Bleach Soul Society

L' inizio della fine di Noruas

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  1. tupazzo
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    Un anno, uno stramaledetto anno era passato da quando uscii dall’ laboratorio russo, ma ancora non mi sapevo spiegare il perché di quel gesto: perché mi hanno clonato, e soprattutto cos’è l’ essere umano per creare forme di vita nuove, la natura ci ha messo milioni di anni per creare un individuo come l’ uomo e loro in pochi anni hanno osato arrivare a tanto. La rabbia era padrona del mio corpo, insieme ai sensi di ribrezzo verso l’ essere umano, ma avrei potuto non pensarci, avrei potuto dimenticare tutto, potevo crearmi una nuova vita, magari una famiglia con una moglie premurosa e dei bambini, dopo tutto non è questo il senso della vita degli esseri viventi:procreare? Ma no non potevo io non ero un essere vivente di questo pianeta, o almeno non mi ci sentivo, ero solo uno stupido scherzo della natura, o meglio dell’ uomo. Ero stanco, un senso di fatica mi risali dalle ginocchia fino allo sterno, accompagniate da un improvviso mal di stomaco. Ero stufo, non ci riuscivo a continuare, non intendevo prendermi gioco di ma ancora, era giunto il momento di dare l’ ultimo saluto a questo mondo. Mi incamminai verso il fiume Danubio pensando se farmi arrotare da un tir sul ponte, oppure buttarmi nel fiume, optai per la seconda. Sul fondo della via comparve il ponte, illuminato dalla luce rosso-arancione del tramonto, la quale gli dava un aspetto più dolce di quello che era. Montai sul cornicione che separava il salto nell’ fiume dalla strada, e il mio sguardo fu catturato dall’ fiume, ma soprattutto dalla sua sporcizia, domandandomi se era giusto che io morissi in tal posto, ma dopo tutto, se muori affogato tra topi e merda o sotto un camion non è la stessa cosa? Tanto l’ importante era morire. Il vento mi scompigliava i capelli, e pochi passanti mi osservavano, intuendo il mio gesto. Un passo, un altro passo e giù verso l’ ingordigia delle acque, pensando a cosa avrebbe fatto un essere umano in questo momento, molto probabilmente avrebbe pregato l’ entità superiore che loro chiamano “dio” per essere ammessi nell’paradiso, un luogo pieno di persone beate, e gente nuda con le ali che vola su e giù. Ma a differenza di loro io ero ateo e non sentivo il bisogno di invocare il perdono di un qualcuno che non sai nemmeno se esiste.
    Arrivai al capolinea, mi schiantai nel acqua, provando dolore all’ torace, il forte schianto mi fece aprire la bocca per il dolore e la prima che sentii era l’ aspro sapore dell’ acqua che mi invadeva la bocca. In poco tempo mi arresi all’ acqua, la quale mi invase i polmoni, e li il mio ultimo pensiero:
    “non sono nessuno……….e non lo sarei mai stato” da li buio.
    Ma stranamente il mio momento non era arrivato, mi risvegliai vicino al mio corpo, collegato a esso con una catena. Non riuscivo a capire cosa stava succedendo, forse una dote dell’ ibrido il qui ero, oppure solo un sogno dato dall’ agonia, ma l’ unica cosa che sapevo è che quella catena faceva molto male, un dolore pungente che mi penetrava in tutto il busto. Scorsi nelle torbide acque del fiume i gommoni dei soccorritori, e cercai di levarmi la catena ma inutilmente.
     
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    Ebbene si, sei morto, ti potrebbero dire che è una condizione transitoria, che piangeranno la tua morte , ma sarebbero tutte balle, sei morto e nulla cambierà tutto ciò.

    Osservi in modo pragmatico il tuo corpo morto e ormai gonfiato, reso irriconoscibile dalla lunga permanenza in acqua.

    Senti chiaramente la voce di uno dei medici esclamare..
    Mio dio! Che diavolo era questa...questa...COSA!
    Sfortunatamente non hai tempo di protestare, pochi istanti dopo la catena prende vita ed inizia ad autodivorarsi con foga.
    Il tuo stomaco si rimesta mentre i minscoli anelli ti infliggono un dolore terribile.
    E' iniziata la corrosione.

    SPOILER (click to view)
    Perfetto, adesso descrivi con dovizia di particolari i tuoi pensieri e le tue paure,
     
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  3. tupazzo
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    osservavo il mio corpo, raggrinzato dalle acque di color violaceo, il quale era adagiato dolcemente sul fondale del fiume, e coccolato dalla corrente di profondità.
    Una luce, una luce squarciò il buio delle acque : erano i soccorritori, i quali recuperarono il mio corpo dalla sensibile ma potente stretta del fiume, e mi portarono sull’ gommone.
    Sentii chiaramente l’ esclamazione verso di me da parte di un soccorritore:


    CITAZIONE
    Mio dio! Che diavolo era questa...questa...COSA!

    non ci feci tanto caso, dopo tutto non aveva tutti torti ! mi ero sempre reso conto di non essere un “umano” e proprio per questo decisi questa strada, dopotutto anche loro non erano questo gran che.
    Uno era grosso e baffuto, con un aria da bonaccione, e quel altro di media statura e di capello rossiccio: ma una sensazione,una sensazione di malignità cresceva dentro di me e andava ad aumentare, verso quegli stolti….LI ODIAVO!!.
    Iniziai ad avere pensieri strani, era la prima volta che esecravo gli uomini a questa maniera,ma la vera rabbia venne al solo pensiero che ero solo un anima, e non potevo toccarli.


    CITAZIONE
    “Harghahaha..haa!!!!...che DOLOREEEEE”

    Un improvvisa e forte fitta mi prese li dove era presente la catena: era uno spasimo molto forte, e non sapevo darmi una spiegazione di quel male, o perlomeno darmi una sicurezza sulla quale reggermi.
    La catena si decomponeva pian piano, si strafogava con i suoi stessi anelli, i quali provocavano al mio addome un dolore lancinante che mi inducevano urti improvvisi di vomito. Mentre i soccorritori mi conducevano verso l’ ospedale, la mia afflizione continuava, cercavo di non pensarci ma il male era eccessivo, e riflettei:


    CITAZIONE
    questa catena collega il mio vecchio corpo alla mia “anima”se
    riuscissi a rompere la catena, forse tutto finirà!

    Cogliendo le forze e sfidando il dolore, iniziai a tirare e contorcere la catena, ma inutilmente, faceva troppo male. Ci provai varie volte, ma alla fine mi sdraiai a terra, e iniziai ad osservare il cielo. Osservavo le nuvole e le varie sfumature di qui era dotato: erano bellissime stupende, qualcosa di semplice che avevo sempre visto, ma adesso le stavo ammirando con occhi diversi.
    Ma oltre al celo qualcos’ altro catturò il mio sguardo: altre anime!!!
    Ebbene si, scoprii che non ero l’ unica persona sotto forma di anima, ma ben si c’ erano altre persone tra le quali bambini, animali vecchi giovani, e altre persone strane che correvano qua e la vestite di nero. Era la prima volta nella mia vita in qui non mi sentivo solo.
    Alcuni di questi cercavano di sfilarsi la catena, mentre altri girovagavano per la città, allora iniziai a fare forza sulla catena, dopo tutto dopo questo ultimo sforzo non cene saranno stati altri, o almeno spero.


     
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    Ti muovi rapido per le vie della città osservando i pochi nella forma di anima attorno a te....se ti aspettavi di trovare comprensione non è così, anzi, così come coloro che hanno recuperato il tuo cadavere così anche gli esseri spirituali che ti incontrano si ritraggono dal tuo aspetto mostruoso.

    Dubbi atroci assillano il tuo animo, ti chiedi perchè ti sia capitato tutto ciò, perchè sia successo e per finire, cosa più importante ti chiedi: chi sei?, che cosa sei diventato?

    Poi, come per ricevere conferma a questi dubbi una voce affiora nella tua testa

    Ti chiedi cosa tu sia? Ricordalo, tu sei un essere umano, nonostante il tuo aspetto esteriore dentro sei umano!

    Sei forse impazzito? Stai parlando da solo? Una cosa è certa, non sei da solo. Come se una voce sola non fosse abbastanza un'altra voce, stavolta fredda e crudele ti apostrofa

    BaLlE! Non StArLO a SeNTirE! Tu sEi UnA bEsTiA! Un pReDatOrE! VenDicAti Di cOloRo cHe tI hAnNo Creato, VuOi Il PotEre? Te Lo darO!, Tu SeGuiMi E AvRai Ciò ChE DeSIDeri.

    Appena entrambi ti hanno parlato ti accorgi di una cosa.... il dolore è scomparso.

    SPOILER (click to view)
    Ottimo post, continua così! Adesso hai davanti a te due strade, entrambi ti condurranno all' evoluzione in hollow ma mi servono per capire meglio il tuo personaggio...buona fortuna!
     
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  5. tupazzo
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    Chi sono ? qual è il mio destino ?

    CITAZIONE
    Ti chiedi cosa tu sia? Ricordalo, tu sei un essere umano, nonostante il tuo aspetto esteriore dentro sei umano!

    CITAZIONE
    BaLlE! Non StArLO a SeNTirE! Tu sEi UnA bEsTiA! Un pReDatOrE! VenDicAti Di cOloRo cHe tI hAnNo Creato, VuOi Il PotEre? Te Lo darO!, Tu SeGuiMi E AvRai Ciò ChE DeSIDeri.

    due voci, due voci nettamente diverse mi parlavano!!
    Una mi invitava a ricordarmi ( nonostante il mio aspetto fisico) che ero sempre un essere umano,
    mentre l’ altra mi conduceva verso la Vendetta e la potenza, dicendomi che non ero un essere umano, ma solo una bestia assetata di sangue, un cacciatore affamato.
    Non sapevo a chi dare ragione, ma qualcos’ altro catturò la mia attenzione:
    la catena!!il dolore pungente la quale mi provocava era svanito, quelle bocche assetate di sangue si erano auto distrutte, e quello che rimaneva, era un buco nel bel mezzo del petto, proprio da dove partiva la catena..Siiii!! una voce che errava nella mia testa mi ripeteva
    “Siiiii, Vendetta, Vendetta,VENDETTAAA! Sempre più forte e sempre più intensamente. Cercavo di ignorare le due voci di sponde diverse ma era difficile.
    Mi guardai in torno e vidi la cittadina al buio, e le “anime” come me che girovagavano, intontite dalla loro forma “eterea”.
    Alcune di queste, stavano soffrendo come cani a causa della decomposizione della catena, ma erano veramente pochi, la maggior parte erano anime con solo il buco nel petto. Mi recai in un parco pieno di barboni a dormire, all’ inizio a causa dell’ abitudine pensai che mi dovessi nascondere ( in vita, avevo l’ abitudine di nascondermi per non farmi vedere), ma in quel momento non c’ era molto da nascondere, anzi possiamo dire anche nulla!!.
    Una persona, una persona in carne si aggirava per il parco, ma il problema non era questo! Il problema era che riusciva a vedere le anime, infatti le guardava spaventato e confuso, e cercava di scansarle. Un gruppo di persone catturò la mia attenzione; erano vestite tutte di nero, ed erano una decina, e giravano per il parco tirando calci a secchi dell’ immondizia e picchiando i malcapitati barboni.
    Quando questi ultimi videro il povero ragazzo lo circondarono e iniziarono a schernirlo e a tirarli sassi. Il giovane impaurito, implorava pietà ma senza nessun effetto. Gli animali che lo circondavano, lo colpivano con violenti calci all’ addome e con cazzotti nel viso. Si divertirono con lui per una decina di minuti, poi lo lasciarono a terra.
    Quello che mi faceva arrabbiare di più, era che io non potevo intervenire, non potevo aiutarlo, e lui molto probabilmente sarebbe morto!
    Ma i vandali non la finirono li! Trovarono un cane, e iniziarono a torturarlo. Lo infilzarono con un bastone, il quale veniva ripetutamente girato nella ferita, e dopo li diedero foco alla coda.
    Il povero cane guaiva agonizzante, e io soffrivo a guardare certe scene. Sentimenti come odio, rabbia e sete di vendetta, si animavano nella mia mente, e in quel momento trovai la risposta a tutto:
    VENDETTA!
     
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    Il sangue cola lentamente verso di te, mentre ti avvicini al ragazzo, il quale ti guarda con occhi pieni di pietà, provi rabbia , vuoi vendetta, ed è questo che gridi all' altro te stesso eppure non ricevi la risposta che speravi

    BaH, E tU SaREsTi uNa BesStIA? NoN FArmI RiDerE, Sei Più UmAnO dIQuaNTo VuoI CreDere, StUpIdo, GuArdAtI DenTro AbBrACciA LA foLliA!

    poi lentamente si calma, e assume un tono di voce più compassato

    Se vuoi il potere devi dimostrarmi che sei freddo, spietato, che non hai un cuore, andiamo, mostrami che non sei uno...

    La voce si interrompe per un istante per poi riprendere un tono simile a prima

    ScArTo!

    Questa parola ti colpisce come un carico di mattoni, tutto quello che tu avevi voluto non essere: adesso hai la possibilità di dimostrare che non lo sei....
    La domanda è una sola, sarai capace di gettare da parte la tua umanità per raggiungere il tuo scopo?

     
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5 replies since 15/6/2008, 19:45   161 views
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