi occhi verdi si sbarravano per la sorpresa, aveva usato ogni risorsa a sua disposizione, aveva utilizzato tutte le sue memorie, tutti i suoi sentimenti, tutta la sua volontà e la sua determinazione, aveva persino utilizzato la sua corazza, aveva rivelato le sue sembianze al proprio nemico...
    e non riusciva a trovare l'energia necessaria per finirlo, la sua risata si perse nel vuoto, rideva, eppure dai suoi occhi spalancati nasceva un lieve rigagnolo diacqua salata, non trovava niente con cui potesse sconfiggere il suo avversario, niente, lui, che era riuscito ad evitare la morte per mano della misteriosa ragazzina dai capelli blu, per mano di Rivett, per mano di Sanada....
    Quel nome improvvisamente diede all' hollow una idea, alle sue delicate spalle il suo antagonista si stava liberando dai lacci che lo avevano imprigionato.
    Il suo pensiero corse alla notte di un anno prima, fuori pioveva, ed il museo era deserto, lo shinigami l'aveva apostrofatx duramente mentre combattevano
    CITAZIONE
    -Mmm...Da quanto tempo esisti? Un'anno? Dieci?- domandò a sua volta, certo di conoscere la risposta. -Non più di mezzo secolo, di questo ne sono sicuro: lo dico perché in caso contrario non parleresti così, Hollow.
    L'immortalità alla quale ti stai riferendo...è un fardello molto, molto più pesante di quanto tu creda. E' un peso che richiede spalle forti, assai più delle tue, o delle mie.
    Crescere, invecchiare, ed infine morire... Una vita breve brilla assai più intensa di un'eternità opaca ed indistinta, Hollow: vivere a lungo ha molti svantaggi, credimi;la perdita delle persone più care... O -nel tuo caso- la fine di tutto, poiché dubito che qualcuno serberà memoria di te, dopo la tua dipartita, Painter.

    Si ricordava anche della risposta che aveva dato allora
    CITAZIONE
    Beh, sappi Sanada, che la mia vita non è stata stata certo un grigiore eterno! IO mi sono deliziato di ogni istante dalla mia vita, non c'è stato momento in cui non abbia assaporato l'esaltazione del combattimento, il sapore del sangue, la gioia del pasteggiare, io ho sublimato ogni minuscolo secondo del mio splendido passato!

    Era ironico che la persona che più di tutti lo voleva morto gli avrebbe permesso di salvarsi la vita
    Rise, una risata argentina e allegra, frizzante e fresca come l'acqua di fonte, una risata di gioia.
    image
    Caro gemello, sappi una cosa, sai quale è la differenza tra me e te? Cosa è che ti rende una creatura inferiore a me? Io, la mia vita l' ho vissuta in tutto e per tutto, ho affrontato nemici potenti, quelli che ho ucciso li ho divorati, ho provato la vergogna della sconfitta, il sollievo di sapere di averla scampata, ho visto sorgere il sole su un altro giorno della mia vita e ho provato soddisfazione per essere ancora in piedi, ho incontrato persino alcuni esseri che mi azzardo a definire "amici",mentre tu, tu non hai mai avuto una vita vera e propria,tu non hai vissuto, sei solo sopravvissuto a provepiùdifficili delle altre, non hai mai capito cosa sei veramente, e la prova è che non sapevi cosa ti avesse portato su quel campo di battaglia, ebbene io te lo rivelerò, imparalo e scolpiscitelo nella memoria, quella cosa si chiama determinazione.
    Tu combatti per diventare più forte, per sopravvivere, IO invece combatto perchè voglio VIVERE la mia nuova esistenza!


    Nella sua mano si materializzò una lancia serica, che brillava di sfumature cangianti di rosso e blu, bocche sbavanti si trovavano e si muovevano lungo la sua superficie, balbettii incoerenti si accavallavano l'uno all'altro in una cacofonia di suoni e rumori raccapriccianti, la sua punta era più acuminata di qualunque altra cosa possibile, era una cosa in grado di far breccia nel cuore di chiunque...
    Vedi Sanada
    pensò nei confronti dello shinigami che aveva salvato, seppur involontariamente, la sua vita
    Questo è il fardello che portavo dentro di me, questa è ciò che mi aveva fatto smarrire la mia vera essenza, con la sua limitata conoscenza dell' essere lui non potrà mai salvarsi, io ho dovuto sopprimerla con altre emozioni e sensazioni, che lui non ha mai provato, questa è la mia ultima risorsa, questa è la mia stessa FOLLIA!

    Raaaaaaaaaaaaah!
    Con un ultimo grido rabbioso scagliò la lancia di pazzia verso il suo gemello, poi si accasciò su un lato della superficie nera della cupola...il materiale sconosciuto era freddo contro la sua pelle...



    CITAZIONE
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    Forza: 225
    Velocità 250
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    Kidou 200

    Reiatsu utilizzato:
    ND
    Reiatsu rimanente:
    Bassi: ND/14
    Reiatsu rimanente espresso in marginali
    Marginali: ND/56

    Tecniche utilizzate:
    Lancia di follia


    Stato Psicologico:
    Ripone tutte le sue speranze nell' ultimo colpo, è felice di essersi liberato della follia che la opprimeva e adesso sa di essere migliore del suo nemico

    Stato Fisico:
    ND

    Totale Ferite: ND/48
    ///

    Attacco
    Rete di pensieri e volontà per catturare il suo avversario
    [Lancia di follia]

     
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    Memories
    The memory pooling into the empty shell of my body
    is shaping and filling me up a little at a time


    Staccarsi un braccio, o una gamba sarebbe stato meno doloroso... Ma ciò che hai fatto era necessario. Non è possibile ottenere un nuovo e più grande potere se prima non si rinuncia ad una parte di sé stessi. Chissà se anche coloro con cui ti sei confrontato, e ai quali sei sopravvissuto hanno raggiunto questa dolorosa comprensione? Evidentemente era da questa consapevolezza che deriva l'arroganza di guardare dall'alto verso il basso te e la tua ignoranza.
    Ignoranza che è perdurata fino ad oggi, avvolto nelle morbide pieghe della coperta che per te era la follia.
    Oggi però qualcosa è cambiato, e per la prima volta -dovendoti confrontare con qualcuno tuo pari- hai avuto la forza (o l'incoscienza?) di liberarti di questa protezione che al contempo era un fardello, la catena che ti teneva legato a terra.
    Privo di protezione, la tua anima nuda, eppure protetta dalla sfera che vi circonda e vi isola dal mondo esterno, osservi davanti a te il tuo alleato/nemico ondeggiare sospeso nel vuoto, la punta della tua arma conficcata al centro della sua maschera.
    Quindi, con un fracasso, quest'ultima si crepa, schiantandosi in mille pezzi.
    E la corazza che proteggeva il suo corpo con essa.
    Quindi, per la prima volta, puoi vedere ciò che si nasconde dietro di esa, come l'altro Hollow ha potuto vedere dentro di te pochi istanti addietro.
    Un corpo familiare.
    Un volto familiare.
    Una voce familiare.
    Forse... Perché sono le tue.

    -Questo... sei tu...- commenta la figura, senza quasi prestare attenzione alla lancia che -in mezzo ai grando occhi- affonda per svariati centimetri nel cranio. Perché per soffrire o morire... Dovrebbe prima avere un corpo.
    -Tsk... che rabbia.- mormora, sforzandosi senza successo di dare un tono rabbioso ad una voce priva di qualunque stato d'animo negativo: un lievissimo sorriso sfuggito al suo controlllo incurva l'angolo della "tua" bocca. -C'ero quasi... Pazienza. Se non fossimo incontrati, avremmo potuto sfidarci in futuro... Con corpi reali: non te la saresti cavata con così poco.-
    Finito di parlare, il suo corpo fittizio comincia ad avvicinarsi alla superficie della sfera e -quando i nudi piedi la toccano-, essa non offre alcuna resistenza quasi fosse composta da un liquido piuttosto che da fredda e duro materiale. Oramai sprofondata fino al torace, la longilinea figura parla un ultima volta, prima di svanire nel nulla, lasciandoti solo e padrone incontrastato dello spazio circostante.
    -Ti affido la mia volontà, il mio corpo, le mie memorie... Come tutti gli altri, del resto.- conclude -Penseremo ad un buon nome per definirci. Portaci in alto, e non azzardarti a morire!-
    Una frase altezzosa, ma in un certo qual modo comprensibile: al suo posto avresti fatto la stessa cosa.
    Rimasto l'unico occupante di questo spazio isolato dal mondo materiale, e persino dall'Hueco Mundo dovresti sentirti solo.
    Eppure in te percepisci qualcosa che prima non c'era.
    Fugaci ricordi, brandelli di volontà non tua...
    ...per qualche istante appena.
    Poi ti assale.
    Violenta, imprevista.
    La "consapevolezza"
    E mentre il tuo animo viene lacerato da qualcosa che un comune essere umano non potrebbe gestire da solo, i 536.329 Hollows morti assieme a te quest'oggi nella piana desolata fluiscono nel tuo corpo e nella tua coscienza.
    Formando qualcosa di nuovo.
    E grande, molto grande.


    CITAZIONE
    Note del QM
    Eshi Kisaki (quel che ne rimane) ottiene il livello Energia Rossa
    Ottiene inoltre il grado Menos (Gillian), nonché le adeguate abilità e tecniche.

    Potrà postare la nuova scheda non appena avrà terminato l'ultimo post conclusivo di questa prova, sostenuta in maniera eccellente. Bravo!

     
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15 replies since 27/3/2009, 01:19   554 views
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